Chiariello, Caruso, Ferrante e Rivellino a Radio Napoli Centrale
Umberto Chiariello: “Lozano stai attento: su di te potrebbe abbattersi l’ira del pelide Aurelio!”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio Umberto Chiariello, è intervenuto con il suo editoriale: “Cosa ci dobbiamo aspettare da Castel di Sangro è stata la domanda che ci siamo posti ad inizio trasmissione ed abbiamo già detto che ci aspettiamo evoluzione, miglioramento, capacità di mettere a frutto questo periodo per far evolvere il gioco nel senso che vorrà Garcia affinché si possa avere una nuova partenza lanciata che il calendario offre. I ritiri, purtroppo, non poche volte portano cattive notizie per gli infortuni, già si sono fermati Mario Rui e Lobotka, ma bisogna stare attenti. Abbiamo detto che il terzo obiettivo molto importante è che arrivino dei tasselli, ma ce n’è un quarto: che Castel di Sangro sia il luogo dell’apoteosi di De Laurentiis. A Castel di Sangro mi aspetto che De Laurentiis ufficializzi il prolungamento di Zielinski, il prolungamento di Kvara a cifre raddoppiate e il rinnovo, che sembra ormai fatto, di Victor Osimhen alla faccia di arabi, principi, emiri, sceicchi e parigini. Al Napoli non resta altro che acquistare quei due giocatori mancanti che possono diventare 3-4-5. I due sicuri da prendere sono i ruoli mancanti: il difensore centrale che serve come il pane e il sostituto di Ndombelé che credo arriverà last minute. Poi ci sono i famosi casi di 1 esce 1 entra, è con il calcio sostenibile che si vince nei conti e sul campo. Dunque, due servono e rimangono aperte diverse finestre: va via Demme? Entra un altro. Lo scambio Demme-Castrovilli di corsa. Se escono uno tra Lozano e Politano, ne entra uno importante oppure due. Questa deve essere la strategia del Napoli, quindi caso per caso, il Napoli ufficializzerà rinnovi e prolungamenti e avrà completato un’opera straordinaria. Dopodiché, acquisito questo enorme vantaggio competitivo su tutte, dovrà completare l’opera con un difensore, un centrocampista ed il criterio 1 esce 1 entra e che Lozano stia attendo: l’ira funesta del pelide Aurelio potrebbe abbattersi su di lui”.
Angelo Caruso: “A Castel di Sangro è tutto pronto: il flusso previsto è evidente già dalle prevendite sold out per le amichevoli”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Angelo Caruso, sindaco di Castel di Sangro: “Abbiamo fatto un patto scaramantico con De Laurentiis (ride, ndr). Sullo scudetto avevamo cominciato a maturare un po’ di fiducia già alla chiusura del primo turno invernale, eravamo sicuri che, al netto di qualche ripresa, la cavalcata sarebbe stata portata a termine. L’organizzazione risponderà ai canoni di un flusso molto consistenti, la percezione di questa situazione si ha già con la prevendita dei biglietti delle partite. Ci saranno spettacoli in piazza, abbiamo montato un palco, si comincerà il 30 sera con i club abruzzesi per la celebrazione dello scudetto. Quest’anno c’è stata una scelta diversa sull’albergo, gli anni passati si congestionava troppo la zona turistica e abbiamo dovuto staccare questo rapporto residenziale rispetto la parte sportiva. Ci saranno altre novità, nonché una folta agenda di attività extracalcistiche. Per i giornalisti abbiamo previsto tutto, dalla A alla Z”.
Emanuela Ferrante: “A Cannavaro va un grande plauso. Adesso Napoli pensa alle sue periferie”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuta Emanuela Ferrante, assessore allo sport del Comune di Napoli: “Quando ho appreso la notizia di Fabio Cannavaro è stato bellissimo. Sapevamo che al Centro Paradiso servissero un bel po’ di fondi per farlo rinascere. Da piccola andavo lì a vedere gli allenamenti di Maradona, è un sogno vederlo rinascere e dare a Soccavo un vero centro sportivo. Noi abbiamo difficoltà lì, abbiamo solo il Polifunzionale che ha molti problemi ed è datato, l’intervento così importante di Fabio sarà sostenuto dal Comune. Noi utilizziamo queste iniziative dei privati, ma anche delle Federazioni sportive per poter rilanciare la candidatura di Napoli come capitale dello sport nel 2026 che, a me, è molto cara per dare ai nostri ragazzi un’opportunità di divertimento e dare posti di lavoro. Con lo sport, si possono fare tanti posti di lavoro. A Fabio Cannavaro va un grande plauso. A Ponticelli, poi, sorgerà una piccola cittadella dello sport. Allo stesso modo, ci sarà un piccolo centro a Piscinola. Al centro del nostro PNRR abbiamo messo le periferie. Ci saranno campi per padel, scherma, arrampicata. Le due sofferenti periferie avranno interventi importanti. Disabili al Maradona? Abbiamo fatto una riunione tra il Comune, la SSC Napoli, l’avvocato Melluso e siamo rimasti per aggiornarci ad inizio settembre e fare il punto della situazione. Stadio Collana? È della Regione. So che ciò e posso dire – visto che ne sono molto interessata – c’è stata un’ulteriore fase di ricorsi, siamo in attesa di un’ulteriore sentenza e, se tutto va bene, pare che la gestione verrà affidata al CONI. Mario Argento? Novità particolari non ce ne sono. Stiamo andando avanti, ma la procedura è complicatissima. Di fatto si è proteso per inserirlo nello stesso elenco di beni che INVIMIT deve ristrutturare, ma ci vogliono investitori privati. Ci vogliono dagli 80-90 milioni di euro. Napoli Femminile? Avrei avuto tanto piacere di vederlo a Napoli, ma credo resteranno a Cercola”.
Rosario Rivellino: “Cannavaro fu preso in cambio di un biliardo. Centro Paradiso? Quanti ricordi”.
A Radio Napoli Centrale, nel corso di Un Calcio alla Radio di Umberto Chiariello, è intervenuto Rosario Rivellino, ex allenatore del Napoli: “Il prezzo del Centro Paradiso non è esagerato, oltre al terreno ci sono 3 costruzioni, sicuramente bisognerà spendere molto per ristrutturarlo. Per me rappresenta tantissimi ricordi. Cannavaro mi impressionò in positivo all’epoca, sembrava un lottatore, uno che non si arrendeva e quando vedi uno così ci vuoi subito lavorare insieme. I risultati si sono visti: è diventato pallone d’oro da difensore. Cannavaro è stato preso da me – come rappresentate del Napoli di allora -, pagato con un biliardo al circolo ItalSider. Caruso più forte di Cannavaro? Era un fenomeno. Aveva tutto per diventare un giocatore della Nazionale, ma ha avuto la sfortuna di avere 6-7 interventi al ginocchio. Era più forte fisicamente e tecnicamente, poi non è riuscito ad emergere”.