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Gli slovacchi entusiasti e orgogliosi per il ritorno di Hamsik a casa

Al Pasienky Stadium il match di Europa League contro il Napoli è vissuto come un evento speciale da ricordare. Le sciarpe celebrative della partita vendute all’esterno dello stadio a dieci euro, il fans shop è un mini container, vanno a ruba i gadget della sfida. E si sente forte l’odore di wurstel e salsicce. Questo è lo stadio dell’Inter Bratislava, la rivale storica dello Slovan: la formazione di Straka gioca qui in attesa che venga completato il nuovo impianto, distante appena un paio di chilometri alla periferia nord della capitale slovacca. Polverizzati i biglietti, diecimila quelli messi in vendita per i tifosi di casa: nonostante i prezzi maggiorati rispetto al solito sono stati venduti in brevissimo tempo. La pesante sconfitta nella prima partita di Europa League contro lo Young Boys e il momento nero in campionato, tre sconfitte consecutive e un pareggio, non hanno frenato l’entusiasmo dei fans dello Slovan, colori biancazzurri simili a quelli del Napoli. L’ultima sfida contro un’italiana fu quella del 2011, in Europa League contro la Roma: un successo per 1-0 che eliminò i giallorossi. Il Pasienky è uno stadio vecchio e messo a norma all’ultimo istante: l’ok dell’Uefa è arrivato il 18 settembre, quindi proprio il giorno della prima partita dello Slovan in Svizzera. È stato necessario allestire nuove postazioni per le telecamere di fronte alla tribuna centrale e organizzare il sistema computerizzato per l’emissione dei biglietti. Coperta solo la tribuna centrale e c’è la pista d’atletica. Un insieme che quasi segnala la precarietà dell’impianto. Gli slovacchi attendono soprattutto Marek Hamsik e mezz’ora prima del via quando lo speaker annuncia il suo nome scatta l’applauso. Il capitano del Napoli cominciò qui la carriera da calciatore a quindici anni e mezzo, due anni prima del trasferimento in Italia, al Brescia. E i tifosi dello Slovan sono rimasti molto legati al ragazzo che ha fatto fortuna nel Napoli. E ci sono anche i napoletani a Bratislava, più o meno cinquecento nel settore ospiti. C’è chi è partito da Napoli, molti sono arrivati da Vienna e Praga dove vivono lì da anni per lavoro e dove si sono integrati nelle nuove società. Gli azzurri in Europa: un appuntamento da non perdere per chi vive all’estero e le partite può guardarle solo in tv. E così già in mattinata al centro storico di Bratislava, al castello, nei pub si sono visti in giro i tifosi azzurri. L’Europa League non è la Champions, la musica non è la stessa all’ingresso delle squadre il campo ma il fascino di una trasferta europea resta. Il Napoli con i risultati degli ultimi anni è considerata una big in Europa e così si spiega l’attesa dei tifosi slovacchi. Un’attesa rafforzata dalla presenza tra gli azzurri di Hamsik, il capitano della nazionale slovacca, il simbolo calcistico della nazione, il ragazzo cresciuto nello Slovan Bratislava e che è diventato grande in Italia.

Il Mattino

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