BRASILE 2014

BRASILE 2014 – La frode di Fred: cominciano i regali al Brasile

Stava diventando una grana vera, un pantano di partita, ed è servito un tuffo in area di Fred per lanciare il Brasile: rigore inventato, successo rubacchiato. Il 3-1 sulla Croazia inganna, anche se la doppietta di Neymar già indica che uno degli astri più attesi del mondiale è bene acceso. E’ stato lui a riagganciare i croati che stavano mettendo una paura fottuta alla Seleçao, nel primo tempo, dopo l’autorete di Marcelo, ed è stato sempre lui a segnare dal dischetto (quasi parato il suo tiro, però). La terza rete di Oscar è arrivata a conti chiusi, anche se qualche istante prima Julio Cesar si era salvato dal 2-2 con difficoltà.

In sostanza, che Brasile è? Molto europeo, umile nello sporcarsi le mani, grezzo, orgoglioso, ma anche un po’ sbilenco in qualche passaggio, con una percentuale di errore sconosciuta finora. Il dodicesimo giocatore è stato però un giapponese, l’arbitro Nishimura che era stato accolto con tremore: era stato proprio lui, infatti, a dirigere l’ultima apparizione mondiale del Brasile in Sudafrica, quattro anni fa, nel giorno dell’eliminazione ai quarti di finale contro l’Olanda (quella volta, cacciò pure Felipe Melo). Non sappiamo se per postuma compensazione quadriennale, se per abbaglio puro o per calcolo politico, tuttavia il giapponese non ha avuto dubbi nell’assegnare il rigore inesistente: Fred si era tuffato come un qualsiasi centravanti un po’ cialtrone delle nostre parti. Eppure, era stato detto che le simulazioni, così come il gioco violento, non sarebbero stati tollerati: forse con qualche deroga quando gioca il Brasile, vincitore ad ogni costo, forse la Fifa preferisce così.

 

REPUBBLICA.IT

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