Juventus: matchpoint scudetto con Morata, Pogba parte dalla panchina
TORINO – Archiviare la pratica-scudetto per potersi concentrare sulla Champions League e la Coppa Italia. E’ questa la missione bianconera a poche ore dallo scontro al vertice, se ancora si può chiamare così Roma-Juve di questa sera (ore 21). In teoria, il meglio che il calcio italiano possa offrire. “Ci attende una partita importante, ma non fondamentale”, ha detto ieri Allegri, cercando di togliere quel poco di pressione che è rimasta intorno all’ex big match. La Juve si avvicina alla sfida dell’Olimpico con la calma dei forti e l’autostima dei primi della classe. Si gode la vista e il silenzio dalla vetta della classifica. “Con certi margini di vantaggio non ci sono più polemiche”, aveva detto John Elkann a fine gennaio, quando la Juve era a +5, figuriamoci oggi che è a +9. I bianconeri respirano a pieno polmoni l’aria (apparentemente) serena che dopo alcune dichiarazioni distensive circola tra la prima e l’attuale capitale d’Italia. Almeno fino alla prossima polemica.
MATCHPOINT-SCUDETTO – In caso di vittoria, con 12 punti di margine sui giallorossi (13 considrando il vantaggio dei bianconeri nello scontro diretto), la Signora potrà prenotare il pullman scoperto per festeggiare il suo quarto scudetto consecutivo. La rotta, in fondo, è quella indicata con un filo di polemica da Buffon, non più tardi di due settimane fa: “La Juve, a quanto pare, per legittimare la vittoria di un tricolore deve avere 15 punti di vantaggio sulla seconda”. Detto questo, anche un pareggio rappresenterebbe una specie di sentenza sul titolo dei bianconeri, supportati da alcune migliaia di tifosi. Il numero dovrebbe aggirarsi intorno alle 15 mila unità, cifra però non confermata dalla Roma che segnala la presenza di “appena” 2 mila sostenitori juventini nel settore ospiti dell’Olimpico.
JUVE FORMATO 3-5-2 – Nessuna rifinitura, soltanto un risveglio muscolare in albergo per Buffon e compagni. Allegri è costretto a rinunciare al rombo e tornare all’antico al 3-5-2. Potere dell’emergenza a centrocampo: oltre a Pirlo e ai sempredegenti Asamoah e Romulo, ieri si è infatti fermato anche Sturaro (lieve trauma distorsivo al ginocchio destro), mentre Vidal e soprattutto Pogba sono ammaccati. Il francese verrà quasi sicuramente preservato: “Rischiarlo sarebbe da sciocchi”, ha detto ieri il tecnico. Che, invece, ha recuperato Vidal. Il cileno e Pereyra assisteranno la regia di Marchisio, Caceres puntellerà una trincea completata da Bonucci e Chiellini, mentre in attacco, salvo ripensamenti last minute, al fianco di Tevez ci sarà Morata, autore dell’ennesimo sorpasso sul connazionale Llorente, fino a qualche tempo fa considerato più adatto al 3-5-2 di contiana memoria.
GLI INCONTRI PRIMA DELLO SCONTRO – Le ore che anticipano la scena madre della 25ª giornata di campionato sono all’insegna della cordialità. Nel primo pomeriggio il presidente della Juventus Andrea Agnelli ha infatti incontrato il suo omologo giallorosso James Pallotta. E’ una giornata all’insegna delle visite istituzionali. Il numero uno del club bianconero prima era stato infatti ricevuto dal presidente del Coni, Giovanni Malagò. A rivelarlo è lo stesso capo dello sport italiano: “E’ stata una visita di cortesia, essendoci stasera Roma-Juve. Abbiamo parlato anche dei temi all’ordine del giorno”. Nel pomeriggio Agnelli dovrebbe essere ricevuto anche dal presidente della Figc Carlo Tavecchio.
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