BRASILE 2014

MONDIALI 2014 – sequestri e arresti a Rio in vista della finale Germania-Argentina

Nelle numerose manifestazioni durante tutto il periodo della Coppa del Mondo in Brasile, la polizia carioca ha cercato di reprimere con violenza le proteste. Nonostante ciò in varie occasioni i cordoni di sicurezza sono stati superati, a causa dello scarso coordinamento e di un evidente carenza di preparazione dei battaglioni in strada. Tanta violenza e poca sicurezza. Per questo la repressione alla vigilia della finale del Mondiale è iniziata giorni prima, con verifiche, indagini e gli arresti di sabato. Quella dei mandati di arresto è un’azione preventiva inedita che è immediatamente stata contestata da organizzazioni non governative a difesa dei diritti umani come Amnesty International. In particolare la Ong Justiça Global ha diffuso una nota molto dura: “I mandati con un così breve termine di detenzione evidenziano il proposito unico di neutralizzare, reprimere eimpaurire quelli che hanno fatto della presenza in strada una delle forme di espressione della lotta per la giustizia sociale. L’obiettivo – continua la nota – è illegale e arbitrario come in varie altre azioni portate avanti nel Paese sin dall’inizio delle proteste dello scorso giugno; e mira a terrorizzare le persone che erano state convocate per le manifestazioni nel giorno della finale al Maracanà. Con questa intenzione – concludono dalla Ong – viene ancora una volta utilizzata una legislazione eccezionale approvata a livello federale e staduale sin dallo scorso anno. Legislazione ritenuta attentato allo stato di diritto da diverse organizzazioni di diritti umani tra le qualiOrganizzazione degli Avvocari Brasiliani e Amnesty International.Tra forze dell’ordine e forze armate in strada si giungerà a quota 26mila uomini. Protagonisti indiscussi saranno gli agenti della polizia militare, in tutto diecimila divisi tra i battaglioni regolari, il battaglione “Grandi Eventi” e le due forze speciali: battaglione di “Choque” e l’inquietante “Bope”. Alla polizia militare si aggiungeranno ben 9mila uomini delle forze armate: esercito, aeronautica emarina. Ben 25 navi da guerra controlleranno la Baia di Guanabara e all’aeronautica toccherà il compito di vigilare la chiusura dello spazio aereo sul Maracanà. A questi si sommeranno 2mila agenti tra polizia federale e polizia stradale federale, 500 della polizia civile, 1800 dei Vigili del Fuoco militari e oltre 1000 della Guardia municipale. Le indiscrezioni sulla presenza in città di black block provenienti dalle altre capitali del Paese e le continue minacce giunte attraverso internet dalla galassia antagonista ha fatto sì che la polizia corresse ai ripari. La risposta ha finito per esacerbare ancora di più gli animi e, considerata anche la tensione causata dalle migliaia di tifosi argentini in città, la situazione della sicurezza è da ritenersi espolsiva. E il rischio di violenze indiscriminate sui due fronti è sempre più alto.

 IL  FATTO QUOTIDIANO
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