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Inter-Lazio 4-1, Zanetti saluta il Meazza con una vittoria

MILANO – Un vecchio e un bambino si preser per mano. Javier Zanetti e Mateo Kovacic, per dirla con Guccini, vanno insieme incontro alla sera, passato e futuro di un’Inter che blinda la qualificazione europea, obiettivo minimo della stagione. L’argentino festeggia nel migliore dei modi il gettone numero 857 in nerazzurro, l’ultimo in un San Siro vestito a festa per il saluto alla leggenda, mentre il croato dispensa perle su perle, lasciando più di qualche dubbio sul trattamento riservatogli per diversi mesi da Walter Mazzarri. E la Lazio? Parte bene e cede quasi subito, per poi reagire d’orgoglio nella ripresa: decide il match, in negativo, la tenuta difensiva inesistente, marchio distintivo dell’annata biancoceleste.

ILLUSIONE BIAVA – Fuori praticamente tutti gli esterni difensivi (Konko, Radu e Cavanda), acciaccati Candreva, Mauri e Ledesma: Reja opta per il 3-4-3, al centro dell’attacco c’è Miro Klose. Mazzarri, senza Cambiasso, sceglie Kuzmanovic nel cuore della mediana. La partenza spiazza il pubblico interista, che nel prepartita aveva fischiato sonoramente il tecnico: corner corto, Pereirinha al cross da sinistra, nessuno segue Cana che di testa fa da sponda per l’inserimento vincente di Biava. Il vantaggio biancoceleste, come da recente tradizione, dura un battito di ciglia. Kovacic fa quello che vuole sulla trequarti, Cana è fuori posizione, il croato imbuca per Palacio, che si accontenta di sporcare appena la sfera per il gol dell’1-1. La Lazio ha una buona reazione, è Keita a rendersi pericoloso: destro dal limite ben respinto da Handanovic, pur con un eccesso di egoismo da parte dello spagnolo, che ignora Pereirinha, ed eccellente discesa sulla corsia, completata da un tiro-cross che sfila via.

TRE MINUTI DECISIVI – La differenza, come anticipato, la fa la difesa. Quella della Lazio viene nuovamente aperta in due da un esterno destro illuminante di Kovacic per Icardi: il lancio è geniale, Dias può chiudere e non lo fa, l’argentino ringrazia e incrocia il piattone per il raddoppio. Rottura prolungata della retroguardia capitolina, Nagatomo al cross da sinistra, Dias stavolta segue Icardi ma Cana si fa bruciare da Palacio, che col mancino fa doppietta e chiude la contesa. I romani provano coraggiosamente a riaprirla, con una ripresa dominata per larghi tratti: Ledesma per Gonzalez vuol dire passaggio al 3-5-2, Anderson è sacrificato nel ruolo di esterno destro di centrocampo ma il brasiliano se la cava bene. Al 7′ inizia la serata di Javier Zanetti, che entra in campo già con la fascia al braccio al posto di Jonathan. Due minuti e Handanovic deve volare nell’angolo alla sua destra, negando a Biava la doppietta su uno stacco da centravanti consumato. Spazio anche a un altro eroe del Triplete come Milito, fuori Palacio: l’Inter stacca la spina e si espone alla pressione ospite.
HERNANES, IL MORSO DELL’EX – Break di Anderson, apertura per Keita, bel mancino che Handanovic mette in corner. Reja le prova tutte, Candreva per Onazi e modulo super offensivo, Inter costretta in trincea. Il nuovo entrato pesca Keita sul fronte sinistro dell’area, destro svirgolato. I capitolini riescono a trovare metri a ridosso dei sedici metri, la botta di Anderson viene deviata da Rolando, Handanovic alza il piedone ed evita il 3-2. Sloveno sempre più chiamato in causa, prima da Candreva, poi da Anderson: normale amministrazione la prima parata, straordinaria la seconda sul destro rasoterra dell’ex Santos. L’apnea nerazzurra viene interrotta dal grande ex di giornata. Hernanes raccoglie in fascia, stringe verso il centro e dà prova del suo ambidestrismo: mancino chirurgico nell’angolo alla destra di Berisha, è il timbro del 4-1, risultato pesante per i ragazzi di Reja, che rischiano anche di subire la quinta rete su conclusione di Nagatomo. Il finale è tutto per la festa di Zanetti, celebrato a modo suo anche da un invasore di campo, placcato da diversi steward: passerella al triplice fischio di Massa, con tanto di video a omaggiare la vita in nerazzurro del capitano. Era la sua notte.
INTER-LAZIO 4-1 (3-1)
Inter (3-5-2):
Handanovic 7.5; Ranocchia 6.5, Samuel 6, Rolando 6; Jonathan 6 (7′ st Zanetti 6), Hernanes 6.5, Kuzmanovic 5.5 (29′ st Taider sv), Kovacic 7.5, Nagatomo 6: Icardi 6, Palacio 7.5 (19′ st Milito). (Carrizo, Castellazzi, Andreolli, Campagnaro, D’Ambrosio, Alvarez, Botta, Guarin). All.: Mazzarri
Lazio (3-4-3): Berisha 5.5; Biava 6, Cana 4.5, Dias 4.5; Gonzalez 5 (1′ st Ledesma 6), Biglia 6.5, Onazi 5.5 (23′ st Candreva 6.5), Pereirinha 6; Keita 6.5, Klose 5, Anderson 6.5 (37′ st Minala sv). (Guerrieri, Strakosha, Ciani, Elez, Filippini, Pollace, Serpieri, Mauri, Perea). All.: Reja
Arbitro: Massa
Reti: 2′ pt Biava, 7′ pt Palacio, 34′ pt Icardi, 37′ pt Palacio, 34′ st Hernanes
Ammoniti: Onazi e Palacio per gioco falloso
Recupero: 0 e 3′ Inter

serie A
ss lazio
Protagonisti:
Fonte: Repubblica

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