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Benitez studia come migliorare la difesa

Centoquattro sfumature di gol non possono coprire le 39 reti incassate: «Non vanno bene» . Rafa non si crogiola nello strapotere offensivo dimostrato dal suo Napoli nella stagione dell’esordio, no, e anzi alla prima occasione è tornato al volo sull’annoso problema della tenuta difensiva. Sia chiaro: non della difesa e degli uomini del reparto, bensì dell’organizzazione difensiva. Un meccanismo che parte dal centravanti e termina al portiere; un meccanismo da registrare soprattutto nel fulcro. E dunque a centrocampo: il centro del mercato.

L’EQUILIBRIO. E allora, numeri: 4-2-3-1, è il credo e l’identità, per carità, ma l’anno scorso in partita s’è visto anche un Napoli modello 4-4-2. «Però possiamo giocare anche 4-3-3 o 4-1-4-1» . Non dà i numeri, Benitez, e anzi parla di quello che è, di quello che sarà e di ciò che dovrebbe essere: «A prescindere da tutto, la chiave è l’equilibrio» . Si raggiunge con un centrocampista davanti alla difesa? «Può essere» . Con l’innesto del gigante Koulibaly? «Può essere» . L’importante è che si riescano ad armonizzare la fase offensiva e quella difensiva.

LE FASCE. Rafa lavora a questo aspetto sin da quando è arrivato, e tutto sommato il recupero di Zuniga sarà cruciale: bene a destra, con Ghoulam a sinistra, e anche a sinistra, con Henrique a fare il “terzo centrale”, come lo definiva il tecnico. Importante anche il rientro di Mesto, jolly delle fasce disciplinato e continuo come pochi, ma non solo: «Con questi recuperi, e con quelli di Maggio e Hamsik, siamo già più forti dell’anno scorso» . Tutto qui? Macché: l’allenatore azzurro vuole, assolutamente, almeno un mediano fisico da sistemare davanti alla difesa. Uno schermo. Un muro che incrementi i centimetri e i muscoli della squadra: caratteristiche fondamentali. E poi, se andranno in porto le cessioni di Dzemaili e Behrami, Rafa gradirebbe un altro centrocampista: dotato di mezzi fisici ma anche di visione di gioco. A dirla tutta, per completare la crescita e moltiplicare il numero delle alternative, il manager azzurro ha chiesto un altro attaccante esterno: uno in grado di dare il cambio a Callejon e di chiudere il gioco delle coppie della trequarti (con Mertens-Insigne e Hamsik-Michu). Caratteristiche? Manco a dirlo: bravo in fase offensiva e molto attento a quella difensiva.

Corriere dello Sport

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