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Lazio, la ripartenza di Candreva: ”Ma posso dare ancora di più”

ROMA – Il ritorno al gol dopo oltre quattro mesi con l’Udinese, l’esultanza polemica mimando il gesto del “bla bla bla” con le mani, come a voler mettere a tacere tutti e sancire una volta per tutte la serenità ritrovata. Si è tolto un peso di dosso, Antonio Candreva. Con quel rigore a cucchiaio si è preso un grosso rischio – “se non avessi segnato sarebbe successo un macello”, scherza – e soprattutto si è ripreso la Lazio, tornando decisivo.

CANDREVA: “NON SONO SODDISFATTO, POSSO DARE ANCORA DI PIÙ”  –  Ma ancora non gli basta. Ancora può crescere, l’esterno azzurro: “Non sono tanto soddisfatto – spiega a Laziostyleradio – perché non sono ancora al 100% e so che posso dare ancora molto. Per fortuna non sono abituato a restare fuori per problemi fisici e quindi mi è dispiaciuto saltare a gennaio tante partite importanti. Ho bisogno di giocare per ritrovare la forma. Di certo sono contento perché siamo tornati alla vittoria in un campo difficile come quello di Udine, ma dobbiamo rimanere concentrati perché domenica con il Palermo sarà una partita difficile”.
Proprio contro i rosanero all’andata, la Lazio iniziò un filotto di partite positive che la consacrò come sorpresa di questa campionato: “All’andata ricordo un Palermo che aveva raccolto meno di quanto espresso. Noi non eravamo partiti benissimo, poi con il gol di Djordjevic abbiamo preso campo e chiuso con una prestazione positiva. Loro in trasferta faticano, questo è un punto a nostro favore ma è sempre il campo che parla. Dobbiamo affrontare la partita con l’approccio giusto, anche perché loro sono in un momento positivo, sono reduci da una vittoria contro il Napoli che ha portato tanto entusiasmo. Poi là davanti stanno facendo bene”.

“SCUDETTO IN 2-3 ANNI? GIUSTO CHE LA LAZIO PUNTI IN ALTO” – Ma avversario a parte, Candreva preferisce concentrarsi sulla sua Lazio. Una società dove vuole restare a lungo: “Fino al 2019 indosserò sicuramente con questa maglia, poi spero anche dopo. Fascia da capitano? Adesso prima di me ci sono grandi senatori come Mauri, Radu e Ledesma”. Spende belle parole anche per Klose e Marchetti: “Miro dobbiamo solo elogiarlo. Pressa gli avversari, recupera palla,  torna indietro ad aiutarci e dà consigli.  È solo da ammirare. Marchetti è uno dei più forti portieri in Italia e siamo contenti di averlo. Per noi è un valore aggiunto, da dietro ci aiuta molto. Una persona fantastica e un grandissimo portiere”. Non poteva mancare un giudizio sul gioco della Lazio e sull’idea di calcio di Pioli. Quella che ha portato la squadra biancoceleste a essere considerata tra le più belle del campionato: “Fanno piacere gli elogi, abbiamo sempre cercato di imporre il nostro gioco su tutti i campi. Per noi giocatori offensivi e tecnici è positivo. Siamo contenti di far parte di una squadra che gioca bene, perché tocchiamo palla più volte e ci divertiamo”. Fa tutto parte del progetto illustrato dal ds Tare. Una programmazione che secondo il dirigente nel giro di 2-3 anni dovrebbe portare la Lazio a lottare per lo scudetto: “Perché no? L’evoluzione penso ci sia stata, sia nella guida tecnica che nel’organico. Siamo un gruppo forte e si è visto nell’arco di questi mesi, quando nonostante le assenze chi è sceso in campo ha fatto bene. Le grandi squadre hanno 20 titolari e la Lazio ha tanto qualità. Per questo deve puntare in alto”.

ss lazio

serie A
Protagonisti:
antonio candreva
Fonte: Repubblica

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