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È l’anno della svolta, in Europa ci risiamo

DMF_4040 Napoli-Volfsburg 23/4/2015 foto De MartinoDodici anni, nel calcio, sono una vita. Dodici anni dall’ultima semifinale di Champions per la Juve, anno 2003, in panchina Lippi. Sono poi passati da quelle parti Capello, Deschamps, Ranieri, Ferrara, Zaccheroni, Delneri, Conte, e infine Allegri che ha raggiunto un traguardo sinceramente inimmaginabile a inizio stagione. Dodici anni fa, come l’ultima volta che l’Italia ha presentato almeno tre club in semifinale: allora erano 3 in Champions (Milan campione, Juve finalista sconfitta e Inter) più la Lazio in coppa Uefa; quest’anno due (Napoli e Fiorentina) si contendono l’Europa League, comunque un bel segnale di com’è finalmente considerata la coppa minore. Non è il caso di parlare di rinascita: troppo spesso una stagione viene smentita da quella successiva. Ma di inversione del trend sì.
NIENTE DA PERDERE L’Italia sembra uscita dal tunnel di risultati e figuracce che, negli ultimi tempi, rischiava di mettere in discussione anche le tre squadre di Champions. Ora l’obiettivo è recuperare quella persa, rientrando nel podio del ranking Uefa. Non facile, ma si può. Cominciando dalla Coppa Campioni. L’impresa della Juve, a cominciare dal sorteggio di oggi a Nyon, appare disperata contro le tre grandi del calcio europeo. Real Madrid, Bayern e Barcellona hanno anche i più alti fatturati. Manca il Manchester United, in castigo ancora per poco. Invece c’è la Juve. Sulla carta inferiore alle altre per cifra tecnica, rosa ed esperienza. Questo però è l’aspetto più positivo: non c’è niente da perdere. In caso di eliminazione, dignitosa s’intende, nessuno avrebbe niente da rimproverare. Scegliere è quasi impossibile, benché l’immagine dell’ultimo Barça – irridente contro il Psg – spaventi forse più di Bayern e Real. Sarà comunque spettacolo.
RANKING: LA SFIDA I punti eventuali della Juve, e di Napoli e Fiorentina, saranno fondamentali nella rincorsa al terzo posto del ranking Uefa. Per quest’anno siamo ancora quarti ma con una novità importante: nella classifica stagionale ci precede soltanto la Spagna, e abbiamo distanziato Germania e Inghilterra. Il risultato si vedrà dal prossimo anno, anzi dalla classifica che ricomincia il 1o luglio (ed essendo quinquennale cancella la stagione 2010-11). Che cosa succede? L’Italia ripartirà sì dal quarto posto, ma molto vicina all’Inghilterra (oggi i punti di distacco sono circa 4, ma da qui alle finali il distacco si può ridurre ancora). E quindi ci sarà una stagione per rientrare tra le prime tre e riconquistare un posto in Champions dal 2017-18.
COPPE 2015-16? Per quanto riguarda le prossime coppe, poi, la situazione ora è questa. Juve (testa di serie in quanto campione d’Italia) e Lazio (tra terza e quarta fascia) ai gruppi di Champions; Roma ai playoff Champions. Napoli e Sampdoria (4a e 5a in campionato) ai gruppi di Europa League; Fiorentina al terzo preliminare. Lo scenario può cambiare se una tra Napoli e Fiorentina vince l’Europa League, qualificandosi di diritto ai playoff Champions (addirittura ai gruppi se questa Champions sarà vinta da chi si aggiudica anche il suo «scudetto»). Comunque, 4 italiane in Champions e 2 in Euroleague. Se poi una tra Napoli e Fiorentina trionfa in Europa, e scende oltre il 6o posto in campionato, il contingente italiano aumenta a 7 club nelle prossime coppe.

La Gazzetta dello Sport

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