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Gino Rivieccio: “Napoli, aspettando Godin”

Gino Rivieccio, noto attore e regista, scrive su “NapoliMagazine.Com”: “Vito Molinari, uno dei migliori registi che mi abbia diretto, una volta mi disse. “Gli spettacoli si fanno in due soli modi: o possiedi già un copione e cerchi gli attori adatti a quel testo, o parti dagli attori e modifichi il copione su misura per loro”. Mi sembra che la partita con l’Inter abbia confermato che la citazione nel caso del Napoli calzi a pennello: l’assetto tattico riproposto quest’anno probabilmente è poco adatto agli interpreti. Né Benitez sembra abbia intenzione di correggere il suo copione tagliando qualche scena o modificando delle battute per adattarlo alle caratteristiche di Hamsik e compagni. D’altronde un dato è certo: lo slovacco da un anno non riesce più a giocare come sa, mentre nella sua Nazionale, dove viene collocato nel ruolo a lui più congeniale, dà il meglio. Lo stesso Higuain, isolato in mezzo a una gabbia di difensori (a Milano Mazzarri gliene ha messi tre addosso) diventa nervoso non potendo contare sull’aiuto di nessuno. Perché Rafa persevera in questa masochistico atteggiamento? Non tocca a un attore dare le risposte ma il dubbio è lecito: il 4-2-3-1 è ancora il modulo giusto per il Napoli di quest’anno o è solo una ostinata presa di posizione? E giocatori come Lopez e de Guzman erano quelli che occorrevano per il salto di qualità? Inoltre Rafael era pronto a fare il titolare indiscusso di una difesa che mostra troppe crepe e non riesce a mantenere un vantaggio per più di tre minuti? E perché con l’Inter il tecnico mi impiega Britos a sinistra? Sono troppi gli interrogativi a cui un giorno dovremmo avere risposta. Per ora sappiamo solo che Benitez fino a gennaio non parlerà e non sottoscriverà nessuna conferma e che fino al 23 dicembre la telenovela degli sceicchi interessati a rilevare il Napoli proseguirà in ogni salsa e in ogni ristorante: si parlerà del futuro della società dal lungomare liberato a Dubai. Ci sarà qualche sito che “sparerà” che il nuovo stadio verrà costruito a Doha subito dopo la supercoppa con la Juve, su un grattacielo al 150° piano con tutti i disagi che ne deriveranno dal recupero del pallone che volerà giù sulle punizioni di Gargano. Per ora sappiamo solo che il nostro destino di tifosi resta quello di aspettare. Una volta in teatro si rappresentava “Aspettando Godot“. Ora sulle scene napoletane si recita “Aspettando Godin”. Ma più che al teatro De Laurentiis è interessato al cinema e al rinnovo del contratto con Rafa, ma anche questo mi sembra un film già visto. Basta solo che il finale non sia simile a quello di due stagioni fa”.

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