CALCIOMERCATO

Il Galatasaray su Inler, ma il Napoli dice no

CORTEGGIAMENTO. E’ una storia che vive da (almeno) un semestre, ch’è sorta all’alba del 2014 e non è mai tramontata; è un desiderio che ha scatenato il Galatasaray e che al di là del riserbo doveroso continua a scatenare interesse e ad agitare l’universo mediatico. In Turchia, è la notizia del giorno, e si sa che per diffondere un’eco serve meno d’un nanosecondo: Hitzfeld è il Ct della Svizzera prossimo al congedo, perlatro è un giovanissimo sessantacinquenne che vorrebbe starsene in santa pace, evitandosi ulteriore stress da panchina; e comunque, per ora, questa sobrietà gli viene negata: dal Mondiale, attualmente; dal Galatasary, secondo la stampa turca, che lo ritiene tormento d’un club costretto a ricostruirsi in fretta, dopo l’addio di Roberto Mancini.LA COPPIA. E poi c’è Inler, che però c’era anche prima: due più due fa sempre quattro ed è venuta fuori, di nuovo, questa vocina che ha cominciato a spargersi. Però Inler ha scelto Napoli, ci sta da tre anni, ci vuole restare: s’è preso due coppe Italia, è riuscito a farcela nonostante i pregiudizi e quei diciotto milioni di valutazione divenuti un peso.

STA QUA. Però se poi in Brasile arriva Dino Lamberti, il procuratore da sempre del calciatore, allora a qualcuno comincia a sorgere (spontaneamente) un dubbio: e se stesse cambiando qualcosa? E se il vento fosse cambiato? E invece è una passeggiata doverosa che il manager s’è concessa per andare a salutare non solo l’assistito ma il suo amico: lui vuole Napoli.

 

Corriere dello Sport

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