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Milan, da Pazzini a Torres fino al Faraone. Tutto l’attacco finisce sul mercato

MILANO – In questo momento l’attacco del Milan ha tre certezze: Menez, Honda e Bonaventura, i tre migliori marcatori stagionali della squadra di Inzaghi. Curiosamente si tratta di due centrocampisti offensivi e di un fantasista che finora aveva quasi sempre giocato da esterno. Nessun vero centravanti, ma una miscela che ha dimostrato di poter funzionare soprattutto domenica sera contro il Napoli.

ATTACCANTI SUL MERCATO – Gli altri componenti del reparto offensivo rossonero invece hanno meno sicurezze. Non a caso, i loro nomi sono tutti accostati a possibili trattative di mercato che potrebbero evolversi già a gennaio. El Shaarawy ha incassato l’interesse del Borussia Dortmund, ma le ultime notizie lo danno possibile protagonista di uno scambio con Destro che tornerebbe a Milano, ma in rossonero dopo gli inizi nel settore giovanile dell’Inter. Pazzini non trova spazio e potrebbe cercare una sistemazione che gli garantisca un minutaggio superiore anche se il club continua a ribadire che non lo considera in partenza. Torres, ormai sempre più ai margini del progetto tecnico di Inzaghi, è oggetto di molte voci provenienti da Spagna e Inghilterra. La strada del cuore porterebbe il Niño verso l’Atletico Madrid, il club che lo ha fatto diventare grande. In questo caso si potrebbe intavolare uno scambio con Cerci che però richiederebbe al Milan un conguaglio economico verso le casse dei vice-campioni d’Europa.

CRITICHE TRA EX ROSSONERI –
Mourinho invece ha escluso un ritorno al Chelsea del fuoriclasse spagnolo. Così Oltremanica prende forma un possibile giro di prestiti in direzione Liverpool, altra squadra cruciale nella carriera del centravanti iberico. Ad Anfield Road fatica terribilmente a imporsi un ex attaccante rossonero, Mario Balotelli, che oggi ha ricevuto una stilettata dialettica da un giocatore che si allenava con lui a Milanello fino a pochi mesi fa, il franco-marocchino Taarabt: “Tutti mi dicevano che era fortissimo – dice l’attuale calciatore del Qpr a Sky Sport – dopo averci giocato posso dire che è forte, ma non mi è sembrato un calciatore di classe mondiale. E’ un giocatore normale, non un fenomeno. E’ uno che tira forte, ma non gioca per la squadra. Oppure se si mette al servizio del collettivo, come succede adesso a Liverpool, non segna. Ha sprecato tante chance, dal City al Milan”.

STIRAMENTO PER RAMI –
Intanto il Milan perde un altro pezzo della difesa in vista dell’ultima partita dell’anno, all’Olimpico con la Roma. Sarà sicuramente fuori Rami che si era fermato domenica sera durante la partita con il Napoli. Il francese, come diagnosticato dagli esami effettuati oggi, ha accusato uno stiramento al flessore della coscia destra. Tornerà ad allenarsi con i compagni a partire dal ritiro invernale a Dubai nel corso delle pausa del campionato in occasione delle vacanze natalizie. Inzaghi deve reinventarsi completamente la difesa già priva di Abate, De Sciglio e Alex (per il brasiliano oggi lavoro atletico personalizzato). In attacco oggi è tornato in gruppo Niang dopo il problema al ginocchio che lo aveva tenuto fuori dalla lista dei convocati per la gara col Napoli.

GALLIANI SCOMMETTE SU INZAGHI –
Nel giorno del 115/o compleanno del club, l’ad Adriano Galliani ha concesso una lunga intervista a Milan Channel in cui ha raccontato vittorie clamorose e raccontato aneddoti sui grandi campioni passati per il club rossonero. Tra questi anche l’attuale allenatore Filippo Inzaghi, a cui Galliani ha ribadito la propria stima e fiducia: “E’ fantastico, è l’esempio che con la forza di volontà e la determinazione si può ottenere tutto. Credo che farà bene l’allenatore perché lavora giorno e notte e studia tutti gli avversari nei dettagli. Ronaldo il Fenomeno era il contrario di Pippo, così come Ronaldinho. Mi chiedo spesso cosa potevano fare questi giocatori se avessero avuto l’applicazione di Inzaghi”.

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Fonte: Repubblica

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