NEWS

Dario Baccin: “Col Chievo bisognerà partire forte dal primo minuto”

Manca meno di una settimana alla seconda giornata di campionato che vedrà il Napoli di Rafa Benitez impegnato al San Paolo contro il Chievo di Eugenio Corini. In previsione di questa sfida, la redazione di NapoliSoccer.NET ha intervistato in esclusiva Dario Baccin, l’attuale responsabile del settore giovanile del Palermo che, come peculiarità, ha vestito entrambe le maglie delle squadre che scenderanno in campo domenica prossima al San Paolo.

Con l’ex difensore nato a Novara abbiamo parlato di tanti argomenti, tra cui: la sfida di domenica tra Napoli e Chievo, la lotta scudetto tra le sette possibili pretendenti al titolo di quest’anno, il settore giovanile italiano e molto altro. Qui di seguito l’intervista completa.

La vittoria a Marassi contro il Genoa è sicuramente da considerare per il Napoli un buon punto di partenza, dopo la disfatta del San Mames. Ma quali sono gli aspetti specifici sui quali questa squadra dovrà lavorare per ben figurare in campionato e in Europa League?

“Credo che il Napoli, alla fine, abbia sbagliato solo un tempo nella partita a Bilbao. Probabilmente certi processi critici che vengono fatti oggi in maniera molto feroce dovrebbero essere fatti con calma. Questa è stata una brutta batosta per gli azzurri -spiega Dario Baccin a NapoliSoccer.NET- ma sui campi internazionali non è facile dettar legge. La delusione va smaltita in fretta perché c’è da fare un campionato da protagonista e una buona Europa League che rappresenta un palcoscenico importante”.


Domenica pomeriggio, il Napoli affronterà il Chievo in casa. Che tipo di partita si aspetta?

“Il Napoli dovrà fare una partita di grande vigore e temperamento per dimostrare ai tifosi che la delusione Champions è acqua passata. La vittoria di Marassi deve servire per continuare a far bene in campionato. Il Chievo è una squadra scorbutica e bisognerà partire forte dal primo minuto cercando subito di portarsi in vantaggio. Loro si difendono bene, ma se gli fai gol presto possono uscire dalla propria metà campo concedendo ampi spazi per il raddoppio. L’aspetto mentale e l’impatto alla partita saranno decisivi ai fini del risultato”.

Come considera la campagna acquisti del Napoli? La squadra è uscita indebolita o rafforzata rispetto alla scorsa stagione?

“I pezzi da novanta sono stati tutti tenuti anche se, in porta, il Napoli paga qualcosina perché Reina è un portiere difficile da sostituire. Koulibaly è un acquisto di peso, ma anche i nuovi dovranno inserirsi bene. Ho avuto modo di vedere il difensore francese in casa contro il Bilbao e mi ha fatto una buona impressione. E’ un difensore di grande stazza fisica con personalità -prosegue Dario Baccin a NapoliSoccer.NET- che sa anche far iniziare l’azione. Mi pare che si sia anche adattato velocemente all’ambiente diventando beniamino dei tifosi. Spero che col tempo possa riconfermare quanto fatto vedere nelle prime uscite. Ci vorrà sicuramente un po’ di tempo, comunque, per poter trarre le dovute conclusioni sulla rosa”.


Il Napoli sembra essere ancora alle prese con qualche problemino nella fase difensiva e sulle palle inattive. Se fosse Benitez come lo risolverebbe?

“La fase difensiva è quella sulla quale si lavora molto: attenzione e concentrazione giocano un ruolo importante, ma Benitez sa bene cosa fare. Conta molto la personalità che ha il portiere perché deve riuscire a infondere sicurezza ai propri compagni di reparto. Con l’addio di Reina si è perso qualcosa, ma credo che Rafael possa essere un portiere di buone prospettive”.


Lotta scudetto: come si presenta ogni singola squadra delle “sette sorelle”?

“La Juventus parte con una base di lavoro e una mentalità impostata da Conte sulle quali vivrà di rendita, quindi secondo me resta la favorita. La Roma ha fatto una campagna acquisti importante e ha una buona base di un anno in cui ha fatto bene, e poi la piazza crede nello scudetto. Il Napoli parte come un leone ferito dalla delusione Champions, cosa che dovrà trasformare in energia positiva. Le milanesi invece -sostiene Dario Baccin a NapoliSoccer.NET- sono un gradino dietro. Al Milan c’è l’entusiasmo di Inzaghi, mentre l’Inter ha piazzato buoni colpi di mercato. Nessuna delle due è come le altre già citate, ma potranno dar fastidio. Per quanto riguarda la Fiorentina, bisognerà capire se Cuadrado viaggia sui livelli mentali e sugli stimoli dell’anno scorso. C’è poi l’incognita Rossi (i cui tempi di recupero si annunciano intorno ai cinque mesi, ndr) che non verrà sostituito. Non credo che la Lazio possa inserirsi nella lotta scudetto, anche se ha fatto un buon mercato. Sicuramente si è rinforzata, ma il divario con le altre è evidente”.


Nell’Italia calcistica si preferisce puntare sempre di più sui calciatori stranieri, piuttosto che sui nostri giovani talenti. Ci può spiegare il motivo e cosa bisognerebbe fare per cambiare questa tendenza?

“Il fatto di andare a pescare all’estero è diventata un’esigenza delle società italiane perché lì non sono richieste fideiussioni particolari per prendere i calciatori. I pagamenti sono più comodi a differenza dell’Italia, dove bisogna fare fideiussioni importanti. Le risorse le abbiamo e bisogna cercare di sfruttarle in virtù del cambio della presidenza federale. C’è bisogno di un cambio di regole perché numericamente gli stranieri hanno avuto il sopravvento sui nostri e quindi la Nazionale ne risente in negativo. Occorre unione reciproca. Le società credono poco nei vivai, ma bisogna rilanciare i nostri giovani perché sono tra i più bravi in Europa e quindi meritano di avere occasioni”.

Il settore giovanile in Italia: quali sono i suoi pro e i suoi contro? Cosa bisognerebbe fare per renderlo competitivo con quelli dei principali campionati europei?

“A livello di talenti, noi italiani non siamo secondi a nessuno. Ma siamo moltissimo indietro per ciò che riguarda le strutture. Molte squadre hanno, infatti, interi settori giovanili che si allenano tutti sullo stesso campo, a differenza di quelli esteri che hanno singoli campi per ogni livello. All’estero poi s’investe molto di più rispetto a quanto accade nel nostro paese perché credono di più nei giovani e li fanno giocare, mentre noi li diamo in prestito per farli migliorare. Le società spesso –conclude Dario Baccin a NapoliSoccer.NET- non hanno le strutture per mettere nelle migliori condizioni i nostri bravi giovani”.

Fonte: NapoliSoccer.NET

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui