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Gli interventi di Marco Ballotta, Katia D’Avanzo e Mimmo Caso a “1 Football Club”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Marco Ballotta, ex portiere, tra le tante, di Lazio e Inter. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Perché il calcio italiano fa fatica a competere con gli altri campionati europei? “Siamo rimasti indietro, abbiamo lasciato spazio ad altri paesi. A livello economico, non possiamo competere con la supremazia dei club inglesi e del Psg. Lentamente, però, ci stiamo riprendendo, ma non possiamo pretendere di eccedere senza avere gli espedienti adeguati”. Non si potrebbe emulare qualche sistema? “Forse sì, ma tutto passa da un discorso economico, stiamo stravolgendo tutto. Sono cambiate tante situazioni, dovremmo essere al passo dei tempi ed avvicinarci alle altre realtà. Come tifo ed attaccamento, i club inglesi sono sempre stati superiori; anche a livello di merchandising, siamo distanti sotto questo punto di vista. I calciatori, essendo altri campionati uno spettacolo diverso e considerate le possibilità sportive importanti offerte da alcuni club, scelgono squadre differenti rispetto a quelle italiane. Prima erano tanti i campioni in Serie A, ad oggi si dovrebbe puntare tanto sui giovani”. Giudizio sulla condotta di Martinez fuori dal campo? “Non è abituato a vincere. È stato catapultato in una nazionale che ha conquistato un grande trofeo e non ha saputo gestire le sue emozioni. È stato visto da tutto il mondo, ha ottenuto un risultato incredibile, ma il suo comportamento è da declinare. Non ha fatto una buona figura fuori dal campo, mi ha deluso tanto…”. Il Napoli invece è chiamato a fare una bella figura in campo alla ripresa della Serie A: quanto valore hanno le amichevoli disputate? “A questa ripresa ci saranno delle novità, poiché sono numerosi i punti interrogativi. Difficilemente si riprenderà da dove interrotto, non so se si è spento l’entusiasmo iniziale del Napoli. Ciononostante, si tratta della squadra che più mi ha divertito, c’è gioco ed armonia nella rosa azzurra, ma il futuro andamento sarà incerto. Non è matematico cominciare allo stesso modo di come è terminata la prima parte di stagione, ma è un discorso valido per tutte le squadre”. A Napoli i tifosi hanno dimenticato l’era Sarri? “La tifoseria resta legata a quel tecnico, ma anche a Spalletti e ai risultati odierni. Come si può non mettere in risalto questo Napoli? Naturalmente bisogna ammirare sempre il Napoli di Sarri, ma è giusto vivere il presente e lo splendore della squadra attuale”. Ricordo di Mihajlovic? “C’era Sinisa nella Lazio in cui ho gicoato… Era una testa calda da calciatore, ma da allenatore imponeva il suo carattere e la sua mentalità ai calciatori. Incitava sempre gli altri, anche durante la sua malattia, era un vero uomo”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Katia D’avanzo, avvocato ed agente FIFA. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Parere sul nuovo Cda della Juve? “Si parla soprattutto di Scanavino, il quale avrà potere di firma nelle prossime operazioni di calciomercato. Con l’apertura dell’indagine Prisma, la Juve è stata colpita per la questione plusvalenze e la manovra degli stipendi, la quale dovrà essere accertata se questo ha portato o meno alla condizione per cui potrebbe essere stata iscritta o meno ai campionati negli ultimi anni. Si parla degli stipendi concessi ai calciatori soltanto successivamente la data di incasso, ma questo sicuramente non dovrebbe incidere su eventuali sanzioni gravi da infliggere alla squadra. Per evitare che ci siano contestazioni per il futuro e per il calciomercato, la Juve ha subito trovato il miglior accordo possibile per andare avanti e non avere troppe opinioni negative. La società poteva essere un modello italiano ed ha spiccato a livello europeo per la proposta di alcuni progetti interessanti. In questo non possiamo buttare fango su una società che fino ad adesso è mossa bene. Chiaro che sia contraria ad una società com governi tecnici, poiché non servono al bene del calcio. Chiaro.che la.Juve stia vivendo una fase di rinnovamento la quale non sarà a lungo termine, ma in occasione di questo periodo di indagine per la procura. Per questo i nuovi membri del Cda del club appartengono alla Procura di Torino. Ma che fine ha fatto.ik discorso della Superlega e della battaglia di Agnelli?”. Pensieri sulla Superlega? “Le idee innovative per il calcio sono sempre ben accette. Ma il modo di introdurre un progetto come la Superlega è stato dirompente, ha avuto dei riscontri all’interno dell’area politica dello sport che sono rimasti. Sono problematiche nate qualche anno fa, ma le quali continuano ad emergere. Il problema resterà ed andrà affrontato, poiché non può essere nascosto sotto al tappeto. Forse qualcosa è da cambiare e non funziona ancora bene”. Le difficoltà della Juve sono condivise da tutti i club italiani: cosa bisogna aspettarci di calciomercato? “Si parla tanto di rinnovi, i quali potrebbero avvenire con delle riduzioni di stipendi. Le difficoltà economiche hanno colpito tutte le squadre del mondo. Il Qatar gestisce il Psg e riesce a dare fonte di denaro fresche rispetto ai club italiani. Si parla tanto di rinnovi, i club tenteranno di mantenere i loro pezzi pregiati senza manovre esorbitanti, poiché se qualcuno sposta denaro in modo evidente può finire sotto la lente di ingrandimento. Si lavorerà forse maggiormente in prospettiva, vedi Allister, già nel mirino della Juve, si parla di un colpo per il futuro. Mi aspetto, infatti, un calciomercato povero, ma è necessario cambiare la mentalità degli italiani, perché il calciomercato deve essere effettuato nel bene del paese. Vedi il Qatar, ha già programmato il suo futuro; l’Italia, invece, non ha una prospettiva e non trovo corretto per il bene del calcio il fatto che la programmazione di alcune figure sia stata cancellata. Dal punto di vista tecnico, il Napoli è un modello da seguire”.

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Mimmo Caso, ex calciatore, tra le tante, di Inter e Napoli. Di seguito, un estratto raccolto dalla redazione di IlSognoNelCuore.com.

Cosa bisogna aspettarsi dalla rirpesa della Serie A? “Se si potesse saperlo, saremmo tutti dei maghi… Due mesi sono lunghi, la pausa Mondiali ha interrotto la marcia trionfale del Napoli. Quest’ultimo, tuttavia, non avrà problemi mentali per il suo vantaggio in classifica, mi auguro comunque che non commetta nessun passo falso. La squadra azzurra ha espresso un calcio meraviglioso in Italia e in Europa in modo convinto e concreto, ci sono tutti i presupposti per procedere lungo questa scia. Ma saranno le partite a rivelarci le condizioni delle formazioni alla ripresa del campionato. È lecito comunque porci delle domanda, poiché si è verificata una situazione anomala”. Giusto concedere del riposo ai calciatori o bisogna subito riprendere il campionato come in Premier? “Quando ero calciatore, dopo una settimana di vacanza, preferivo già giocare… Credo che Mbappé o altri giocatori i quali hanno disputato il Mondiale, sono già in condizione per scendere in campo. Amo l’Inghilterra anche per questi aspetti, ma avrei cominciato molto prima il campionato italiano. Non trovo correta la collocazione della Coppa del Mondo in questo periodo”. Ricordi del Mondiale del 2002? “Sono ricordi importanti e meravigliosi, un modo di stare in una visione di calcio completamente differente. Il Brasile era una squadra fantastica, ma noi italiani abbiamo sempre dimostrato di non essere secondi a nessuno. Ciononostante, si è verificata una situazione strana, sono volate in gergo delle ‘mazzette’. Il calcio ha bisogno di dignità, non è possibile vedere che alcunw situazione emergano in uno sport il quale dovrebbe essere esclusivamente pulito. Cancellerei alcune figure che non hanno nulla a che fare con il mondo del calcio”. Inter-Napoli si deciderà a centrocampo? “È un reparto fondamentale, difficile trovare un centrocampo più forte di una squadra che vince. Lobotka, Anguissa e Zielinski sono straordinari, abbinano le loro caratteristiche tecniche. È impressionante la mentalità offerta da Spalletti alla squadra. Tuttavia, anche l’Inter può contare su un centrocampo di tutto rispetto, Chalanoglu e Barella sono all’altezza dei calciatori del Napoli. Se i nerazzurri non dovessero vincere la gara, sarebbero fuori dai giochi. Con una vittoria, si concretizzerebbe la chiosa da parte del Napoli sul campionato”.

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