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Gli interventi di Carlo Laudisa, Marco Bellinazzo, Antonello Valentini e Franco Varella a Radio Punto Nuovo

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Carlo Laudisa, giornalista Gazzetta dello Sport: “Vecino-Milik? E’ una traccia, quest’estate c’era stato un contatto. Vecino a Gattuso è sempre piaciuto, è anche arrivato Bakayoko in azzurro: Vecino è ancora di interesse del Napoli per un affare che conviene a tutti. Milik ha bisogno di spazi e vede bene l’Inter. Un fatto è certo: ADL dopo il fallito passaggio di Milik alla Roma, la squadra che prende Milik deve portare un controvalore di 18 milioni. L’offerta interista potrebbe portare questo tipo di valore: è una traccia sulla quale si sta lavorando. L’arrivo di Vecino è un indizio sulla permanenza di Bakayoko, ma soprattutto di Fabian Ruiz. Rinnovo Fabian? Tema delicato: con le casse societarie mediamente più vuote è difficile spuntare ritocchi all’altezza anche del calciatore. Non mi stupirei che l’appuntamento slittasse, anche per rimpinguare prima le casse. Il mercato in questo momento è in crisi, chi ha i giocatori buoni prova a tenerseli. Mercato di gennaio sarà effervescente: Inter e Napoli faranno qualcosa, anche il Milan vuole ritoccare. Meno interventi per la Juve” .

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Marco Bellinazzo, giornalista Sole 24 Ore: “Fondi d’investimento nel calcio? Una Lega inefficiente ammette di esserlo, non riuscendo a valorizzare il suo prodotto. Si cerca di rendere più manageriale la vendita dei diritti tv, sarà fondamentale la riunione di domani. La Media Company compra i ricavi futuri al 10% per il miliardo e 600 milioni dato dalla Media Company. L’esigenza fondamentale di tutti i club è quella di avere liquidità subito per non incorrere in guai maggiore e pagare gli stipendi. Di conseguenza, i ragionamenti sul futuro sono rimandati, si guarda solo alla stretta congiuntura, non allo sviluppo decennale del calcio. Il Napoli è l’unica squadra che non ha necessità immediata di liquidità: il club poteva affrontare questa stagione con serenità. E’ evidente che il piano di De Laurentiis non è scartato: ovvero, come si andranno a vendere i diritti tv, con un canale della Lega che vende ad un numero maggiore di piattaforme”.

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Antonello Valentini, ex DG della Figc: “Roba da sbellicarsi dalle risate, sul caso Juventus-Napoli si è messo a parlare anche Carlo Tavecchio che si è esibito in dichiarazioni mirabolanti. Dopo quello che ha fatto, dovrebbe esser messo da parte: l’unico presidente della Federcalcio ad avere sei mesi di squalifica per razzismo. Ricordo la gaffe sui disabili, sulle donne e così via. Continuano a parlare sul caso anche i giudici del Coni, una cosa incredibile. Campagna stampa su Juventus-Napoli? Non capisco perché non sia stato ricusato dal Napoli? Si è esposto violando l’articolo 22, la mia denuncia pubblica riguarda il metodo. Sandulli non può parlare delle cause in corso: non entro nel merito. Nazionale? Ho fatto 27 anni con l’Italia, sempre fantastico stare dentro. Quello della Nazionale è sempre stato un gruppo coeso, come nel 2006. Nel ’96 ero a Sarajevo con la Nazionale, con i cecchini sui tetti delle case. Perdemmo quella gara, fu l’ultima di Arrigo Sacchi. Mancini uomo giusto per vincere? Dipenderà dalla voglia che ha di cimentarsi ancora con la Nazionale. Molti allenatori gradiscono di più di stare sul campo tutti i giorni. La Federazione non trattiene mai nessuno. Credo che Mancini stia facendo un ottimo lavoro, anche se la Nazionale è ancora un cantiere aperto. Mancini deve guardarsi allo specchio e decidere cosa deve fare da grande. Europei di quest’anno, Mondiali ed Europei successivi sia un periodo congruo per provare a vincere qualcosa” .

A Radio Punto Nuovo nel corso di Punto Nuovo Sport Show è intervenuto Franco Varrella, ct San Marino. In Campania ho allenato tanto, ho tanti bei ricordi in questa terra, ma mio padre era nato a Pozzuoli,  quindi ho sempre vissuto da innamorato le mie esperienze lì. Sono stato il vice di Sacchi, ero l’uomo che dalla tribuna con walkie talkie dicevo a Sacchi se la linea si muovesse bene. Oggi ct di San Marino: l’ho sempre considerato come il piacere del nostro entroterra romagnolo, ho capito l’amore per la loro nazione che hanno i sammarinesi. Devo ammettere che San Marino vive il rapporto con le Nazionali in modo un po’ particolare: il ragazzino che dà 4 calci al pallone, già gioca nell’under 16 o nell’under 17. L’imbarazzo è che vivono un mondo dilettantistico all’ennesima potenza e sono in difficoltà al lasciare il lavoro, dovendo entrare anche in questione in Coni sammarinese. Sarajevo nel ’96? Non venimmo mai abbandonati, era un’aria ostile, difficile. Il famoso viale dove i cecchini sparavano costantemente, qualche cecchino pare ci fosse ancora. Fu una visione triste, brutale: un conflitto vissuto in modo intenso. Sacchismo, ascesa e caduta e qual è il modello dominante? Sacchi, Zeman, i giovani di oggi hanno aperto un fronte nuovo. In Europa già si vedeva un calcio diverso: abbiamo etichettato il calcio olandese come il calcio fisico, era una farsa. Il calcio olandese interpretava il correre meglio. Grazie a Sacchi esistono i Guardiola, i Klopp, gli evoluti attuali. Evoluti in Serie A? Ho fatto a Pirlo duranti i corsi Uefa Pro tre lezioni. Gasperini evoluto perché i suoi giocatori interpretano una tattica individuale non più nell’uomo copre uomo, ma uomo marca uomo. Non solo si toglie tempo e spazio, ma si fa in modo che non riceva il pallone”.

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