Inter, Ranocchia sogna in grande: ”Non firmo per il terzo posto”

MILANO – Non avere intoccabili in squadra. Questo il mantra di Andrea Ranocchia per arrivare in alto. E, magari, allo scudetto. “Ce la possiamo giocare con tutti perché se la prestazione c’è, i risultati arrivano. Non firmo per il terzo posto, firmerei per vincerle tutte. Poi fate voi i conti… Non possiamo parlare di fuga di Juve e Roma perché mancano più di trenta giornate alla fine”, sottolinea il difensore nerazzurro alla vigilia della sfida contro il Cagliari (domani alle 15:00). Una partita a suo modo difficile, perché “le squadre di Zeman attaccano con 5, 6, 7 giocatori. Quindi, si deve essere bravi a reggere l’urto”. Contro i rossoblù Mazzarri potrebbe cambiare qualcosa in difesa. Andreolli è in pole per sostituire uno tra Ranocchia e Vidic.

A che punto è il rinnovo?
“E’ tutto fatto, mancano alcuni dettagli sui diritti di immagine”.
La fascia (da capitano) che porti quanta sicurezza ti ha dato?
“Mi ha responsabilizzato più di prima. Sono qui da tanti anni, non mi pesa ma mi fa onore. Sicuramente anche questo (indossare la fascia) mi farà crescere. Quando sei capitano devi pensare a tantissime cose in più”.
Il Cagliari ha fatto solo un punto…
“Sarà comunque una gara difficile, come tutte. Le squadre di Zeman svolgono una preparazione pesante e ci mettono tanto ad ingranare, di solito trovano la forma migliore più avanti. In ogni caso sono pericolosi, hanno grande qualità davanti. Noi stiamo bene e lo abbiamo dimostrato in questo avvio di campionato. Ora dobbiamo continuare a dimostrarlo”.
La solidità difensiva di quest’anno dipende dall’inserimento di Medel davanti alla difesa?
“E’ sbagliato dire così perché la solidità difensiva parte da davanti, dalle punte. Poi passa per i centrocampisti e arriva a noi e Handanovic. Se tutti corrono e danno una mano è più facile. Naturalmente anche Gary e M’Vila quando giocano ci sono di aiuto”.
La parola scudetto l’hai pronunciata tu per primo durante la tournèe americana. Mazzarri ti ha multato?
“No, nessuna multa – dice sorridendo il giocatore – dirlo da giocatore dell’Inter è normale. Siamo partiti bene, ma non conta, perché una squadra come l’Inter lavora tutti i giorni per entrare in campo e vincere. Nessuna di queste persone lavora per non vincere. Questo deve essere il nostro motto”.
Hernanes sta facendo panchina ed è stato criticato dopo Palermo, poi ha chiuso con un gol la gara contro l’Atalanta… come lo vedi?
“Di intoccabili non ce ne sono quest’anno. Penso che in una squadra che punta a diventare grande non ce ne devono essere. Il prof, come chiamiamo noi il Profeta, è entrato bene nella partita contro l’Atalanta, in passato ha avuto qualche periodo di flessione, ma è normale. E’ importante non fare tragedie quando si gioca male e non esaltarsi quando si fa bene. L’anno è lungo. Dobbiamo entrare nella mentalità che tutti siamo importanti”.
Mazzarri sembra diverso rispetto all’anno scorso, lo avvertite anche voi?
“La scorsa stagione ci sono stati tanti cambiamenti, è arrivato un nuovo presidente e anche se noi abbiamo pensato solo a giocare, gli aspetti societari hanno inciso comunque. Il mister ha avuto un anno per stabilizzarsi, è partito carico. Sta lavorando per trasmettere le sue idee di calcio, fino a oggi abbiamo preso solo un gol. Abbiamo migliorato molto la fase difensiva”.
Un bilancio del periodo nerazzurro, ci sono stati momenti più o meno difficili. In che cosa ti senti cambiato?
“Ad oggi dico che sono contento di aver passato momenti molto difficili. Le vittorie ti fanno gioire ma le sconfitte di fanno crescere e le delusioni ti fanno maturare”.

THOHIR: ”SERIE A ANCORA AL TOP, LEGA E FIGC LAVORINO PER SUO SVILUPPO” –
A Roma per la presentazione dei due film di sua produzione, Erick Thohir ha parlato del momento della serie A: “Lo sport è l’unico contenuto al mondo che va visto dal vivo, questa è la bellezza. L’Italia è fortunata ad avere la sua lega di serie A che lavora per lo sviluppo del calcio” ha spiegato il presidente dell’Inter. “Se osserviamo i campionati a livello mondiale, l’Italia è ancora nei primi quattro, ma al tempo stesso è importante che la Federazione, la Lega e i club, capiscano che non sono più al primo posto. Osservando inoltre la crescita in paesi come gli Stati Uniti, si può vedere che la loro Lega potrebbe entrare tra le prime 5 al mondo nei prossimi anni. Per la Serie A sono una parte molto piccola di un gruppo. La Figc e la Lega possono fare molto per esportare il prodotto calcio all’estero, anche in Indonesia, dove avevamo una rivista chiamata ‘football italia’ ma ha chiuso. La Lega inglese lavora molto sull’estero e se parlo con mio figlio ricorda più i giocatori inglesi che quelli italiani”.

Inter

serie A
Protagonisti:
Andrea Ranocchia

Fonte: Repubblica

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