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La svolta contro il Verona, il Pipita Higuain è tornato

È tornato Higuain ed è tornato il Napoli, con una sincronia di tempi che non può essere considerata casuale. L’insolito digiuno di gol dell’attaccante, a secco nelle prime 7 giornate, era stato infatti una delle cause principali della falsa partenza degli azzurri. È stata la settimana d’oro del numero 9 a rilanciare le ambizioni del Napoli: finalmente nelle zone nobili della classifica, grazie ai 7 punti negli ultimi 270’. Che potevano essere perfino 9, bottino pieno, se il ciclone Gonzalo non avesse perso per un attimo la sua intensità: placandosi sul più bello a Bergamo, col match-ball fallito dal dischetto. Ma i rimpianti sono svaniti in fretta, spazzati via con la rovesciata da figurine Panini al 3’ della sfida contro la Roma, che ha fatto impazzire i 30 mila del San Paolo. Tutti ai piedi di Higuain, risalito di prepotenza pure nella classifica dei cannonieri e diventato lo spauracchio dei bookmaker. Nel centravanti argentino non avevano invece mai smesso di credere i tifosi, facendolo sentire importante anche nel suo periodo di maggiore malinconia.
La svolta è cominciata nel secondo tempo della partita contro il Verona, sul punteggio di 2-2, quando il pubblico di Fuorigrotta s’è schierato con cori e applausi al fianco del suo campione: venendo ripagato addirittura con una tripletta. Higuain non se l’aspettava, forse. Ma di sicuro è rimasto colpito da quella prova di affetto, ritrovando nello stesso tempo la strada del gol e soprattutto il sorriso. «Grazie a tutti, è stata una bellissima partita », ha scritto domenica sera l’argentino su Twitter. «Sono molto felice», ha cinguettato nuovamente Gonzalo. Napoli è di nuovo (parole sue) il posto più bello per giocare al calcio, anche senza la Champions. Per il presente e pure per il futuro, visto che il campione ha altri tre anni di contratto e vuole onorarli, soprattutto se arriveranno altre vittorie.

La Repubblica

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