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Gli interventi di Stefano Agresti, Maurizio De Giovanni, Marcel Vulpis e Ciccio Marolda a Radio Marte

A Radio Marte, nel corso di ‘Marte Sport Live’ è intervenuto Stefano Agresti

“Insigne? In programma un incontro con Raiola, la possibilità di un trasferimento quando c’è di mezzo lui è alta. Interessante capire le prospettive per Insigne, alla valutazione del Napoli è complicato sistemarlo sul mercato, a meno che un ricco club inglese o il Psg si innamori. Prezzo? Non superiore ai 50 milioni, se poi Raiola convince il Psg sul valore di Insigne cambia la situazione: il girone di ritorno di Insigne non è stato all’altezza. Ipotesi italiana? Non è esclusa, magari in un’operazione di scambio con il Milan: 40 milioni più Suso ad esempio significherebbe 70 milioni, ma non è facile. All’estero è più facile spendere certe cifre, in Italia solo la Juve o l’Inter se cede calciatori importanti come Icardi”.

A Radio Marte, nel corso di ‘Marte Sport Live’ è intervenuto Maurizio De Giovanni, scrittore

“Non ci sono gli estremi per creare fazioni pro De Laurentiis e contro De Laurentiis: il Napoli appartiene ad un italiano, non ad uno sceicco o uno straniero, ed una alternativa a De Laurentiis non esiste, come non esisteva quando la salvò dal fallimento. Nessun imprenditore napoletano si fece avanti per comprare la società. Il Napoli oggi è al livello massimo possibile: l’anno prossimo sarà difficile uscire dalla Champions solo per differenza reti con Liverpool e Psg, approdare ai quarti di Europa League e confermarsi al secondo posto. Stare contro De Laurentiis cosa significa? Dire ‘voglio vincere’? Significa fare una squadra più forte della Juve che comunque non vince in Europa. La squadra oggi è lontana dalla città, si allena fuori Napoli, ha la sede a Roma e una strategia di comunicazione discutibile. Ancelotti disse di voler allenare la squadra al San Paolo, proposito non mantenuto: Napoli ha una squadra sola, a dispetto di altre realtà, e questo alimenta una sorta di frattura dalla gente. L’andamento dell’anno scorso ha drogato le aspettative di quest’anno: grazie al gioco, un allenatore straordinario, ci si è giocati lo scudetto fino a 3 giornate dalla fine. Nel successivo mercato la Juve ha comprato Ronaldo, Emre Can e Cancelo, mentre il Napoli Fabian, Meret e calciatori che tutti insieme non costano quanto Ronaldo. Il Napoli deve fare una cessione eccellente per finanziarsi il mercato, come successo con Jorginho. La cessione di Higuain permise l’acquisto di calciatori altalenanti, consegnando lo scudetto nelle mani della Juve. Una cessione eccellente tra Insigne, Allan e Koulibaly andrà fatta, soprattutto se uno di questi non fosse più contento. Hamsik? Imperdonabile far partire lui e Rog a gennaio senza sostituirli. Ancelotti? Se si tratta di un anno di transizione, i risultati sono stati eccezionali. Oggi il mister conosce ambiente e strutture.”

A Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Marcel Vulpis, giornalista

“Rispetto all’ultimo bilancio, il Napoli è passato da un fatturato di circa 308 milioni di euro a circa 215 milioni di euro con una perdita di oltre 6 milioni. C’è stata una contrazione nel fatturato del Napoli di circa il 30% e queste sono le notizie non positive. Il rosso non è devastante, ma la perdita del 30% non è poco e il club deve riconsolidarsi. C’è anche da dire che il Napoli è in controtendenza rispetto alla stragrande maggioranza dei club di serie A perchè è uno dei pochissimi che può vantare l’assenza del reddito bancario e questa è una medaglia d’oro che De Laurentiis si prende e non possiamo non dirlo. Altro aspetto interessante è che le disponibilità liquide sono circa 118 milioni di euro.

Il problema dell’arrivo del top player in club come il Napoli che non è la Juventus, non è tanto il costo del cartellino, ma è il costo gestionale.

Cristiano Ronaldo pesa per oltre il 21,5% sul fatturato della Juventus, pesa 1/5 sul monte ingaggi del club bianconero e un costo del genere il Napoli non potrebbe sostenerlo”.

A Radio Marte, nel corso della trasmissione ‘Marte Sport Live’, è intervenuto Ciccio Marolda, giornalista

“Per la prima volta abbiamo un allenatore che chiarisce i progetti del club e parla apertamente di quello che ha concordato con la società. Dire che non si prenderanno calciatori con un ingaggio da 10 milioni vuol dire che si punterà sui giovani di buona qualità e che possano migliorare. Ha fatto bene Ancelotti a chiarire il progetto del Napoli per non alimentare false speranze.

Una squadra come il Napoli deve capire, come stanno facendo i club europei, che non bastano più le entrate dei diritti televisivi per aumentare il fatturato. Il Napoli deve darsi delle infrastrutture e deve valorizzare il marchio”.

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