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Gli interventi di Sabatino Durante, Giovanni Cobolli Gigli e Giorgio De Giorgis a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Sabatino Durante, agente Fifa e grande esperto di calcio sudamericano. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

In 24h l’Inter ha perso sia Dybala che Bremer…
“Con Dybala non hanno perso nulla, perché non era un giocatore fondamentale. L’argentino, probabilmente, sarebbe partito dalla panchina. Bremer, invece, sarebbe stato importante per i nerazzurri. Ora sarebbe importante tenere Skriniar, ma il problema è che per questioni economiche vanno fatte prima le cessioni e poi gli acquisti. I peccati originali sono stati prendere Sanchez e Vidal, ora è difficile trovare soluzioni. Il mercato, comunque, è ancora lungo. Skriniar? Si poteva gestire meglio, ma si sarebbe potuto fare anche peggio. La mia mentalità è diversa rispetto a quella del calcio moderno: quando leggo i prezzi di De Ligt e Skriniar sobbalzo, ho calciatori migliori a prezzi nettamente inferiori, ma bisogna essere preparati e non sempre i dirigenti dei top club lo sono. In Italia abbiamo degli scout incredibili, ma non vengono ascoltati spesso. Oggigiorno i direttori sportivi fanno tante cose tranne che il loro compito principale, poi resta poco tempo per cercare calciatori validi e si buttano sull’usato sicuro. Quando l’Inter ha preso Skriniar gli avevo proposto Militao, ora conoscete tutti la differenza. De Ligt? Bravo, ma fa troppi falli, soprattutto avanti l’area di rigore. Lo definisco una Ferrari con le gomme sgonfie, in Serie A non ha dimostrato tutto il suo valore. Un difensore deve essere attento e poco falloso: l’olandese non ha dimostrato nessuna delle due caratteristiche”.
A proposito di direttori sportivi, come giudichi l’operato di Cristiano Giuntoli?
“Il Napoli, per motivi tecnici ed economici, sta rifondando. Ci sta la contestazione dei tifosi, ognuno vede la situazione dal suo canto. A Perugia il presidente mi diceva che era stufo di spendere due miliardi di lire all’anno, così gli consigliai di sostituire Mazzone con Cosmi, rischiando di retrocedere e dovendo poi girare con la scorta. Arrivammo a ridosso della zona europea, dopodiché i tifosi ci idolatravano. Questo per dire che i conti si fanno alla fine. Il Napoli, finora, nella gestione De Laurentiis non può essere criticato più di tanto, essendo stato sempre in cima. Io non sono un sostenitore di Adl, ma è giusto cambiare ed i conti vanno fatti alla fine, sia col mercato che in campo, perché è quello il giudice supremo. I supporters si lamentano e hanno ragione, oggi il Napoli è in ritardo sul mercato. Giuntoli? Il problema di uno bravo come lui è il presidente, perché è un grande direttore molto competente, ma Adl mette sempre il becco e limita il lavoro di Cristiano. Il Napoli non sfrutta le sue capacità fino in fondo, nell’ambiente lo stimiamo tutti, ma in azzurro è costretto a fare di necessità virtù, anche con dichiarazioni che non gli spetterebbero, come accaduto qualche sera fa a Dimaro, visto che il presidente era nascosto. Onore a lui ed a Spalletti che ci hanno messo la faccia”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giovanni Cobolli Gigli, ex presidente della Juventus. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

La Juve ha abbandonato la strada dei giovani per tornare a vincere nell’immediato?
“Direi che è proprio così. Una strategia di breve periodo, come tutte quelle che non coinvolgono i giovani. Un esempio classico è Di Maria, grande acquisto ma durerà un solo campionato, che grazie a lui potremmo vincere così come la Champions, ma poi bisognerebbe ricostruire”.
Ultimo triennio un buco nell’acqua?
“Evito di commentare l’ultimo anno, perché c’era Allegri che è ancora il nostro mister. Sarri è stato un buco nell’acqua, mentre Pirlo è stato un esperimento coraggioso che non ha fatto malissimo, anche se il quarto posto ci fu regalato dal Napoli. Ho molta stima di Allegri, ho letto l’intervista del suo amico Galeone che ha criticato alcune sue scelte, sono d’accordo, ma dobbiamo tenercelo per un altro triennio. Almeno ora non diamo più sette milioni a gente come Arthur, errori madornali”.
Obiettivo Juve
“Sicuramente vincere il campionato e fare una figura più dignitosa in Champions. Sono azionista e tifoso dei bianconeri, vorrei vederli arrivare almeno ai quarti di finale”.
Per lo Scudetto chi ci sarà?
“L’Inter, con il ritorno di Lukaku, nonostante problemi difensivi, dovrebbero esserci. Il Milan ha un meccanismo ben oliato e Maldini e Massara che si sono dimostrati personaggi di grande livello, capacità e conoscenze. Il Napoli è in una situazione da punto interrogativo: Koulibaly è andato via, Insigne pure ma lo sapevamo già. Mertens è una incognita, magari Adl farà una sorpresa. Spalletti è preoccupato e gliel’ho letto in faccia quando De Laurentiis ha parlato di Scudetto”.
De Laurentiis sta abbattendo il monte ingaggi per preparare il club alla cessione?
“Diciamo che lui ha sempre avuto una mentalità per cui la società avrebbe dovuto remunerare sé stesso ed il consiglio di amministrazione. Se stia preparando il terreno non lo so, ma io gli consiglierei di non vendere, perché col Napoli ha fatto bene, prendendolo dalla Serie C e portandolo stabilmente in Europa”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Giorgio De Giorgis, agente Fifa. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Sei dell’idea che bisognerebbe puntare sui giovani, pur rischiando, oppure su gente fatta e finita?
“La Juve, ad esempio, è una squadra che ha giovani come Chiesa e Vlahovic che sono già fatti e finiti. La chiave è avere un mix tra giovani ed esperti, un po’ come fatto dal Milan dove ci sono Giroud e Ibrahimovic accanto a giovani molto validi. Bisogna cogliere le occasioni che offre il mercato, come fatto dai bianconeri con Bremer, giocatore pronto ma di soli 25 anni che ha almeno altri 5 anni di grandissimi livelli”.
Il crowdfounfing sarà il futuro del calcio?
“Il mio amico Sergio Pellissier sta dimostrando che è una pista concreta. Mi stupisce l’abbia portata lui questa idea nel calcio, e non top club come le milanesi”.
I presidenti alla Adl e Lotito hanno vita lunga contro i fondi?
“Sicuramente sì, i fondi in Italia hanno fatto bene solo col Milan. Sono delle identità eteree, i rossoneri hanno vinto grazie ad un management italiano. L’unica cosa che chiedo ai presidenti che si autofinanziano è essere anche tifosi, perché solo così si può fare il bene del club. Lotito, Adl, Ferrero, Iervolino, sono prima di tutto tifosi”.
Perchè Adl non sta parlando?
“Forse si è rotto le scatole di parlare tutti i giorni, magari quando ritornerà a rilasciare dichiarazioni, verrà ascoltato maggiormente. Non credo ci sia bisogno di parlare spesso per dimostrare che si è attaccati al proprio club, poi c’è di mezzo anche la contestazione dei tifosi. A questo punto mi aspetto che prenderà un difensore forte per sostituire Koulibaly e lo presenterà in prima persona. Magari oggi dribbla le polemiche”.
La Roma è pronta per vincere?
“Vedo squadre più forti, onestamente. Lo scorso anno ci hanno messo tempo perché la rosa non era competitiva al 100% e poi c’era da capire cosa chiedesse Mourinho. Quest’anno partiranno da un altro livello, hanno preso Dybala e Matic, il livello si è alzato. Se dovessero perdere Zaniolo, resterebbero a pari livello, perché anche se Niccolò è bravo, non ha la continuità dell’argentino. Credo ci sia una problematica sul rinnovo del ragazzo, pertanto potrebbero decidere di cederlo per non perderlo a zero. Se andasse alla Juve? Reputo i bianconeri già i favoriti per lo Scudetto, se dovessero prendere anche il giovane giallorosso farebbero un ulteriore salto di qualità. Zaniolo è fortissimo di testa, ha grande fisicità ed ottimi piedi. Sa fare tanti ruoli, è davvero un calciatore di grandissimo livello. Ha forza, piede, gol, altruismo e, insieme a Chiesa, formerebbero una coppia di giovani straordinaria”.

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