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Gli interventi di Marco Bucciantini, Gennaro Scarlato e Marco Andrè Zoro

Sky, Marco Bucciantini1 Football Club” su 1 Station Radio:Scudetto al Napoli, Milan ed Inter subito dietro. Spalletti un erudito del calcio, occhio alla Juve di Allegri

La scuola di allenatori italiani sta andando bene. Spalletti ha trovato una squadra che da tanti anni ottiene risultati positivi, e in più hanno aggiunto Osimhen a tempo pieno. Allegri, invece, si è ritrovato una Juventus in parabola discendente. Max ha messo in discussione la forza della Juventus e i giovani, stimolandoli e sta vincendo grazie a questi ultimi. È un allenatore intelligente, è convinto nella costruzione umile della squadra, anche se non credo abbia tanti margini questa stagione. Mazzarri deve lavorare molto con il Cagliari, ma può salvarsi. Sarri, tra le big, ha la rosa meno profonda, e paga i numerosi impegni. LAtalanta è quella che ha più problemi perché si sono fatti male diversi giocatori importanti e hanno perso il loro vantaggio. Al momento, ride Luciano Spalletti – queste le parole di Marco Bucciantini, scrittore ed opinionista Sky, ai microfoni di 1 Football Club, trasmissione prodotta dalla testata IlSognoNelCuore” e condotta da Luca Cerchione e Raffaele Ciccarelli, in onda dal lunedì al sabato dalle 12:00 alle 13:00 su 1 Station Radio -. Favorite per lo Scudetto? Napoli e subito dietro le milanesi. Il Milan è uno spettacolo, è un progetto anagrafico e i giovani sono migliorati tantissimo. Sono stati anche bravi a sostituire Donnarumma con un altro portiere top, e in più hanno un 10, Diaz, più forte di Calhanoglu. Spalletti è unerudito del calcio, che ha idee decisive, e se fossi in lui mi preoccuperei proprio dei rossoneri, perché al momento giocano su una nuvola. LInter, invece, è rimasta una squadra organizzata nonostante le cessioni illustri, ma occhio alla Juventus e alla Roma. Con Mourinho è una guerra, anche se gli attaccanti sono disordinati e bisogna vedere cosa riusciranno a fare. Il Napoli ha dimostrato di vincere in più modi a differenza di quello di Sarri? Quella squadra era più fondamentalista, quella di Spalletti, invece, è più libera e hanno inserito due top calciatori come Osimhen e Anguissa. Gli azzurri hanno profondità, capacità di ribaltare le situazioni, può passare da momenti di dominio alla gestione. Partono da oltre 70 punti, aggiungiamogli lattaccante migliore in Serie A e il conto è facile. Sarri? Un allenatore partito dalla terza categoria arrivato fino in Europa è ovvio che debba adattarsi a calciatori, società e ambienti diversi, non si può vincere solo con il tiki taka. Il problema della Lazio è che giocano da cinque anni allo stesso modo, ed è lunica squadra a non poter sfruttare i cambi per la rosa corta. Sarri è una mentalità e in questo momento non la vedi.

Spalletti, Gennaro Scarlato 1 Football Club” su 1 Station RadioLa miglior scelta per il Napoli, così come Juric per il Toro. Vi dico il punto di forza degli azzurri

A 1 Station Radio, durante la trasmissione 1 Football Club” prodotta da IlSognoNelCuore.com” di Luca Cerchione, è intervenuto Gennaro Scarlatoresponsabile settore giovanile Benevento ed ex calciatore, fra le tante, di Napoli e Torino.

Al giorno doggi, se parliamo ancora di episodi di stampo razzista, significa che siamo ancora alletà della pietra. Credo sia da stupidi, ma probabilmente è un qualcosa legato ad un risultato negativo: prendersela con lavversario perché la propria squadra esce sconfitta dal campo. Il paese, poi, si indigna anche, mentre, quando noi del sud andiamo al nord siamo ancora dipinti come terroni. È tutto assurdo. Torino? Juric è lallenatore giusto per la piazza granata. Fanno dellagonismo il loro punto di forza e hanno preso proprio un tecnico con un carattere forte. Lex Verona riesce sempre ad inculcare i suoi principi, anche se non è semplice assimilare subito quel tipo di gioco. Napoli? La società ha fatto un acquisto importante: Luciano Spalletti. Questultimo è abituato a certe piazze, giocatori, ha esperienza e i risultati stanno pagando. Percepisco un ambiente diverso, mi sembra di rivedere la squadra di Maurizio Sarri, quando in campo si notava una certa supremazia degli azzurri. Spalletti ha trasmesso tranquillità e i partenopei hanno imparato a saper gestire i momenti complicati, come accaduto a Firenze. Avevano bisogno di un uomo così, poi lingresso di Anguissa ha aggiunto ciò che mancava. La squadra partenopea può fare anche meglio di quella di Sarri, vincere lo Scudetto. Ha tutte le carte in regola per puntare a quellobiettivo, e determinate situazioni favoriscono lambiente. I momenti negativi arriveranno, e per poter vincere il campionato, bisognerà superarli da squadra vera. Il punto di forza del Napoli è la rosa, non è stato ceduto nessuno e quando punti a qualcosa di importante lo zoccolo duro è fondamentale.

Caso Koulibaly, Marco Andrè Zoro 1 Football Club” su 1 Station RadioFigc e Governo devono fare di più, bisogna punire ed allontanare questi individui. Tifo Salernitana. Su Osimhen

A 1 Station Radio, durante la trasmissione 1 Football Club” prodotta da IlSognoNelCuore.com” di Luca Cerchione, è intervenuto Marco Andrè Zoro, ex calciatore, fra le tante di Salernitana e Messina.

Caso Osimhen? Qualcosa, in Italia, è cambiato sotto laspetto del razzismo ma è presente tanta gente ignorante che non ha rispetto per il calcio. Io penso che questo sport sia un fattore dunione e di convivenza, le persone non lo hanno capito e commettono stupidità. Cambiare regolamento? LItalia è un grande paese a livello calcistico, ma non ha trovato soluzioni a questo fenomeno. Il governo e la Federcalcio non vogliono o non sono capaci di prendere provvedimenti giusti. Vanno cambiato le cose per i nostri figli, tante Nazioni lo hanno fatto e gli episodi di razzismo stanno diminuendo. Salernitana? Un grande piacere rivederla in Serie A, è la mia squadra del cuore. Salerno è una grande città, meritano di essere nel massimo campionato. Osimhen sogna di diventare come Drogba? Didier è un punto di riferimento per tanti attaccanti africani. Quando giocavamo insieme in Nazionale non era bravo come poi è diventato, ha lavorato sodo per riuscire ad essere ciò che è stato. Molti professionisti, come Salah e Osimhen, stanno lavorando bene, possono anche superarlo ma resterà una leggenda.

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