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Milan, il derby congela l’addio di Seedorf

MILANO – Il Milan non vinceva il derby in campionato da oltre tre anni (nelle ultime tre edizioni della Serie A cinque vittorie dell’Inter e un pareggio). La squadra rossonera ha ottenuto 6 successi nelle ultime 7 giornate. Sono numeri che stanno facendo risalire le quotazioni di Clarence Seedorf, protagonista della risalita della squadra verso la zona Europa League, con una qualificazione decisa dagli ultimi 180 minuti. Ma la riconferma dell’allenatore olandese è ancora un argomento oggetto di discussione.

LEGGERI MOVIMENTI – Da un lato, sembra che l’1-0 nella stracittadina non abbia cambiato la posizione dell’ex numero 10. Le incompatibilità ambientali con parte della società e della squadra non sono destinate a essere sanate da un risultato positivo in una partitissima (anche ieri sera Galliani non ha fatto nessun riferimento o complimento a Seedorf nelle dichiarazioni rilasciate a fine partita). Dall’altro lato, però, diventa sempre più paradossale una separazione da un allenatore che nell’ultimo mese e mezzo è riuscito a riavvicinare il Milan alle prime posizioni, dopo un inizio piuttosto deludente caratterizzato dalla doppia eliminazione in Champions League e Coppa Italia. Così una possibile permanenza del tecnico anche nella prossima stagione guadagna qualche probabilità in più.

DECIDE BERLUSCONI – Sarà Silvio Berlusconi a dire l’ultima parola: si tratta quindi di un verdetto soggetto a una certa imprevedibilità (eloquente il precedente di un anno fa quando Allegri sembrava a un passo dalla Roma, ma venne riconfermato sorprendentemente ad Arcore a inizio giugno). Proprio ad Arcore era in programma il  pranzo del lunedì con i figli, saltato per impegni elettorali del patron rossonero. Bisogna vedere se il successo nel derby, eventualmente seguito da altre due vittorie nel finale di campionato con qualificazione all’Europa League, basterà a far cambiare idea al proprietario rossonero, grande sponsor di Seedorf a gennaio prima di una virata che lo ha spinto a un raffreddamento nei confronti del suo pupillo, causato dalla constatazione delle divisioni interne a club e squadra. Non a caso, le parole di Seedorf dopo il derby sono sembrate un assist a Berlusconi, complice la decisione di schierare la squadra con il rombo a centrocampo e due punte contro l’Inter: “Sappiamo che al presidente piace questo modulo, avevo in mente eventualmente di giocare con questo modulo il prossimo anno”.

QUESTIONE CONTRATTO – Questa considerazione tattica è stata seguita dal dato di fatto più evidente: “Ho due anni di contratto. Questa è una grande verità”. E’ lì che si giocherà la partita perché in questo momento il Milan non può permettersi un esonero eccessivamente costoso. E più i risultati sono buoni più diventa complicato addivenire a una risoluzione consensuale penalizzante per Seedorf (il licenziamento per giusta causa sembra un’arma di pressione più che una possibilità concreta). Senza dimenticare che una vittoria in un derby contribuisce anche a creare una certa simpatia da parte dei tifosi nei confronti dell’allenatore.

“SQUADRA POCO EQUILIBRATA” – Intanto Seedorf incassa la comprensione di Paolo Maldini: “Lo conosco bene come giocatore – dice l’ex capitano del Milan a BeIn Sports – ma ora da allenatore è tutto diverso e si deve mettere alla prova. Non è facile perché ha una squadra costruita in maniera non molto equilibrata e quindi per lui è un banco di prova molto importante e difficile. Diciamo che non è la situazione ideale per iniziare a fare questa nuova professione”. Maldini critica la strategia recente del club: “C’è stata forse una mancanza di programmazione che ha fatto sì che il ricambio generazionale degli ultimi anni, rappresentato dalla partenza di 11-12 giocatori importanti, si sia sentito più del dovuto. Il fatto che io non lavori per il Milan può sembrare strano per tante persone, ma in realtà di tutte le persone che mi hanno accompagnato nei 25 anni in rossonero praticamente nessuno lavora per il club. Quindi non è una situazione così strana, è una politica della società e dobbiamo adattarci a questo. Se poi un giorno ci sarà la possibilità di collaborare e dare ancora qualcosa al Milan, io sarò sicuramente disponibile”. milan ac

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Protagonisti:
clarence seedorf

Fonte: Repubblica

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