Napoli ko a Empoli, tifosi scatenati: «Mandate via Ancelotti»
Lasciare punti per le vie di Empoli non era di certo una cosa prevista dal Napoli di re Carlo: un colpo di scena dopo il poker ai giallorossi davvero amaro da digerire per i cortigiani azzurri. In tanti si interpellano sul finale della favola, tanti i disillusi e i pessimisti che non credono più nel lieto fine e sono già pronti a trasformare la storia in tragedia: «Sconfitta meritata, sembra una squadra da serie C», «Altro che Europa League, qui facciamo le figuracce con le ultime del campionato», «Un Napoli che non sa avere mentalità vincente e che non ha più un gioco, se continuiamo così il secondo posto è seriamente a rischio», sono i commenti che corrono sui social. Qualcuno prepara la rivolta contro il sovrano: «Ancelotti deve andare via», «Licenziate il mister, ha distrutto una squadra che giocava bene a calcio», «Prende 7 milioni annui senza l’ombra di gioco, ma con il posto di lavoro saldo per il figlio: bel salto di qualità». E non si salva nessun cavaliere stavolta: «Sono scesi tutti in campo senza mentalità», «Ormai hanno perso motivazioni e non rivedremo più il bel Napoli di un tempo». In una serata storta in cui persino il gigante Koulibaly sembrava un po’ più piccolo davanti agli avversari che lo hanno troppo spesso trovato in difficoltà e hanno approfittato delle sue imprecisioni, il web si scatena anche contro il difensore solitamente più apprezzato della Serie A: «Non me lo aspettavo da Kalidou». Mentre i suoi estimatori in Europa non si spaventano del piccolo passo falso e anzi sono pronti a mostrare il loro affetto e a invitarlo nelle loro squadre: «Vieni allo United», chiedono gli inglesi sul suo profilo social; «Vorrei tanto vederti al Real Madrid», gli scrivono gli spagnoli. Ma Ancelotti è pronto ad incatenarsi per i suoi uomini di fiducia. Anche l’inedito attacco è sotto accusa, mentre arriva qualche commento meno duro nei confronti di Zielinski, autore dell’unico gol azzurro che ha regalato un momentaneo pareggio: «L’unico in campo capace di fare piccole cose buone». Qualcuno salva anche Allan: «Il guerriero ci ha provato in una squadra di morti». Se non fosse stato per il guardiano dei pali però forse sarebbero entrati più gol: decisivo il suo no a Caputo, ma anche nella ripresa ha saputo farsi valere e difendere la sua porta. «Meno male che almeno Meret ha fatto qualche parata, sennò diventava ancora più umiliante il risultato». Mentre gli juventini infiltrati nel regno e in giro per lo stivale sono pronti ad affondare il colpo: «Meno 18 punti: e meno male che lottavate per lo scudetto», «Siamo pronti a zittirvi, manca poco per festeggiare”, “Grazie Napoli, se perdete anche col Genoa siamo ancora campioni d’Italia con largo anticipo stavolta». Nonostante le parole del tecnico però il pubblico si prepara alla grande sfida con l’Arsenal: il sogno più grande è alzare l’unica coppa ancora in palio, la sola speranza che può salvare gli umori. «Non ci sono motivazioni in campionato, ma contro l’Arsenal vorremmo rivedere il nostro Napoli», commentano i tifosi. Certo, vincere contro il Genoa potrebbe far tornare la grinta legata inevitabilmente ai successi in vista del turno europeo: «Una grande squadra non si piega così facilmente contro le piccole, è questione di mentalità, dobbiamo crescere», «Il Napoli non si può permettere di non giocare neanche col Genoa e sperare di alzare la coppa: bisognerebbe alzare il livello». E così mentre i fantallenatori criticano aspramente il loro collega in serie A e i suoi giocatori c’è ancora chi spera nel lieto fine: i napoletani nascondono i desideri in fondo al cuore anche per scaramanzia, per difesa. Quel «Che vergogna sta squadra» diventa quasi uno scudo per non alimentare aspettative, pronto ad abbassarsi davanti al prossimo successo. E così in questo finale di stagione tutto da scrivere Ancelotti è pronto a prendere carta e penna e concludere con un «E vissero tutti felici e contenti» regalando grande gioia alla città, almeno fino al calciomercato quando torneranno le critiche.
Il Mattino