PIANETA CALCIO

Maghi delle punizioni? In Samp-Cagliari sono in panchina

Mihajlovic e Zola, con la maglia dei club che oggi allenano, ai tempi in cui terrorizzavano i portieri con le loro punizioni

Nell’anticipo di sabato si trovano contro Sinisa Mihajlovic e Gianfranco Zola: oggi allenano, ma da giocatori hanno segnato la storia con la loro abilità nei calci da fermo. Di potenza o di precisione, a effetto e a giro: adesso si cercano gli eredi…

Siamo sicuri che è il pensiero che attraversa le loro menti ogni volta che l’arbitro fischia un calcio di punizione a favore della loro squadra: “Ah, se ci fossi io su quella palla…”. E invece loro sono in panchina, costretti a sperare che il tiratore designato abbia almeno la metà dell’abilità con cui calciavano loro. Per Mihajlovic e Zola sono ormai passati i tempi in cui le curve iniziavano a intonare il loro “Ooohhh” non appena veniva fischiata una punizione da posizione invitante. Come se si trattasse di un rigore, e per loro era praticamente così.

Ne hanno segnate a decine, in carriera: entrambi docenti della materia, ma ognuno con la propria specializzazione. Di potenza, ma senza rinunciare al mirino, Mihajlovic. Di precisione, a pulire le ragnatele dal sette, Zola. Più lontano è e meglio è per Sinisa, in modo da dare alla palla tutto il tempo necessario per prendere l’effetto e la forza che rendevano imparabili i suoi tiri. Dal limite dell’area e a giro, “Magic Box”. Adesso, per entrambi, si tratta di provare a trasferire quell’arte nei propri giocatori: certo, fosse così semplice, gli attaccanti del Milan sarebbero tutti prodigiosi equilibristi sul filo del fuorigioco e con il vizio del gol. Questione di geni, oltre che di genio. Zola, nel suo Cagliari, può rispecchiarsi in parte nelle movenze del conterraneo Cossu e sperare nei colpi, quando si tratta di calci piazzati, del sardo acquisito Conti. Mihajlovic, invece, stava limando il talento, anche a palla ferma, di Gabbiadini, prima che spiccasse il volo per Napoli.

I record parlano per Sinisa: unico giocatore a segnare una tripletta in A con tre calci di punizione di prima (proprio alla “sua” Samp, quando giocava nella Lazio, nel 1998), 28 in totale (nessuno meglio di lui per ora) nel campionato italiano. Al Chelsea, invece, ancora oggi ricordano e festeggiano quella che è la più grande prodezza da fermo uscita dalla Magic Box di Zola. Tiro a giro dal limite sul palo più lontano, nel derby contro il Tottenham. Sono trascorsi 12 anni, ma gli inglesi continuano a riguardarla e a celebrarla. Buongustai.

Fonte: SkySport

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