Napoli – Oggi, nello spogliatoio, si parla esclusivamente inglese ma in campo vi è una sola lingua, quella del bel calcio
Malgrado la compagine di Luciano Spalletti, la quale sta disputando una stagione strabiliante, sia formato da giocatori provenienti da ben 18 nazioni diverse, in campo, si parla una solo lingua, quella del bel calcio che porta alla vittoria sia in Italia che in Europa. In rosa tanti ragazzi di etnia differenti, in rappresentanza di quasi tutto il mondo del pallone. In realtà, gli italiani sono solamente 4, ovvero il portiere Meret, il capitano Di Lorenzo, l’esterno Politano e l’ex Sassuolo Raspadori, per cui, negli spogliatoi del Centro Sportivo di Castel Volturno e in quelli di Fuorigrotta, non è più l’italiano la lingua ufficiale, bensì l’inglese, idioma conosciuto dai vari Osimhem, Kim, Anguissa, Lobotka, e così via. Una situazione che ci porta a pensare che il Napoli è divenuta una formazione internazionale di grande qualità affamata di gloria, che non trova eguali nei maggiori cinque campionati d’Europa, dove squadre come Il Bayern Monaco, il Psg, o il Barcellona, primi nelle loro League, non sono state capaci di raggiungere i molti record stabiliti dal team di Spalletti, quest’anno.