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Gli interventi di Nando Coppola, Sandro Sabatini e Andrea Agostinelli a “Il Sogno Nel Cuore”

Nando Coppola a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Il Napoli ha tanti alibi, ma se non arriverà la qualificazione in Champions sarà una stagione fallimentare. Una volta Gattuso falciò Pirlo in allenamento per un tunnel, poi…”

“Il Napoli, ieri, ha reagito solo nel secondo tempo. Nel primo si è vista una grande Atalanta. Vorrei guardare il bicchiere mezzo pieno: la squadra è importante – queste le parole di Nando Coppola, ex portiere, fra le tante, del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Purtroppo l’aspetto psicologico è un macigno non indifferente, e sta generando queste mezze prestazioni. Infortuni e Covid sono stati un handicap per Gattuso. Gli alibi ci sono, ma quando si tirano le somme non contano nulla perché nel calcio conta il risultato finale. Ancorché nel Napoli, dove il piazzamento in Champions è condizione necessaria e sufficiente al sostentamento del club. Ci sarebbe il tempo per riprendere in mano la stagione, ma non so se verrà concesso a Rino, anche se gli auguro di restare in panchina almeno fino a fine stagione. Vorrei che il calabrese potesse affermare di essersi giocato tutte le sue carte senza avere alibi. Ha fatto prestazioni importanti, come contro l’Atalanta in campionato, fino a quando ha avuto tutta la rosa a disposizione. Se non dovesse arrivare in Champions sarebbe una stagione fallimentare. Conte? Il suo stipendio è così alto perché un allenatore viene pagato anche per la sua storia. Lui mi diceva che il 10% del compenso di un mister viene riconosciuto solo per i ‘vaffa’ che gli dicono. Piazza napoletana? Io ho vissuto un altro Napoli, con un’altra società, ma so quanto sia pesante l’ambiente e quanto sia esigente la piazza. Esonero Gattuso? Se gli lasciano tempo, sono sicuro che si toglierà qualche soddisfazione. Cambiare allenatore in corsa servirebbe davvero a poco. Aneddoti su Gattuso calciatore? Durante una partita di allenamento, Pirlo gli fece un tunnel e lui prima lo falciò, poi lo minacciò di rialzarsi e ricominciare a correre, tutto questo con Ancelotti che non gli aveva fischiato il fallo contro e tutti noi che ridevamo. Questo vi farà capire molto del carattere di Rino”.

Sandro Sabatini a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Non si discutono Gattuso e Giuntoli a stagione in corso, ma Pioli ha fatto bene nella stessa condizione. Rino sembra Ancelotti lo scorso anno. Ultima spiaggia contro la Juve è come averlo già esonerato”

“Non si può mettere in discussione l’operato di Gattuso e di Giuntoli a stagione in corso, quando hai ancora tutti gli obiettivi a portata di mano. La società ha sbagliato ad avere questo atteggiamento nelle scorse settimane, ma non bisogna usarlo come alibi – queste le parole di Sandro Sabatini, giornalista Mediaset, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Ad esempio, Pioli l’anno scorso era in discussione, il Milan aveva preso già un altro allenatore, ma la squadra ha continuato a lavorare bene ed ad oggi si vedono i risultati. Il Presidente, giustamente, fa le sue valutazioni e prendere delle decisioni se i risultati non lo soddisfano. L’anno scorso si è verificata una situazione simile con Ancelotti. La faccia di Gattuso, oggi, è la stessa di Ancelotti lo scorso anno. Però Rino e Carlo hanno un carattere diametralmente opposto, se si sono trovati nella stessa situazione andrebbe fatto un esame di coscienza da parte di chi li gestisce. Ieri sera Insigne ed Osimhen non mi sono piaciuti per nulla, possono e devono dare di più. Zielinski è un grande giocatore, al punto che la squadra è dipendente da lui. Insigne si fissa troppo con questo suo tiro a giro, senza troppa forza e precisione. Futuro Gattuso? Se gli dai come ultima spiaggia la sfida alla Juve, e come dirgli che lo hai già mandato via. Un Napoli sufficiente se la giocherebbe con i bianconeri, ma il vero Napoli vincerebbe tranquillamente contro la Juve di quest’anno. Comunque Rino non è l’unico colpevole, ma non facciamolo diventare un martire, tutto questo sta succedendo anche a causa sua. Mi sembra di rivivere la stessa identica situazione di Ancelotti: quando entri nello spogliatoio e i giocatori hanno letto che potrebbe arrivare Benitez, in un momento in cui non stai nemmeno bene fisicamente, ti guardano con altri occhi. Quelli che giocano sempre hanno paura di perdere il posto da titolare, mentre quelli scontenti sperano in un cambio tecnico. Osimhen? Avrà avuto anche il Covid, ma lo ha avuto pure Ibrahimovic e si è ripreso bene e velocemente, nonostante il nigeriano potrebbe essere suo figlio. Esonero? Cambiare a questo punto non credo che possa risolvere la situazione. Giuntoli? Credo che il suo operato sia sufficiente, anche in base a ciò che De Laurentiis gli ha chiesto di fare negli anni. Operazioni come quelle fatte con Milik non andrebbero mai fatte, perché ci si è privati di un giocatore che, con le assenze di Mertens ed Osimhen, sarebbe stato utile. Maksimovic? Non credo stia tirando indietro la gamba per evitare infortuni, perché a quel punto dichiarerebbe fastidi ed eviterebbe di scendere in campo. Agnelli-Conte? Un brutto episodio da condannare, un po’ come Ibrahimovic-Lukaku, Insigne-Massa”.

Andrea Agostinelli a “Il Sogno Nel Cuore” su Radio 1 Station: “Atalanta nettamente superiore nei 180 minuti. Ho paura di aver sopravvalutato la rosa del Napoli. Gattuso si è accollato anche colpe che non erano sue”

“Il Napoli ieri ha perso perché ha iniziato a giocare nel secondo tempo. Nelle due partite l’Atalanta mi è sembrata nettamente superiore – queste le parole di Andrea Agostinelli, opinionista Rai ed ex allenatore del Napoli, ai microfoni de “Il Sogno Nel Cuore”, trasmissione condotta da Luca Cerchione e Raffaella Iuliano in onda dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Era una semifinale difficile, ma non impossibile. L’Atalanta ha fatto il suo, ma il Napoli poteva e doveva fare molto di più. Gattuso si è accollato fin troppe colpe: è vero che quando non si vince le colpe sono dell’allenatore, ma è anche vero che vanno condivise con calciatori e società. I giocatori hanno dichiarato di essere tutti con l’allenatore, magari sarebbe stato carino anche dimostrarlo sul campo. Fallimento del progetto? Presto per dirlo, è vero che perdere la possibilità di vincere la Coppa Italia segna la stagione, ma c’è l’Europa League da giocare e la Champions da raggiungere. Ad inizio stagione mi piaceva molto questa rosa, ho solo paura di aver sopravvalutato qualche giocatore. Se gli azzurri dovessero qualificarsi per la Conference League, allora sì che sarebbe una stagione fallimentare. Quando la società non dimostra fiducia nel mister, i calciatori scontenti tendono a caricare un po’ l’ambiente, per questo De Laurentiis dovrebbe sempre dar forza a Gattuso. Io aspetterei la fine del campionato per poi prendere decisioni sul futuro della panchina azzurra, a meno che non ci sia un tracollo clamoroso. Il Napoli per me è da quarto posto se Zielinski, Fabian e Koulibaly giocano come dovrebbero. I primi due, ad oggi, mi hanno deluso, perché hanno le carte per fare molto di più. Lozano, invece, sta mostrando il suo valore ed è uno dei pochi che sta dando un ottimo contributo alla squadra, forse insieme a Politano. Malcuit? È semplicemente una questione tecnica se Gattuso non l’ha mai preso in considerazione. Questo ha generato l’appannamento di Di Lorenzo”.

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