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Olivera: “Napoli, mi manda Cavani. La 17 di Hamsik una grande responsabilità”

Giornata di presentazione in casa Napoli, al Teatro Tosti di Castel di Sangro (sede della seconda parte di ritiro estivo degli azzurri), per Mathias Olivera, terzino sinistro uruguaiano giunto dal Getafe alla corte di Luciano Spalletti.

Sono in un club di fama internazionale e sono molto emozionato – spiega Olivera –. In nazionale  ho chiesto un parere a Edinson Cavani, che mi ha parlato molto bene della squadra e della città, mi ha detto di aver fatto la scelta più giusto. Lo stesso mi è stato riferito da Walter Gargano e Mariano Bogliacino. Essere in una squadra in cui hanno giocato molti uruguaiani poi, per me è motivo di ulteriore orgoglio. La maglia 17? Sì, so che è stata indossata per tanti anni da Marek Hamsik, che qui ha fatto la storia. So di avere una grande responsabilità, in questo senso. Farò di tutto per onorare questo numero“.

Prosegue Olivera: “La concorrenza sulla sinistra con Mario Rui? Con lui ho già parlato, mi è parsa subito una grandissima persona. Per fare bene occorre lavorare di squadra senza personalismi. Luciano Spalletti mi ha dato subito fiducia e, dopo qualche settimana di infortunio, mi sono completamente ripreso. Sì, sono un generoso, mi piace dare tutto per la squadra e il mio obiettivo è quello di pensare a una partita alla volta e ottenere quanti più punti possibili. Arrivo da un 3-5-2 del Getafe, ma non mi pesa assolutamente passare alla difesa a 4. Poi l’asse con Khvicha Kvaratskhelia mi stimola molto: lui è un ‘jugadorazo’. Mi ispiro a Martin Caceres: il confronto con Theo Hernandez? Rispetto il giocatore, ma abbiamo caratteristiche diverse“.

CorrieredelloSport.it

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