PIANETA CALCIO

San Giorgio a Cremano e un Maradona in panchina: ritmo, 4-2-3-1 alla Mou e palla a terra

Oh, che è ‘sto casino?“. Se lo chiedono tutti a San Giorgio a Cremano, provincia di Napoli, due passi dal Vesuvio. La città di Massimo Troisi, dove il sorriso e il pallone sono di casa, riscopre la curiosità anche per i più piccoli. Categoria Juniores, prima giornata di campionato, in casa – a San Giorgio – arriva il Capri. Ma la vera novità è in panchina. “C’è Maradona!”, urlano tutti. E a Napoli quelle otto lettere anche solo sussurrate fanno venire la pelle d’oca. Sì, c’è Maradona… junior. Dieguito, il figlio del più grande, D10S. Con un passato tra le giovanili del Napoli, quelle del Genoa, uno scudetto di beach soccer e tante altre avventure. Fino alla panchina, diventata una tentazione nell’ultimo anno. E allora i corsi per imparare, il giro dei campi dall’Argentina all’Italia per studiare gli allenatori migliori, la passione per il calcio palla a terra di Vincenzo Montella, il patentino per sedersi in panchina. Poi, San Giorgio a Cremano. La chiamata è quella giusta: iniziare insegnando calcio ai più piccoli, poca pressione mediatica e tanta voglia di lavorare. Dieguito e i suoi ragazzini, palla a terra e 4-2-3-1 alla José Mourinho. L’altro Maradona è emozionato, lo guardano tutti. Lì, in camicia blu scuro, su quella panchina dove il papà non ha mai convinto e dove Diego junior si vede, eccome. Qualche sorriso lo concede, più forte di lui. Ma poi c’è solo la concentrazione in campo. E l’idea di un calcio rapido, di tocchi veloci, uno contro uno. Guai a spazzare via il pallone. Occhiataccia subito. “Mister Diego s’incazz…“, si dicono i ragazzini. Va bene lo spettacolo e il bel gioco, ma anche il risultato col San Giorgio è assicurato: 3-0 al Capri e buona la prima, all’insegna dei talenti. Addirittura in tribuna c’è chi racconta che il numero 17 sembra Di Maria: magrissimo, veloce, innamorato dell’uno contro uno. E’ il bello del calcio dei ragazzini. E della giostra di Diego: il pallone viaggia a cento all’ora, gli schemi su palle inattive sono già rodati, ritmo altissimo e possesso. Promosso,Dieguito in panchina. Sarà Junior, d’accordo. Ma adesso anche San Giorgio si gode il suo Maradona.

fonte – gianlucadimarzio.com

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Tilde Schiavone

Sono una persona che riesce a star bene con se stessa solo se intorno a lei c' è armonia, questo è il motivo per cui cerco di risolvere i conflitti esistenti tra le persone che mi circondano;non amo i gioielli, specialmente quelli costosi, preferisco gli accessori di poco valore; non amo ricevere in regalo i fiori recisi: preferisco ammirarli nei giardini dove compiono il loro naturale ciclo vitale e non nei vasi dove hanno vita breve..Amo il blues,il canto del dolore, e il mio sogno è raggiungere un giorno quei luoghi che lo hanno visto nascere; Amo gli indiani d' america, la loro spiritualità e la loro cultura. non vivrei senza i dolci e la pizza. Sono campanilista, napolista, meridionalista ...maradonista. Adoro gli animali, ritengo che non siano loro le bestie e sono vegetariana. Non mi piace parlare, quel che sento preferisco scriverlo, so esprimermi meglio con una penna in mano anziché dinanzi a un microfono, amo inoltre il folclore della mia terra e cerco, attraverso l' Associazione Culturale Fonte Nova d cui sono Presidente, di preservarlo e diffonderlo ... e duclis in fundo AMO LA MIA NAPOLI, senza se e senza ma, ringrazio Dio perchè ha fatto sì che nelle mie vene scorresse il sangue del Sud!