LE ALTRE DI A

Milan, Inzaghi: “Una lite con Cerci? Ma se l’ho voluto io”

MILANO – Sabato sera al Bentegodi col Chievo il Milan cercherà di dare un minimo di continuità ai suoi risultati bissando la vittoria di domenica scorsa col Cesena a San Siro. E’ da metà ottobre che i rossoneri non riescono a infilare due successi consecutivi. Proprio dal filotto dell’andata con Chievo in casa e Verona in trasferta. Quella di un girone fa in riva all’Adige con l’Hellas è anche l’ultima gioia da 3 punti della squadra di Inzaghi lontano da Milano. Anche oggi Montolivo e compagni non hanno ricevuto la visita del venerdì di Berlusconi. Un “problema improvviso” ha provocato l’annullamento del viaggio a Milanello dell’ex premier. Ormai le sue visite si sono rarefatte: una sola negli ultimi cinque venerdì. Prima l’elezione del Presidente della Repubblica, poi il maltempo, infine due cambi di programma all’ultimo minuto. Non bisogna dimenticare che questi giorni sono stati caratterizzati dalla delicata questione dell’offerta Mediaset sulle torri di Ray Way). Ma è inevitabile notare un certo distacco di Berlusconi rispetto alla prima parte della stagione.

Inzaghi, anche oggi niente Berlusconi.
“Il presidente mi ha chiamato alle 10 e mi ha detto che ha avuto un problema improvviso. Mi auguro che domani la squadra gli regali una bella vittoria”.
Si è riappacificato con Cerci?
“Con Alessio c’è stato solo uno scambio di opinioni. Non è vero quello che è stato scritto, altrimenti Cerci sarebbe già fuori rosa. Normale che voglia giocare di più ma io devo pensare alla squadra”.
Ma cos’è successo nello spogliatoio domenica scorsa?
“Alessio, a fine partita, era dispiaciuto per essere entrato a pochi minuti dalla fine. Io gli ho spiegato che Montolivo mi aveva chiesto il cambio e Poli era stanco. Non potevo fare prima la sostituzione. Mi ha chiesto delle spiegazioni, gli sono state date e le accettate. Al Milan l’ho voluto io ed il problema non si pone. L’atteggiamento che ha avuto è stato positivo quando è entrato in campo”.
A Verona rischia anche la panchina?
“Ha giocato spesso quando è arrivato. Penso che lui e Menez possano giocare bene insieme. Ma non abbiamo ancora la condizione fisica per reggere un attacco così pesante. So che scegliere tra Cerci e Menez è difficile. Se uno non gioca dall’inizio, mi dovrà dimostrare che, nella prossima partita, dovrà essere lui a giocare”.
A centrocampo invece toccherà ancora a Poli, De Jong e Montolivo.
“Quando hai i giocatori a disposizione, cerchi di dare continuità ad una squadra. Se Poli, De Jong e Montolivo staranno bene, giocheranno loro”.
Finora ha segnato un solo gol: come sta Destro?
“Non vedo nessun problema. Non va giudicato per la partita di domenica. Non può fare un gol a gara. A Mattia dico di giocare liberamente e di farsi trovare in area sui cross. Sono contento di quello che stanno facendo lui e Pazzini. Ogni tanto devono aprirsi verso l’esterno. A Cerci e Menez viene più naturale fare questo. E’ difficile scegliere due titolari, ma è bello sapere che in panchina hai cambi importanti. Quando si ha tutti a disposizione ci si allena meglio e cresce l’autostima della squadra. Poi ci sarà anche da scegliere anche tra Bonaventura e Honda”.
Bonaventura però in questo momento sembra intoccabile.
“Semplicemente perché un giocatore come lui rappresenta la fortuna di ogni allenatore”.
Cosa si può fare per rendere Menez meno lezioso?
“Jeremy sa benissimo quali sono i suoi pregi, ha qualche difetto da migliorare. Sta facendo un ottimo campionato, ha un bell’atteggiamento. Non ho nulla da rimproverargli, ha delle qualità innate e può migliorare gara dopo gara”.
In difesa com’è la situazione. Paletta sarà convocato. Alex come sta?
“E’ pronto. Abbiamo quattro centrali forti, per due posti. E anche li, come in attacco, ci sarà da scegliere. Poi rientrerà a breve Abate. Quando avremo due giocatori per ruolo, miglioreremo”.
Adesso quali sono gli obiettivi del Milan?
“Domenica si è intravisto qualcosa, iniziamo a recuperare i giocatori e penso che, a quel punto, potremo ripartire. E’ inutile dare delle scadenze. Credo che ci sia bisogno di una continuità di risultati e di prestazioni. Non si può dire quando torneremo competitivi per lo scudetto. Però, quando si ha una società simile alle spalle, prima o poi si tornerà a vincere”.
Il 4-3-1-2 è il modulo che hai scelto per il Milan?
“E’ chiaro che, per me, la cosa principale è dare continuità ad un sistema di gioco. Le mie squadre non dovranno mai prescindere dai 4 in difesa e dai 3 in mezzo e in avanti. Ho cambiato cercando di sfruttare al meglio il nostro potenziale offensivo. Dopo aver capito che in mezzo non eravamo a posto per sostenere certe scelte, ho rimesso il centrocampo a tre”.
Quella di ieri è stata una serata esaltante per le italiane in Europa League. Le manca l’atmosfera delle coppe?
“Quello che ha fatto il Milan in Europa penso che sia inimitabile. Faccio i complimenti alle cinque italiane che hanno fatto bene in Europa League. Il Torino ha fatto una grande impresa, con gol di Darmian, un giovane serio e di grande prospettive. Questo deve essere motivo che, il prima possibile, il Milan torni a calcare i palcoscenici che ci competono”.
Addolorato per la situazione del Parma?
“Mi dispiace molto. Io e il Milan siamo pronti a tutto per salvare il Parma da questa situazione. So che domani giocheremo con 15 minuti di ritardo. Tutti abbiamo interesse a far sì che il Parma risolva questa situazione. Poi ci saranno le istituzioni che ci diranno cosa si può fare. Tutti noi siamo pronti a salvare una società così gloriosa e le persone che ci lavorano”.
 

milan ac

serie A
Protagonisti:
filippo inzaghi

Fonte: Repubblica

Commenti
Segui il canale PianetAzzurro.it su WhatsApp, clicca qui