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Alfano: «Per i violenti nessuna clemenza». Il sindaco Fassino: «Offeso lo sport»

angelino-alfano«E ora sospendiamo il campionato». La proposta shock la firma su twitter Laura Coccia, giovane deputato del Pd, un passato da velocista nell’atletica dello sport disabile. È la prima reazione politica all’allucinante domenica di Torino. «Le parole sono finite, bisogna fare qualcosa. È un miracolo che non sia successo niente. Se non bastano i daspo, se non basta chiudere le curve e responsabilizzare le società chiedendo un contributo alle spese per l’ordine pubblico (norma ancora inapplicata), dobbiamo riflettere sul serio tutti, anche sospendendo il campionato. Non dimentichiamoci che non è passato neanche un anno dalla morte di Ciro Esposito».
DE LAURENTIIS ATTACCA Interviene anche il ministro degli Interni. Alfano preferisce sottolineare la tempestività dell’intervento investigativo. «Complimenti alla Polizia che ha subito individuato e arrestato i responsabili dell’assalto ai pullman della Juve e dell’esplosione della bomba carta avvenuta all’Olimpico. Nessuna clemenza verso i nemici dello sport: questi sono i teppisti che vorrebbero rovinare una passione». È possibile che i fatti di Torino portino all’applicazione del daspo gruppo, uno dei punti chiave della legge antiviolenza dell’autunno scorso. Alfano invita tutti a dissociarsi: «Questi teppisti vorrebbero rovinare una passione, allontanando le famiglie, la gente, gli sportivi dagli stadi. Ci aspettiamo che tutti prendano le distanze da questi gravissimi comportamenti». In serata il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis gli risponde per le rime: «Basta che Alfano faccia quello che gli chiediamo da tempo, che anche un bambino di 8 anni farebbe: applichi la legge inglese e metta la polizia negli stadi. Ma lui fa orecchie da mercante». Mentre Antonio Gentile, esponente Ncd, parla di un calcio italiano «fermo all’Heysel», Stefano Pedica del Pd vuole far giocare «le squadre di Torino a porte chiuse fino alla fine del campionato».
IL SINDACO A fine giornata, interviene anche il sindaco di Torino Piero Fassino: «Allo stadio non si va con bombe carta, pietre o bastoni. Chi lo fa offende lo sport e i tanti sportivi che seguono il calcio con passione».

La Gazzetta dello Sport

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