Iezzo, Gallo, Cardillo e Morra a Radio Napoli Centrale
Umberto Chiariello: “Tutte le posizioni rigide, in questo momento, fanno solo il male del Napoli”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Bisogna trattare e dialogare o avere tolleranza zero? Di fatto, chi ha scavalcato tutti e ha fatto un passo avanti è stato Luciano Spalletti che prima della gara col Milan si è distaccato dalla diatriba, ma dopo aver assistito ai danni fatti da San Siro, nel senso del tifo bolgia milanista, vuole la par condicio. Lo stesso De Laurentiis che aveva parlato di Thatcher, un po’ improvvidamente, ha steso una mano. Le istituzioni non devono scendere a patti, ma perché non ascoltare le ragioni di chi in questo momento si sente vessato? Perfino i criminali hanno diritto ad interrogatori, allora perché non parlare con i rappresentati dei gruppi organizzati? Non si tratta di parlare con criminali, ma con la parte sana del tifo organizzato che vuole dialogare con le istituzioni. C’è la voglia di tifare, di farlo alla grande, dov’è il problema se non una presa di posizione che non porta da nessuna parte? Siamo in ballo per fare la storia e facciamo i duri e puri burocrati? Parliamo di sostanza: vogliamo che il Napoli sia sostenuto dai tifosi? Il tifo lo sostengono soprattutto i gruppi organizzati. Nessuno difende chi ha fatto a botte, i delinquenti vanno assicurati alla giustizia, ma gli altri perché penalizzarli? C’è una squadra meravigliosa che sta facendo il massimo sforzo. Tutte le posizioni rigide, in questo momento, fanno solo il male del Napoli”.
Gennaro Iezzo: “Meret deve sentire la porta piccola martedì, la squadra ha bisogno dell’apporto del 12° uomo in campo”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Gennaro Iezzo, ex portiere del Napoli: “Verona è una bella città organizzata, non si discute, non ho mai avuto problemi dal punto di vista del mio essere partenopeo. Mi sono circondato di molte persone che venivano dal Sud, ci frequentavamo e si parlava spesso della nostra terra. Se verrò alla festa scudetto? Da tifoso, è ovvio. Fiducioso per la partita col Milan? Molto, per la prova del Napoli di San Siro. Il Napoli è molto forte, ma c’è bisogno dell’apporto del pubblico. Lo dico io che ho sempre avuto un grande feeling con le curve di Napoli, quegli ‘olè’ del pubblico mi hanno permesso di fare dei campionati straordinari. Quello che voglio dire ai tifosi delle curve che riescono a coinvolgere tutto lo stadio è che i giocatori hanno bisogno dell’apporto dello stadio per entrare nella storia. C’è da mettere da parte ogni problema, vorrei vedere un Maradona che canta dall’inizio alla fine. Meret deve sentire la porta piccola martedì, la squadra ha bisogno dell’apporto del 12° uomo in campo. Vicario? A me piace tanto perché ha i colpi del portiere importante, riesce a fare cose che ho visto fare a pochi. Meret? Potrebbe diventare uno dei portieri più forti in assoluto. Maignan? Un fuoriclasse. Riesce a far diventare normali cose incredibili. Fa paura, riempie la porta. Tiro di Bennacer parabile? Nel momento del 3 contro 3 della ripartenza del Milan, io Gennaro avrei già recuperato 3-4 metri per aspettarmi un filtrante o per andare a chiudere nel momento in cui uno dei giocatori del Milan avrebbe ricevuto palla. La maschera gli copre la visuale? Ho provato a giocare con le vecchie mascherine universali e sono andato in difficoltà. Oggi è molto diverso. Osimhen? È imprevedibile e ha quella cattiveria da attaccante che vuole segnare. In certe cose ricorda Cavani, anche se hanno caratteristiche diverse. Il Napoli sta sottovalutando il Verona? Il discorso scudetto è chiuso. È normale che un giocatore pensi a martedì, allora darei spazio a chi ha avuto fin qui meno minutaggio”.
Massimiliano Gallo: “Riconoscere ruoli istituzionali a chi fa capi del tifo e farli sedere a tavoli, non capisco perché”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Massimiliano Gallo, direttore Il Napolista: “Mi indigno. Riconoscere ruoli istituzionali a chi fa capi del tifo e farli sedere a tavoli, non capisco perché. Quando è stato ucciso il capo ultras dell’Inter hanno fatto sgomberare la curva in segno di lutto, nonostante ci fossero donne, bambini, gente che aveva diritto a stare lì. Portare nel palazzo delle istituzioni persone che tifano – questo fanno o perlomeno per questo sono noti – lo trovo indecente. De Laurentiis? Cambia spesso idea. È passato dalla Thatcher a sedersi allo stesso tavolo con gli ultras, con le linee politiche ha un rapporto bizzarro. Non mi sono inventata quanto accaduto in Autogrill, né quanto accaduto quando sono arrivati i tifosi dell’Eintracht, poi ciascuno può pensarla come crede, io la trovo una pagina ignobile. De Laurentiis ha paura della festa scudetto e per avere un controllo sul territorio cerca un patto: una storia italiana come tante”.
Avv. Edoardo Cardillo: ” A Napoli non esiste solo Gomorra, se lo metta in testa Max Gallo che ha una visione distorta di questo popolo”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Avv. Edoardo Cardillo, Presidente Club Napoli Tribunale: “Il Napolista è divisivo su un punto ed ha una visione politica, oggi, di quanto accade intorno a noi che non porta da nessuna parte se non ad un inasprimento dei rapporti. Napoli e i napoletani non hanno bisogno di farsi la guerra. Siamo i primi a credere nel rispetto della legalità e nel rispetto delle regole, mi batto per la legalità. Non si tratta di legittimare qualcuno, portandolo a tavoli istituzionali, quanto di trovare una soluzione al problema e l’interlocutore può essere anche di un rappresentante dei gruppi organizzati per sentire una parola detta da chi frequenta gli stadi e non va allo stadio per violare le regole. Non tutti gli ultras sono delinquenti, ne conosco tantissimi, sono persone normali. Se si deve gestire una festa di questa natura, è normale che le istituzioni si devono preoccupare di gestire bene il territorio e se va fatto con la collaborazione del popolo, ben venga, che c’è di strano? A Napoli non esiste solo Gomorra, se lo metta in testa Max Gallo che ha una visione distorta di questo popolo”.
Fabio Morra: “Cacau è in città, bisogna aspettare l’ufficialità”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Fabio Morra, addetto stampa Napoli Futsal: “Quello della Nazionale è un test. Il Portogallo è una squadra molto forte, è bene incontrare squadre del genere che ti fanno capire il livello della tua Nazionale. Tra i giocatori del Napoli Futsal è convocato solo Pietrangelo, ci sono molti volti nuovi, è una squadra con 4-5 punti fermi importanti ed alcune rotazioni che lui fa spesso. Alla fine, analizzando i dati, le prime 5-6 squadre offrono pochi giocatori alla Nazionale, a parte l’Olympus che ne dà 3-4, è un percorso lungo e sono arrivate tante critiche, ma è giusto poter pensare che tra qualche anno escano più giocatori dal vivaio italiano per poter giocare in Serie A, senza nulla togliere agli oriundi. Intanto, questa sera Feldi Eboli chiude il cerchio dell’ultima giornata giocata con il recupero. Cacau? È arrivato, bisogna aspettare per l’ufficialità. È molto preparato e determinato, ha fatto bene ovunque è andato”.