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Addio procuratori: nasce ‘Le Bon Joueur’, l’applicazione per i calciatori in cerca di squadra

ROMA – Ibrahimovic, Cassano, Terry. Stelle di prima grandezza ancora senza una collocazione sul mercato estivo dai mille movimenti. Ma che forse hanno da qualche giorno – senza saperlo -, un nuovo asso nella manica per indossare di nuovo una maglia. Ovvero, un’applicazione per pc e smartphone, rapida, immediata, simile a Tinder, per trovare una squadra ai calciatori disoccupati. O che hanno voglia di lasciare il loro club per cercare subito fortuna altrove.

L’idea non è stata partorita a Palo Alto, la culla della Silicon Valley, ma in Francia (precisamente a Nevers, in Borgogna) con ‘Le Bon Joueur’ (Il Buon Giocatore), l’inventore si chiama Sebastian Carlier, appositamente per i calciatori che si ritrovano senza un club. Uno spazio autogestito per chi va in campo una volta alla settimana e cerca posto in una piccola squadra amatoriale, regionale o anche nazionale, non solo in Francia ma in tutta Europa. E un piccolo tesoro a cui attingere per le squadre – soprattutto a livello amatoriale – che si ritrovano senza calciatori da spedire in campo.

Come avviene per Tinder e per le altre applicazioni, anche su ‘Le Bon Joueur’ c’è lo spazio per registrarsi (gratuitamente), inserendo età, caratteristiche fisiche e tecniche, dal piede preferito alla posizione ideale in campo, oppure parametri come i tempi sui 100 metri, 200 metri. Una serie di dati che finiscono in un database – consultabile – su calciatori a disposizione e profilo delle squadre alla ricerca del pezzo giusto al momento giusto. Con gli stessi calciatori che possono giocarsi il dating virtuale con i club giocando su più tavoli, mettendosi fisicamente sul mercato. Perché ‘Le Bon Joueur’ non rivela se il terzino sinistro o la mezzala di turno sia già stato avvicinato anche da altre società. Per una trattativa senza intermediari o agenti in cerca di percentuali.

La sceneggiatura perfetta per alcuni presidenti di Serie A, allergici alle commissioni dorate per i procuratori. Insomma, l’applicazione è una specie di megafono digitale che va a sostituire idealmente – almeno in Francia – quel raduno dei calciatori disoccupati che avviene solitamente nelle prime settimane di luglio, con amichevoli in giro per l’Italia per mettersi in mostra. Il via a ‘Le Bon Joueur’ è avvenuto nei primi giorni di giugno, contando in poco tempo circa cento iscritti. “Questa applicazione nasce per rendere più semplice la vita ad allenatori e presidenti. Ci sono tante applicazioni per avvicinare uomini e donne, perché non crearne una per i calciatori?”, ha spiegato a un piccolo giornale francese la mente dell’applicazione, ex calciatore e allenatore tra i dilettanti. Che spera attraverso la sua start up di scoprire i Pogba, Griezmann della prossima generazione.
 

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Fonte: Repubblica

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