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Il graffio di Corbo: “Tre carte da scoprire: De Laurentiis, Benitez e Bigon”

La sconfitta passa inosservata. La mancanza di acquisti no. Il dibattito si scalda. Mi sembra opportuno intervenire di nuovo, e subito. I personaggi sono tre, attenzione, lo stesso numero delle carte. Un gioco che non mi piace. Provo a scoprirle tutte. Una per volta.
Aurelio De Laurentiis ha annunciato a Dimaro: «Quest’anno mi gioco lo scudetto». La deludente e incompleta campagna acquisti fa completare l’interpretazione. Il presidente voleva forse dire che il Napoli non corre per la Champion’s. Giusto. Come potrebbe?
Ma per lo scudetto ci sono altre 19 squadre oltre il Napoli. Con quel centrocampo, con Inler che manda in gol Pastore senza un minimo di contrasto, credo che il Napoli non sia cambiato da un anno all’altro. Come possa migliorare il terzo posto è un dogma che solo un tifoso visionario potrebbe far suo.
De Laurentiis è in tempo per dare un colpo di timone. Deve capire che l’ottimismo e gli annunci non fanno punti. Ma temo sia una estate difficile per lui. Nelle vicende federali la sua voce è mancata. Dov’è il riformista che urlando parolacce sapeva scuotere il calcio italiano e smontare combriccole?
Benitez ha saputo tacere la verità, ma non basta. «Io parlo dei giocatori che ho. E devo lavorere con loro». No, professor Benitez. Quando Conte si è accorto di non poter lottare per la Champion’s se n’è andato, mettendo in crisi la Juve. Benitez deve dire di più, e chiaro. Gli basta incassare il lauto ingaggio, correre in campionato senza traguardi né responsabilità e poi andar via? Un Benitez rassegnato a non vincere si gioca tutta la stima che ha saputo accumulare in questi due anni, dando anche prova di coraggio e lucidità. Che gli succede?
Riccardo Bigon è bravo nel pubblicizzare se stesso. Non mi unisco al dibattito sulle sue responsabilità e virtù. Se è vero che ha un ottimo rapporto con i giovani cronisti, se è vero che lo descrivono sul mercato come un frenetico giramondo alla ricerca di campioni, se tutto questo gli riesce così bene, può rendersi utile alla società? Spiego come. Non dico acquistando giocatori. Non ha i poteri. Ma pubblicizzando i giocatori che vuol cedere. I suoi colleghi piazzano anche i muli giurando che corrono come Varenne. E lui qualche infelice fratellastro del grande trottatore napoletani in scuderia se lo ritrova. Se non compra, provi almeno a vendere. Non glielo impedirà nessuno. C’è modo e modo per acquisire i poteri che non ha. Il primo può essere questo: svolgere fino in fondo i suoi doveri.

Antonio Corbo per Repubblica.it

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