AZZURRI PER SEMPRE

AZZURRI PER SEMPRE – Alessandro Renica, il libero “fenicottero”

Domenica prossima a Marassi, Sampdoria e Napoli si affronteranno per la 37° giornata di serie A. Di certo i tifosi non hanno dimenticato un calciatore che ha indossato la maglia di entrambe le squadre: Alessandro Renica. Nato ad Anneville (Francia) il 15/09/1962, la sua carriera da calciatore inizia nella squadra giovanile del Golosine di Verona e successivamente, all’età di 13 anni viene ingaggiato dal L.R. Vicenza, altra squadra giovanile, per poi debuttare in prima squadra. Nella stagione 1982/1983 viene acquistato dalla Sampdoria di Mantovani, neopromossa in serie A. Il suo esordio è datato 19/12/1982 in Cagliari-Sampdoria 1-0; il 15/01/1983 realizza la prima delle sue diciotto reti in serie A contro la squadra della sua città: il Verona (Verona-Sampdoria 1-1). Nel campionato successivo con Renzo Ulivieri, diventa titolare fisso. Nella stagione 1984/1985 arriva sulla panchina blucerchiata Eugenio Bersellini che lo schiera ripetutamente come terzino preferendogli nel ruolo di libero Luca Pellegrini. Renica però non gradisce questo cambiamento e quindi accetta la corte di Italo Allodi, il quale era convinto che con le sue qualità tecniche era il calciatore giusto per il nuovo Napoli che stava per nascere. Alessandro quindi nella stagione 1985/1986 indossa la maglia azzurra e nella 3° giornata di campionato contro l’Atalanta segna il gol che decide la gara. E’ la stagione 1986/1987 che diventa davvero importante: arriva infatti il primo scudetto della storia azzurra e la coppa Italia; Renica colleziona in quella fantastica annata 29 presenze e 1 gol. Dopo aver vinto il tricolore, viene convocato in Nazionale per la partita contro la Svezia del 29/11/1987, ma non viene mai schierato come titolare. Sono 8 invece le presenze in Nazionale Under 21. Dopo la stagione 1987/1988 in cui il Napoli perse lo scudetto a poche giornate dalla fine, quella successiva diventa di nuovo importante per la vittoria della Coppa Uefa. Renica diventa protagonista il 15 marzo 1989: al San Paolo si giocava il ritorno dei quarti di finale di coppa Uefa contro la Juventus che all’andata si impose per 2-1. Dopo i gol di Maradona e Carnevale, nei tempi supplementari, al 119′ da un cross di Careca, Renica colpisce il pallone di spalla e lo spedisce in rete, gol che porta il Napoli in semifinale. Dopo aver eliminato il Bayern Monaco in semifinale e battuto lo Stoccarda in finale, il Napoli vince la coppa Uefa. Nel 1989/1990 Renica si infortuna in occasione di una sua rete in Napoli-Fiorentina 3-2 del 17/09/1989; quella stagione fu anche quella del secondo scudetto del Napoli. Purtroppo non riuscì mai completamente a riprendersi dall’infortunio e al termine del campionato 1990/1991 viene ceduto al Verona, squadra della sua città. Nella stagione 1997/1998 inizia la sua carriera da allenatore sulla panchina del Caldiero in Eccellenza e l’anno dopo anche in Promozione. Successivamente allena il Vicenza, Chioggia Sottomarina e Trissino; nel 2013 guida il Trissino-Valdagno in serie D.

Mariano Potena

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