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Nazionale, Conte elogia l’Udinese: “Di Natale incredibile, seguiamo Scuffet e Meret”

UDINE – Il modello Udinese ha conquistato anche Antonio Conte. Il tour del ct azzurro nelle sedi di allenamento delle squadre di serie A ha fatto tappa in Friuli e il tecnico salentino si è detto favorevolmente impressionato dall’organizzazione del club bianconero. Dopo aver fatto visita negli ultimi due giorni a Palermo e Cagliari, questa amttina Conte è stato ricevuto dalla dirigenza dell’Udinese e si è intrattenuto a parlare con il tecnico Andrea Stramaccioni, per poi seguire l’allenamento della squadra. Conte, ieri sera sugli spalti dello Stadio ‘Bentegodi’ di Verona per la finale del play off Mondiale tra la Nazionale femminile e l’Olanda (azzurre ko, orange qualificate), si è poi fermato a pranzo con il patron Gianpaolo Pozzo, il dg Franco Collavino, il ds Cristiano Giaretta e mister Stramaccioni. “L’Udinese – ha dichiarato al microfono del canale tematico del club – ha un grande modello societario, d’esempio per tutto il calcio italiano. La famiglia Pozzo sta realizzando qualcosa di incredibile ed è coadiuvata da collaboratori di grande valore. Stanno facendo grandi cose e c’è solo da complimentarsi. Ho visto anche una grande struttura con tutte le possibilità per lavorare bene. Ho parlato con Stramaccioni, un allenatore giovane che insieme a Stankovic ha l’occasione per fare grandi cose”.

“DI NATALE STRAORDINARIO, SCUFFET E MERET IL FUTURO” – Il commissario tecnico ha speso parole d’elogio per Antonio Di Natale, che domenica scorsa ha festeggiato la sua duecentesima rete in Serie A: “Parlando con Totò – ha rivelato il ct – gli ho detto che se oggi dovessimo avere una competizione ufficiale, verremmo qui a bussare alla sua porta. Sta facendo qualcosa di incredibile, non posso che fargli i complimenti e augurargli il meglio”. Ma a Udine ci sono anche molti giovani interessanti, a cominciare da due portieri che sembrano destinati ad un futuro ricco di soddisfazioni: “Stiamo tenendo d’occhio Scuffet – ha confermato Conte – così come Meret. Rappresentano due grandi prospetti che si stanno ben comportando con le nazionali giovanili. Sono già due certezze e saranno il futuro del calcio italiano, non solo per il proprio club, ma anche per la Nazionale”.

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Fonte: Repubblica

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