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Gli interventi di Domenico La Marca e Andrea Losapio a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Domenico La Marca, avvocato esperto di diritto sportivo. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

Crisi Italia – “E’ un discorso ben più ampio, purtroppo questa débâcle è il triste risultato di più fattori. In primis ho trovato poco opportuna la scelta delle nostre istituzioni calcistiche di non concedere una settimana libera da impegni agli azzurri per preparare al meglio i play-off nonostante fosse evidente il calo psicofisico di molti uomini a disposizione di Mancini. E’ chiaro ed evidente che i nostri calciatori evidenziano una disabitudine a giocare partite di un certo livello, ovviamente ciò è dipeso dagli insuccessi dei nostri club che da anni non raggiungono costantemente quarti, semifinali e finali di competizioni internazionali. In generale la mancanza di dialogo tra Federazione e le varie leghe ha in qualche modo precluso la possibilità di realizzare una vera riforma dei vari campionati, che avrebbe dovuto portare ad una riduzione delle squadre in A e realizzare una Serie C unica a 20 squadre, introducendo inoltre degli interventi finalizzati ad una crescita costante e graduale dei nostri giovani, considerato che le varie regole pro under in D ed in Lega Pro e l’introduzione delle seconde squadre non hanno ottenuto i risultati sperati. Come del resto è inaccettabile che le nostre primavere siano piene di stranieri e soprattutto credo che bisogni abbassare l’età dei nostri vivai, perché è impensabile che ancora oggi si tende ad utilizzare con parsimonia i classe ’99 o i 2000 in Serie A. Ovviamente ci sono ulteriori aspetti da tenere in considerazione come gli enormi limiti infrastrutturali del nostro movimento o la necessità di un vero rinnovamento dirigenziale del nostro calcio.”
Falso in bilancio nel diritto sportivo – “Senza entrare nel merito della vicenda, dal punto di vista della giustizia sportiva l’art.31 (Codice di Giustizia Sportiva) chiarisce che costituisce illecito amministrativo la mancata produzione, l’alterazione o la falsificazione materiale o ideologica, anche parziale, dei documenti richiesti dagli organi di giustizia sportiva, dalla Commissione di Vigilanza sulle Società di Calcio Professionistiche (COVISOC) e dagli altri organi di controllo della Federazione nonché dagli organismi competenti in relazione al rilascio delle licenze UEFA e FIGC, ovvero il fornire informazioni mendaci, reticenti o parziali. Ai sensi dello stesso articolo si parla ancora di illecito ammnistrativo in riferimento a comportamenti comunque diretti a eludere la normativa federale in materia gestionale ed economica nonché la mancata esecuzione delle decisioni degli organi federali competenti in materia. Di norma per i fatti previsti dal presente articolo i club sono punibili con la sanzione dell’ammenda con diffida.
Al comma 4 dello stesso articolo invece si chiarisce che la società appartenente alla Lega Nazionale Professionisti Serie A, alla Lega Nazionale Professionisti Serie B o alla Lega Italiana Calcio Professionistico che, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi, si avvale delle prestazioni di sportivi professionisti con cui non avrebbe potuto stipulare contratti sulla base delle disposizioni federali vigenti, è punita con la penalizzazione di uno o più punti in classifica.
Discorso diverso nel caso previsto dal comma 2 della stessa normativa in cui un club che, mediante falsificazione dei propri documenti contabili o amministrativi ovvero mediante qualsiasi altra attività illecita o elusiva, tenta di ottenere od ottenga l’iscrizione a una competizione cui non avrebbe potuto essere ammessa sulla base delle disposizioni vigenti, può essere punita ai sensi dell’art.8 comma 1 con la penalizzazione di punti o addirittura nei casi più gravi con la retrocessione.”
Futuro della nazionale – “Non credo che il problema principale sia Mancini anche se per lui sarà difficile ripartire con questo fardello, che rappresenta la pagina più brutta della storia calcistica della nostra nazionale, e soprattutto riconquistare il cuore degli italiani, che in qualche modo si erano immedesimati in questa squadra che in estate è andata oltre qualsiasi limite per realizzare un’autentica impresa e che oggi invece si sentono in qualche modo traditi. Anzi se fossi un dirigente conferirei maggiori poteri a Mancini soprattutto per ampliare il suo staff con ulteriori figure capaci di infondere quella mentalità vincente che è necessaria per intraprendere un nuovo percorso. In caso di addio di Mancini, punterei su un tecnico come Ancelotti che potrebbe ridare una spinta emotiva alla nostra nazionale o su allenatore giovane ma già affermato come De Zerbi che potrebbe invece portare una ventata d’aria fresca al nostro movimento.”
Ricorso Atalanta – “Vicenda simile a quella del rinvio di Bologna-Inter, anche in questo caso sia il giudice sportivo che la Corte Sportiva d’Appello hanno sostenuto la tesi della causa di forza maggiore e che pertanto la partita si debba giocare. Come già evidenziato più volte in questi casi la declaratoria della sussistenza della causa di forza maggiore compete al Giudice Sportivo in prima istanza e alla Corte Sportiva d’Appello in seconda e ultima istanza pertanto appare difficile che il Collegio di Garanzia del Coni possa accogliere le richieste dell’Atalanta.”
Mercato Napoli – “Januzaj sarebbe un bel colpo per il Napoli soprattutto se l’idea è di prendere il calciatore per andare ad ampliare la batteria degli esterni offensivi, anche se nonostante le sue doti non ha ancora dimostrato una grande dimestichezza in fase realizzativa. Ovviamente il club partenopeo deve trovare l’erede di Insigne in tal senso Gakpo del Psv potrebbe essere un profilo interessante, visto che abbina ottimi mezzi tecnici con una grande fisicità, parliamo di un esterno alto 1.90, che ha ancora enormi margini di miglioramento e forse anche un prezzo ancora relativamente contenuto.”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Andrea Losapio, giornalista responsabile Atalanta per TMW. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di calcioinpillole.com.

In vista di Atalanta-Napoli, le condizioni degli infortunati e aspettative
“Non so se riuscirà a recuperare già contro il Napoli ma, in linea generale, le sue condizioni non destano particolari preoccupazioni. Per quanto riguarda Toloi, sicuramente non farà parte della partita. Diciamo che l’Atalanta ha già messo in preventivo di dover sopperire a determinate assenze. Se giochi contro il Napoli sai di poter trovare degli spazi e ha fiducia, è decisamente peggio quando affronti una squadra chiusa come il Genoa, per esempio. L’Atalanta ha sempre sofferto le squadre chiuse. Una volta il genio di Ilicic e Gomez faceva la differenza con queste squadre. Contro una ‘grande’, l’Atalanta, ha sempre la sensazione di potersela giocare al di là dei problemi”.
Dopo il fallimento della Nazionale, l’Atalanta può essere il modello da seguire per ripartire?
“Devo dire che, secondo me, non è l’Atalanta il modello da perseguire. O, perlomeno, non questa Atalanta. L’Atalanta è cresciuta tanto anche grazie alle tante plusvalenze realizzate con i giovani stranieri. L’Atalanta crea i giovani ma non li fa giocare. Abbiamo visto venir fuori giocatori come Bastoni, così come Scalvini, ma non diventano pilastri della rosa. Se Gasperini, per esempio, ha un Gagliardini 20enne e un giocatore esperto, fa giocare quello esperto”.
Prima gioia per Cissé. E’ un nuovo talento della Serie A?
“Cissé è un buonissimo giocatore. L’ho visto qualche volta: ha fisico, intelligenza e capacità di incidere. Io, però, dico che bisogna essere cauti perché, tre anni fa, ricordo che quando giocò Barrow fece la differenza fin da subito. Fino a poche settimane fa, Cissé, non aveva neppure i documenti e ora si è tolto una grande soddisfazione. Vedremo, occorre dire che, se ci fosse stato Piccoli o non si fosse infortunato Duvan Zapata, difficilmente Cissé avrebbe avuto una chance”
Vista la ripresa della Juventus, a Bergamo credono ancora nella Champions League?
“A Bergamo, in realtà, guardavano più avanti anche a Milan e Napoli. Quest’anno, però, l’Atalanta ha gravi limiti, anche fisici che prima non aveva. Qui ci credono sempre, anche se la Juventus ora ha dato uno strappo importante nella corsa Champions. Onestamente, credo che il quinto posto sarà la dimensione più adeguata. Per quanto riguarda l’Europa League l’Atalanta ci crede e vi dico che, sicuramente, ‘lascerebbe’ 3 punti contro il Napoli in cambio del passaggio del turno contro il Lipsia”.
Il direttore Sartori può lasciare l’Atalanta? Dove può finire?
“Da quello che risulta a me, c’è la Juventus molto forte sul dirigente. C’è da dire che sono cambiate molte cose ultimamente, specialmente con l’arrivo di Arrivabene e Cherubini. Occhio anche al Bologna che, in questi giorni, avrebbe già fatto un tentativo. Bisogna capire anche cosa succede a Napoli con Giuntoli. Io, onestamente, fossi il Napoli prenderei subito Sartori. E’ un grande dirigente che, soprattutto, tratta ‘fino alla morte’. Sarebbe l’uomo giusto per un club come il Napoli”.
Parlavi delle difficoltà per i documenti di Cissé, può essere un nuovo ‘caso Eriberto’?
“Non voglio beccarmi delle querele. Sicuramente, in Africa, ci sono delle anagrafi un po’ ‘particolari’. Quando vedi che un giocatore è nato il 1° gennaio, scatta un campanellino d’allarme ma, ad ora, nessuno ha sollevato la questione quindi mi sento di escludere irregolarità”.

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