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Contro i bianconeri torna Koulibaly, farà coppia con Albiol in difesa…

koulibaly sparta praga-napoliNon sarà mai una partita come le altre. Non può esserlo. Ancor più stavolta, venti giorni dopo Doha. Napoli-Juventus: la rivincita. L’attesa, la percezione forte della rivalità e la pressione che si accumula. Tutto e troppo. E allora benedetto relax. Perché certe si sfide si giocano anche con la testa. Benitez l’ha capito. Ieri, ventiquattro ore rilassati, in famiglia, tra coccole e affetto. Ma oggi, carichi. L’appuntamento è al mattino, a Castel Volturno. Giornata piena. Di presenze: forse. Di presentazioni, sicuro. De Laurentiis è annunciato. Previsto. Potrebbe esserci. E’ il giorno di Strinic (fresco di transfer) e Gabbiadini coi media. Ci sono Benitez e Bigon. E poi si deve definire il cerimoniale per ricordare anche al San Paolo Pino Daniele. Una giornata lunga, lunghissima, e tutto si intreccia. Squadra, società e un punto di mercato. Ma è dal campo che si comincia. Sempre. Una ripassatina video degli avverrsari, la lezione di tattica e le prime pettorine prevedendo già contrapposizioni e schemi. Pochi dubbi, pare. Il Napoli di Doha, la sagoma o quasi di quello che potrebbe essere. Lì, in Qatar, ha fatto la partita per più di un’ora. E seppur ai rigori, ha vinto.
Rafael tra i pali. La mano che ha afferrato la SuperCoppa. Sicuro, ora. Sereno. Titolare. Come Koulibaly. Lui, il francese, la Juve se l’è sudata: due volte. Diffidato e perciò fuori sia col Parma che a Cesena. Pure la panchina per esserci, e ci sarà. Koulibaly e Albiol centrali, Maggio e Britos esterni, Gargano e David Lopez i mediani. Come a Doha: sostanza e dinamismo in mezza, la qualità sulla trequarti. Callejon ritrovato, Hamsik di nuovo sulla cresta e ballottaggio a sinistra. Ma Mertens stavolta spera. Centravanti, Higuain. Per qualcuno, le pettorine non servono. Pipita contro Tevez e la Juventus.

Corriere dello Sport

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