ITALIA FUORI DAL MONDIALE
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| Buffon | | Non basta avere il portiere più forte del mondo. Compie parate che altri neppure immaginerebbero di poter compiere. Ma è tutto inutile quando finisce così, con un assedio organizzato con la complicità dell’arbitro. |
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| Bonucci | | Finalmente si sono accorti di me, sembra pensare già nel sottopassaggio. Ha le motivazioni a mille, lui come tutta la difesa juventina. Ma gli rovinano la festa. Qui finisce l’avventura, ma non per la Ital-Juventus. |
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| Barzagli | | Gioca come sempre, con il modulo che ha imparato ad amare. Ha di fronte due tra gli attaccanti più forti del mondo. Non tirano mai in posta. Ma anche questo dettaglio non significa nulla con l’eliminazione. |
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| Chiellini | | Non sarà un angioletto, ma non era mai capitato che un avversario addirittura lo prendesse a morsi. Suarez la fa franca e pure questo è un episodio che pesa sulla partita come un macigno. Lo psicologo adesso serve anche a noi. |
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| Darmian
| | Nella prima partita aveva convinto tutti che affidargli la fascia destra sarebbe stato un buon affare. Nel giudizio diventa rivedibile, ma la colpa non è soltanto sua. Ha sui piedi il pallone giusto per il pareggio. |
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| Verratti
| | Gioca nella terra dei campioni, la migliore occasione per dimostrare di essere anch’egli un calciatore straordinario. Esibisce tutto il campionario, tacco e tunnel compresi. Per fermarlo serve l’infortunio. |
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| Pirlo | | Pensava di averle viste tutte nel calcio, ma non che qualche allenatore gli mettesse addosso un goleador come Cavani. La novità gli ha procurato una piccola crisi d’ansia: è sempre il migliore dei nostri, nonostante tutto. |
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| Marchisio | | Un’espulsione assolutamente incomprensibile che modifica temi e tattiche di una sfida fino ad allora simile a una partita a scacchi. Per Caressa e Bergomi l’arbitro proprio non capisce la giocata. E noi non capiamo il rosso. |
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| De Sciglio | | Timoroso di affondare, ma anche spesso ignorato. Così rinunciamo a un possibile vantaggio e quasi lo trasformiamo in handicap. Quando restiamo in dieci, saltano pure le intenzioni, per tutti è un’altra partita |
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| Balotelli | | Prandelli le prova tutte: il dialogo è continuo nper tutto il primo tempo, ma le risposte devono aver convinto poco il cittì. Soprattutto preoccupa il nervosismo e quella ammonizione che gli costa un’esclusione anticipata. |
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| Immobile | | Meglio con Balotelli o da solo? Il dibattito è aperto, ma la terza soluzione continua a non essere considerata: la coppia con Cerci che in campionato ha prodotto sfracelli Prandelli non la vede, neppure in situazione d’emergenza. |
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| Cassano | | Messo dentro tanto per provarle tutte, al di là di ogni prevedibile schema. Fa il possibile, ma non è Neymare neppure il Cassano di qualche anno fa. Apprezzabilissimo il suo sforzo, più che Fantantonio sarebbe servito Sant’Antonio. |
| Prandelli | | La formazione di partenza l’ha subita più che scelta. Questa è stata l’impressione, poi confermata dai cambi, cominciando dalla sostituzione di Balotelli con Parolo. L’Italia esce al primo turno, lui se ne assume le responsabilità. |
| Parolo | | Sarà stato il più sorpreso quando Prandelli gli ha detto di sostituire Balotelli: in comune hanno solo la tuta della nazionale. Si adatta al compito richiesto con diligenza, ma qui al Mondiale l’improvvisazione non paga. |
| Thiago Motta | | Di fatto pare essersi creata un’alternativa illogica: lui o Verratti. Sono due giocatori troppo diversi, neppure al PSG li paragonerebbero mai. Quest’anno è andata così, cioè malissimo. E ce ne ricorderemo molto a lungo. |
Fonte: Sky