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Napoli-Young Boys: Benitez rivoluziona la formazione

Rivoluzione: perché così rende l’idea. Altrimenti si chiamarebbe turn-over e sarebbe la «normalità»: ma qui, anche stasera, siamo dinnanzi ad un evento «eccezionale» e il Napoli va rivoltato da cima a fondo, avendone giocate cinque e dovendo poi chiudere le tre settimane da raccontare con la settima a Firenze. Rivoluzione: altrimenti si chiamerebbe ritocchino; mentre adesso siamo dinnanzi ad una sorta di intervento chirurgico che ricostruisce ogni spicchio di pelle – in difesa, in centrocampo, in attacco – e rimette in campo una squadra ch’è diversa da quella che ha cominciato a sfidare la Roma. Rivoluzione: perché i «superstititi» del fischio di inizio di sabato sera sono Rafael, Koulibaly e Insigne ed a meno di clamorosi dietro-front del cuscino di Benitez (l’ispiratore dell’ultima ora), si procederà con questo «mischione» indispensabile.

Difesa. Maggio e Ghoulam ne hanno giocate quattro di seguito: volete che el señor della panchina li mandi al massacro fisico, lasciandogli ancora le fasce e poi presentandoli disidrati con la Fiorentina? Non accadrà e Mesto può cominciare a scaldarsi, lui che a destra è di casa, mentre a sinistra s’industri Britos, che ha dimostrato di saperci stare. I centrali, avendo Koulibaly un fisico bestiale, sono automatici: con il francese ci sta Henrique, che può smetterla di sentirsi un oggetto misterioso.

Centrocampo. I mediani corrono e tanto: hanno speso David Lopez e Jorginho, possono farlo stavolta Gergano (in maschera) e Inler, con Jorginho in panchina e con David Lopez in tribuna. Ma c’è la possibilità, in corso d’opera, di cambiarla, perché anche De Guzman, che comincerà tra le linee, sa starsene in regia.

Attacco. Hamsik s’è trovato escluso dall’influenza (e comunque avrebbe riposato), Michu ha problemi di natura fisica da risolvere e stavolta a Benitez viene tolto un po’ di lavoro dal medico: a destra ci va Insigne (che con la Roma ha risparmiato una mezz’ora), a sinistra ci sta Mertens (che sabato scorso s’è speso in quegli stessi trenta minuti senza lo scugnizzo) e Callejon ed Higuain la guarderanno comodamente seduti al fianco di Benitez e pronti per l’uso nel caso serva un sostegno alla serata. Ma quando si sceglie la rivoluzione, bisogna portarla poi a compimento: dunque evitare spargimento di fatica inutile….

Corriere dello Sport

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