Gli interventi di Mimmo Malfitano, Sasa Bjelanovic e Massimo Donati a “Il Sogno Nel Cuore”
Mimmo Malfitano a Il Sogno Nel Cuore su Radio 1 Station: “Gattuso deve puntare al massimo, domani la gara più importante della stagione”
“Ci sono tante situazioni difficili al momento, manca equilibrio. Un mix di situazioni che rendono difficile il progetto Napoli” – così l’esperto giornalista della rosea ai microfoni de Il Sogno Nel Cuore, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Domani crocevia per il futuro di Gattuso? Penso sia molto indicativa questa partita, di certo la situazione potrebbe diventare un po’ più critica, De Laurentiis ha evitato decisioni d’istinto, di pancia, meditando bene. Il Napoli è in gioco ancora per tre obiettivi, se consideriamo piazzamento in Champions, Europa League e coppa Italia. Però di certo queste partite, con Atalanta domani e Juventus domenica, potrebbero cambiare le carte in tavola. Mi auguro naturalmente che il Napoli batta l’Atalanta, potrebbe rappresentare un’ottima iniezione di fiducia per il futuro prossimo. Mazzarri? Senza voler fare autocelebrazioni, ma sono stato il primo a parlarne. Secondo me potrebbe rappresentare la soluzione ideale in caso di esonero di Gattuso. Basti ricordare ciò che ha fatto l’allenatore toscano a Napoli, che mantiene anche un rapporto speciale coi tifosi azzurri. Ma non vedo Walter in veste di traghettatore, perché stiamo parlando di uno dei più bravi allenatori in Italia. Potrebbe essere l’ideale per far partire invece un ciclo importante per il post-Gattuso. Contatti? Secondo me Mazzarri sarebbe felicissimo di ritornare. Lui è uno che non si fa condizionare dalle tensioni, dall’aspetto ambientale – aggiunge il giornalista della Gazzetta dello sport -. Ma voglio comunque ribadire che le responsabilità maggiori sono dei calciatori e non di Gattuso, al quale auguro ogni fortuna. Cosa succede a livello progettuale a Napoli? Non è una novità che il club vive una sorta di regime monarchico, non ha una struttura ben definita nei ruoli e mancano raccordi tra le parti. La stessa posizione di Giuntoli è molto incerta. De Laurentiis ha sempre operato per elevare il progetto tecnico, certo. Di sicuro ci si aspettava qualcosa in più da Sarri quando lottava per lo scudetto (con l’alibi dell’albergo di Firenze) o da Ancelotti. La progettualità non è facile, dal punto di vista degli investimenti non possono essere criticati, tuttavia questi investimenti non portano a miglioramenti. Forse manca equilibrio: nelle scelte, nei risultati, nei giudizi soprattutto. Si parte dall’esaltazione più accanita allo smarrimento totale. Un mix di situazioni che rendono difficile il progetto Napoli, a partire dalla poco chiara posizione del club. Gli allenatori stessi vanno via quasi a muso lungo dal club, Napoli è un punto d’arrivo, non di partenza. Lo stesso Gattuso, dovesse fallire qua, avrebbe una bella macchia sul curriculum. Osimhen domani a Bergamo? L’allenatore deve, soprattutto per una questione d’orgoglio e per la piazza, puntare al massimo risultato in coppa, nonostante viene detto che la competizione non è un obiettivo societario. Bisogna sfruttare tutte le forze a disposizione. Quello di domani è un appuntamento importante, se non il più importante. Poi si penserà alla Juve. Gattuso è il primo a sapere che la situazione e la sua stessa posizione è delicata. Perché tutti stanno mettendo a rischio la permanenza in azzurro e si rischia una grande rivoluzione in estate. Un pronostico per domani? Sarei contento per uno 0-1 azzurro”.
Sasa Bjelanovic a Il Sogno nel cuore su Radio 1 Station: “Se gli azzurri avessero il carattere del loro allenatore allora sarebbe un’altra storia”
“Napoli ferito, Atalanta coerente. Certo, se il Napoli avesse il carattere del suo allenatore… – così Saša Bjelanović, ex attaccante (con trascorsi importanti in Italia, tra cui anche nell’Atalanta) e oggi direttore sportivo, ai microfoni de Il Sogno Nel Cuore, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. “Possibile sostituto di Giuntoli? Il Napoli sta vivendo una situazione delicata, i risultati purtroppo non rispecchiano il lavoro svolto e il direttore Cristiano Giuntoli, che è bravissimo, è coinvolto dal momento non buono.” E aggiunge: “In questo momento la colpa è condivisa, non solo di Gattuso, certo è colui che deve tirare fuori il meglio dei suoi calciatori. In questo caso il Napoli potrebbe sicuramente fare di più. La squadra esalta il singolo, al gruppo manca autostima, Mertens è un’assenza importante per il Napoli. Lo stesso Osimhen che ha avuto i problemi noti a tutti, non ha dato l’apporto che si aspettava”. Sulla partita di domani. “Cosa c’è da temere per il Napoli? L’Atalanta è una squadra coerente, non credo cambierà modulo nonostante le defezioni sulla fascia destra (mancheranno Hateboer e Maehle, ndr). Molto difficile fare un pronostico, in palio c’è il resto della stagione, che può essere indirizzata da un verso o all’altro. L’Atalanta giocherà per vincerla la partita, le assenze di Koulibaly e Manolas per il Napoli sono importanti, quindi penso che gli azzurri di Gattuso – nonostante le ferite – possono essere comunque arrabbiati e intenzionati a portare a casa la finale. Gattuso l’ho incontrato diverse volte sul campo, il Napoli non rispecchia del tutto il suo allenatore, la sua grinta, il suo ardore. Penso che se i suoi calciatori avessero un po’ più di grinta sarebbe tutta un’altra storia”.
Massimo Donati a Il Sogno nel cuore su Radio 1 Station: “Difficile fare pronostici, ma vedo l’Atalanta favorita”
“Osimhen e Zapata determinanti domani. Mi aspetto coraggio da parte del Napoli – così l’ex centrocampista dell’Atalanta (tra le altre), oggi allenatore e commentatore tecnico DAZN, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano, in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. “L’Atalanta e i giovani? I bergamaschi investono tanto, certo in Italia non tutti agiscono come loro, poi magari c’è ad esempio l’Udinese che valorizza ragazzi sconosciuti.” Sulla partita di domani. “Mi ha sorpreso molto all’andata lo schieramento del Napoli, mi aspettavo che gli azzurri in casa facessero la partita, nonostante le assenze. Certo, soprattutto il primo tempo, ho notato molta fatica degli uomini di Gattuso. Domani giocherà nello stesso modo? Io mi auguro di no, mi aspetto un po’ più di coraggio da parte del Napoli, altrimenti l’Atalanta non perdona.” Il calcio all’estero. “Ogni campionato ha le sue caratteristiche. In Italia, dal punto di vista tattico c’è poco da imparare. Invece all’estero si vive in maniera diversa, c’è più respiro, soprattutto nel post-partita. Lo sport resta uno sport. Nonostante le sconfitte. Puoi essere arrabbiato o felice, credo che sia una cosa bellissima mettere da parte il calcio ed evadere. Credo sia una questione di approccio culturale.” Lo sport a porte chiuse. “Il momento è difficile, la situazione è questa purtroppo. La fortuna è poter continuare a vedere le partite attraverso la tv, anche se lo stadio senza tifosi non è la stessa cosa.” Giocatori determinanti domani in Atalanta-Napoli. “Mi aspetto una voglia di emergere da parte di Victor Osimhen. Per i bergamaschi dico Duvan Zapata, sicuramente uno che ha la rabbia giusta, poi è un ex.” E conclude: “Cosa manca al Napoli? Difficile dirlo, credo manchi la carica emotiva, che spesso negli azzurri si trasforma in paura. Napoli distratto dalla Juventus? No, gli azzurri hanno il focus sulla partita di domani, penseranno esclusivamente ai novanta minuti di Bergamo. Difficile fare pronostici. Se mi dovessi limitare a quelli che hanno fatto vedere qualcosa in più direi sicuramente l’Atalanta.”