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Gli interventi di Nando Orsi, Alessandro Birindelli e Antonio Petrazzuolo a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nando Orsi, ex portiere, fra le tante, di Lazio e Roma. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Un terzo attaccante come Petagna è un lusso. Difesa a 3? Occhio a Vardy…

“Anche oggi al Napoli mancheranno diversi calciatori, ma mi aspetto una partita di carattere, anche perché Spalletti, dopo l’Atalanta, ha caricato tutta la squadra. Petagna? Ricordiamo che è il terzo attaccante degli azzurri, ed avere un terzo di questo livello è un lusso. Il ragazzo, ogni volta che entra, prova a dare il massimo, anche se non sempre ci riesce. Sbagliamo noi a pensare che lui debba segnare ogniqualvolta gioca. Difesa a 3? Stasera bisognerà stare attenti all’attacco del Leicester, che ha degli esterni molto offensivi e un giocatore talentuoso come Vardy al centro dell’attacco. Non è una questione di tattica, ma di applicazione e concentrazione in campo. Nonostante le assenze gli uomini di Spalletti dovranno provare a gestire la partita e subire il meno possibile, contro una squadra molto inglese dal punto di vista fisico e con alcune qualità tecniche superiori alla media. Cluster? Non so se è giusto o meno giocare stasera, dovrebbero mettersi d’accordo le due società, anche perché il pericolo della trasmissione del Covid esiste, anche se quelli che scendono incampo dovrebbero essere vaccinati e tamponati, dunque, personalmente, mi affido al buonsenso delle società”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Alessandro Birindelli, allenatore dell’Empoli under16 ed ex calciatore, fra le tante, di Empoli e Juventus. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Juventus fortunata ma anche meritevole in Champions. Per lo Scudetto dico Milan, al Napoli manca…

“Con un pizzico di fortuna la Juventus è passata prima nel girone di Champions, ma va detto che i ragazzi hanno fatto il proprio dovere, a differenza del Chelsea. Questo risultato darà fiducia anche per il prosieguo del campionato. In Italia bisogna prendere esempio dalle società lungimiranti, come l’Atalanta e l’Empoli, che lavorano in maniera forsennata e scrupolosa da più di trent’anni sul settore giovanile. Questo, però, è inutile se in Serie A vediamo un solo italiano in campo per ogni squadra. I toscani di Corsi non sono lì per caso, ma ci sono proprio grazie al gran lavoro fatto dal presidente, stessa storia per Percassi a Bergamo. Oltre ai ragazzi, queste società lavorano benissimo anche sulle infrastrutture: i nerazzurri hanno già il loro stadio, l’anno prossimo partirà lo stesso progetto anche ad Empoli. Nel calcio c’è bisogno di gente che sappia far calcio e conosca la materia, inutile fare un organigramma societario e trovarsi costretti a doversi rivolgere agli agenti perché non si riesce a scoprire ragazzi di talento, perché non si ha a disposizione uno staff idoneo. Trent’anni fa i procuratori prendevano la provvigione dai loro calciatori, ed i direttori non vedevano di buon occhio gli agenti; adesso non c’è rispetto dei ruoli. Ho fatto dieci anni di settore giovanile, ho visto passare Montella, Di Natale, Caccia e tanti altrifenomeni, questo a dimostrazione del fatto che il presidente Corsi ed il suo staff hanno sempre lavorato alla grande. Scudetto? Il cerchio si sta un po’ chiudendo, i distacchi iniziano ad essere importanti. Il Milan è uscito dalle coppe e questo sarà un vantaggio sulle altre. L’Inter, ogni settimana, ci sorprende sempre di più. Napoli? Se riuscisse ad avere una rosa più profonda, in grado di sopperire a tutti gli infortuni che sta avendo sarebbe la più accreditata per vincere il titolo, perché gioca meglio di tutti. Luciano Spalletti insegna calcio da grande allenatore, ma ha vinto meno di quanto abbia meritato sul campo”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Antonio Petrazzuolo, giornalista e direttore di NapoliMagazine.com. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione ilsognonelcuore.com.

Osimhen ha ripreso ad allenarsi, ma dire che possa essere convocato per Empoli è azzardato

“Osimhen? Noi abbiamo seguito l’allenamento di vigilia di Napoli-Leicester, e non c’era traccia di Victor in gruppo. Quando è finito il periodo di tempo concesso dall’UEFA per seguire la seduta da parte della stampa, ci siamo incamminati verso l’uscita e abbiamo scoperto Osimhen sul primo dei tre campi del centro sportivo. Victor effettuava semplicemente dei giri di campo, vuole tornare il prima possibile. Di certo non giocherà immediatamente, ha subìto un infortunio grave. Va detto che la sua disponibilità, la voglia di mettersi questo periodo alle spalle è altissima. Credo che in virtù di questo rosicchierà qualche giorno rispetto al programma stabilito: si spera che possa tornare ben prima del previsto. Assenze? Senza Koulibaly si perdono certezze anche per i compagni di reparto, ma il mio timore riguarda specialmente le corsie esterne. Di Lorenzo e Mario Rui, come affermato da Spalletti. sono stati impiegati meno di altri, io però vorrei tutelarli. Se uno di loro si infortunasse andremmo in grossa difficoltà, andrebbe lasciato a riposo almeno uno dei due. Sostituzioni contro l’Atalanta? Forse togliere Mertens e Lozano al 60’ non ha giovato al momento degli azzurri: gli uomini di Spalletti hanno faticato a trovare il gol e a costruire azioni offensive quando questi due calciatori sono usciti. Mertens e Lozano titolari tutta la gara? Spalletti ha chiarito che tutti sono pronti a fare sacrifici, tant’è che ha citato Di Lorenzo come esempio. Ghoulam? Spalletti lo ha definito un campione ed ha detto che è quasi pronto, considerando che a Milano dovrebbe giocare Mario Rui, in base a questo ragionamento potrebbe avere spazio contro l’Empoli. Petagna o Mertens? Dipende un po’ dagli obiettivi del Napoli. Si parla di conservare Mertens per domenica, ma si giocherà contro l’Empoli. Con tutto il rispetto, credo che sia più giusto far partire il belga sempre titolare. Detto questo, è pur vero che Petagna ha bisogno di entrare in condizione come lui stesso ha dichiarato diverse volte e dovrà anche dimostrare di essere decisivo nei minuti che gli vengono messi a disposizione perché, con le assenze che si sono presentate, questo dovrebbe essere il suo momento. I 23 anni di “Napoli Magazine”? Un bel traguardo il prossimo 24 dicembre, speriamo di raccontare ancora tante altre belle pagine azzurre di storia con l’entusiasmo del primo giorno”.

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