PIANETA CALCIO

L’obiettivo di Mancio: restare agganciati al treno Champions

Alla vigilia della sfida contro l’Udinese dell’ex Stramaccioni, Roberto Mancini parla del suo progetto: “Dobbiamo eliminare gli errori commessi con la Roma. A questa squadra servono tanti leader”

“Dobbiamo ripartire dalle tante cose positive viste a Roma eliminando gli errori nelle occasioni da gol concesse, dobbiamo ripartire dal gioco che dopo due settimane non è stato male. Da qui al 21 dicembre ci saranno tre gare importanti, se sapremo far bene e raccogliere punti rimanendo con un distacco minimo dalle terze potremo allora avere delle buone prospettive”.

Servono tanti leader – Trovare una propria identità di gioco e restare attaccati al treno Champions, sono gli obiettivi del tecnico dell’Inter Roberto Mancini intervenuto ad Appiano Gentile nella conferenza stampa della vigilia del match contro l’Udinese a San Siro. “I ragazzi si stanno impegnando al massimo sotto tutti i punti di vista, cosa che non mi è successa così nelle prime settimane al City e al Galatasaray. Mancanza di personalità? Non credo serva solo un leader ma tanti leader – aggiunge il tecnico di Jesi -. Domani l’importante è vincere, il risultato conta, ma dobbiamo trovare la nostra personalità. E’ anche una questione di non commettere i grandi errori di Roma; la squadra sta trovando autostima ma deve migliorare gara dopo gara”.

Icardi titolare – Mancini toglie poi ai cronisti un dubbio sulla formazione: “Domani giocherà Icardi. Ha fatto la prima e la seconda, poi a Roma ho preferito far giocare Palacio e Osvaldo che erano più freschi. Essendo un ragazzo giovane ha molto da migliorare ma lo farà col tempo, ho  moltissima fiducia in lui”.

Difesa solida – Per creare una grande Inter bisognerà partire dalla difesa: “Le cose si migliorano solo lavorando duro, noi abbiamo avuto solo 2-3 giorni per lavorare sulla difesa ma siamo sulla buona strada – prosegue Mancini che torna poi a parlare di Stramaccioni ex tecnico nerazzurro oggi a Udine -.  Non l’ho seguito molto, so che ha fatto un grande lavoro con la Primavera e in prima squadra. Arrivare dopo tanti successi non è semplice per un allenatore, essendo giovane può aver commesso degli errori ma è già un grande tecnico e con l’esperienza potrà fare ancora meglio”. Allenatore giramondo, a Mancini viene chiesto come mai in Italia si corre meno rispetto alla Premier: “Penso che alla base ci sia che in Inghilterra il gioco non è quasi mai fermo, si fischia 3 volte a partita. In Germania l’andazzo è quello. E nelle coppe europee è lo  stesso. Non è che da noi non si corre di meno”.

M’Vila perdonato – Infine un commento alla reazione di M’Vila che una volta sostituito all’Olimpico ha dato i pugni alla panchina. “Non credo lo farà più, è stato un gesto di nervosismo e poi a nessuno fa piacere uscire. La scelta di Sylvinho come braccio destro? L’ho avuto come giocatore al Manchester, è straordinario, ha vinto tutto quello che c’era da vincere. E’ un allenatore che può aiutare molto i ragazzi”, conclude Mancini che prima però parla dell’importanza dei tifosi: “Spero che siano il 12esimo uomo in campo, quando ci sono aiutano la squadra al 100%. Dipenderà da noi, se vedono che ci mettiamo tutto e lottiamo per vincere torneranno a tifare come hanno sempre fatto”.

Fonte: SkySport

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