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Fiorentina, lo sfogo di Gomez: “A nessuno importava perché non segnavo”

FIRENZE – Il peggio sembra davvero passato. Mario Gomez ha riassaporato la gioia del gol una settimana fa a Cagliari, interrompendo un lungo digiuno. Una rete che è stata come uscire dal tunnel per il centravanti della Fiorentina, il quale non può dimenticare l’anno terribile che ha vissuto e in un’intervista alla rivista tedesca sportiva Kicker dà libero sfogo a tutta la sua frustrazione per il trattamento che gli è stato spesso riservato dai media.

GOMEZ: “A NESSUNO IMPORTAVA PERCHE’ NON SEGNAVO” – ”Tornare al gol è stata una liberazione, faceva più notizia la mia astinenza sotto rete che le mie condizioni fisiche, a nessuno importavano le ragioni, nessuno mi chiedeva come stavo. E dire che in carriera non sono mai stato fermo così a lungo per infortuniò – afferma l’ex attaccante del Bayern Monaco -. La mia figura è sempre stata accostata ai gol, come se tutto il resto non contasse, nessuno si è mai interessato della mia salute. Quando sono tornato a segnare, hanno detto che erano 259 giorni che non andavo in gol ma nessuno ha ricordato che ho trascorso 200 giorni fuori tra infortuni e pausa estiva. Le critiche? Ho spesso giocato male in passato, però segnavo e la gente mi trattava come un re. Noi calciatori siamo dei privilegiati ma nel tempo il calcio è diventato sempre più business e così ormai siamo più showman che persone”.

“TORNERO’ AL TOP CON LA FIORENTINA E IN NAZIONALE” – Per il lungo periodo fuori dal campo, mentre aspettava di rientrare, ancora sofferente al ginocchio, Gomez si è anche dovuto comprare un tavolo da ping pong. “L’ho fatto perché avevo bisogno di adrenalina sportiva, anche se poi ero costretto a giocare seduto perché il ginocchio mi faceva male, giocando con la mia fidanzata o con i miei amici per ritrovare la sensazione della competitività”. Una ‘terapià che ha dato i suoi frutti. “Adesso sto meglio ma sapevo che sarei tornato a segnare – continua il centravanti tedesco – Negli ultimi 16 mesi sono stato spesso alla ricerca di un qualcosa nel calcio che potesse aiutarmi ma niente. Alla fine non ho giocato con la Fiorentina le partite che avrei voluto, mi sono perso la finale di Coppa Italia e pure i Mondiali. Durante l’estate ho pensato a presentarmi in una buona condizione ed essere protagonista in ogni partita sin da inizio stagione, per dare una mano alla squadra. E la cosa buona è che adesso mi sento al massimo. Non ho più nemmeno paura per il mio ginocchio quando cerco il contrasto, vado ritrovando sempre più la forma. E sono sicuro che tornerò al top e in Nazionale. Ma serve tempo e quindi devo continuare a lavorare”. Gomez al magazine del suo Paese ha poi svelato l’unica cosa che non gli piace dell’avventura italiana: la colazione. ”Adoro farla con uovo e burro, ma qui volevano vietarmelo perché dicono che faccia male. Ma quando ho ricordato che al Bayern, la squadra più forte al mondo, da anni si fa colazione in questo modo mi hanno dato il permesso”.

EUROPA LEAGUE: ROMENO BALAJ ARBITRA GARA CON DINAMO MINSK – Intanto da oggi i viola hanno ripreso ad allenarsi – in gruppo anche Cuadrado – in previsione dell’ultima gara della fase a gironi di Europa League, con la Dinamo Minsk (gruppo K), in programma allo stadio Artemio Franchi giovedì 11 (ore 21.05). Per questo incontro dalla Uefa è stato designato l’arbitro romeno Cristian Balaj, assistenti i connazionali Sebastian Gheorghe e Ovidiu Artene, quarto uomo Octavian Sovre. Intanto Daniele Prade’, direttore sportivo della Fiorentina, commenta l’intercettazione di una telefonata tra lui e Massimo Carminati allegata agli atti dell’inchiesta denominata Mafia Capitale: “Lo dico con grande forza: sono assolutamente sereno, nessun tipo di interesse comune”.

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Fonte: Repubblica

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