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Pastore: ” Due parole su Rizzoli e Bergomi … personaggi pro-nord”

Rosario Pastore, noto giornalista, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Più vedo nei vari servizi sportivi il filmato dell’entrata di Andreolli su Higuain, più mi convinco che è andata di lusso. Innanzitutto al Pipita e poi ai tifosi del Napoli, che hanno corso il rischio di vedere giocare la squadra senza il loro attaccante più pericoloso. Non solo: mi convinco sempre di più che, su qualsiasi altro campo del mondo, quell’intervento sarebbe stato sanzionato con cartellino giallo e con rigore a favore del Napoli. Gli ineffabili commentatori della partita hanno fatto passare sotto tono il fatto come un “normale intervento di gioco”. Roba che conferma quello che dico da tempo e che non mi stancherò mai di ripetere: quella gente è di parte, tifa sperticatamente per le squadre del Nord. Inoltre, il direttore dei servizi sportivi non dovrebbe mai designare il signor Bergomi come opinionista nelle partite dell’Inter, nelle cui file questo ex terzino ha giocato una vita. Parlo dello stesso Bergomi che, di fronte a un secondo tempo in cui era evidentissima la superiorità del Napoli, continuava a dire il contrario. Ma tant’è. O decidiamo tutti insieme di scrivere una bella lettera di disdetta dell’abbonamento a Sky o ci teniamo strette queste telecronache che sono spudoratamente di parte. E sempre e solo di una parte ben precisa. Come del resto di parte è stata la direzione di gara del signor Rizzoli. Ovvero di colui che avrebbe dovuto estrarre il cartellino giallo sventolandolo sotto il naso di Andreolli; di un arbitro che, ad ogni intervento di un giocatore napoletano, non esitava ad ammonire; di un signore col fischietto in bocca che ha consentito di tutto ai nerazzurri. Del resto, chi sia Nicola Rizzoli e come si comporti col Napoli, lo abbiamo avvertito sulla nostra pelle in più di una occasione. Sarebbe inutile e lungo rammentarle tutte. Basterà solo ricordare che Rizzoli tenne degno bordone alle nefandezze di Mazzoleni, il “maestro” che diresse la Supercoppa Italiana, concedendo alla Juventus, che quella partita meritava di perderla cento volte, espulsioni nella squadra avversaria e rigori a favore. Tutto nel momento in cui il Napoli stava prendendo il sopravvento sulla formazione bianconera. Quello stesso Bergomi che abbiamo visto amabilmente chiacchierare con Cambiasso prima della gara, come due signore con una tazza di tè in mano.  A me personalmente, il tecnico giallorosso, Garcia, non mi è particolarmente simpatico. Lo trovo supponente e un pò troppo pieno di sé. Ma devo dire che, nella recente polemica fra lui e Conte, gli ho dato tutte le ragioni del mondo. L’allenatore bianconero si è “offeso” perché Garcia ha dichiarato un paio di verità sacrosante. Una delle quali è che, sarà un caso, ma quando la Juve affronta le cosiddette “piccole”, si trova quasi sempre di fronte ad avversari che poggiano senza problemi la testa sul ceppo, pronte a farsi decapitare, quasi fosse già tutto scritto. E quando non ci pensano loro, ha ragione Totti, arrivano i famosi “aiutini” da parte degli arbitri. E’ perfettamente inutile che Conte si rizzeli: Garcia e il suo capitano hanno illustrato perfettamente come va la situazione qui da noi. Basterebbe ricordare la faccia stupita di Pogba ogni volta che un suo intervento irregolare veniva sanzionato dall’arbitro in Europa League. Il giovanotto, dal suo punto di vista, ha ragione: in Italia gli è concesso di fare qualsiasi cosa; e allora, come mai in campo internazionale quei cattivoni dei direttori di gara osano fischiargli punizioni contro? Comunque, tornando al Pipita, a meno di sorprese dell’ultimo momento, per fortuna sabato sarà regolarmente in campo contro la Fiorentina nella finale di coppa Italia. Restano quelle immagini dell’entrata micidiale del difensore dell’Inter. Se Higuain non fosse stato l’atleta che è, se non si fosse mosso in modo da limitare al minimo i danni, quell’intervento avrebbe anche potuto costargli la carriera. Ma che ci lamentiamo a fare? Quando c’è di mezzo il Napoli, episodi così sono “roba di ordinaria amministrazione”. E’ vero, signor Rizzoli?”.

 

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!