Liguoro: “La rinascita di Britos mette dubbi sull’ipotesi di una sua cessione”
MIMMO LIGUORO, giornalista, anchor man storico del TG3, è intervenuto a “NAPOLI MAGAZINE”, su Radio Punto Zero, trasmissione radiofonica dedicata al Calcio Napoli, che approfondisce i temi proposti sul web da NapoliMagazine.Com, in onda dal lunedì al venerdì, dalle 14.30 alle 16.00, condotta da Michele Sibilla e Antonio Petrazzuolo. Ecco quanto ha affermato: “Britos deve aver passato un periodo molto precario fisicamente e mentalmente, poi, improvvisamente è venuto fuori un giocatore diverso, forte ed affidabile ed è lecito avere qualche dubbio su una sua eventuale cessione, invocata fino a poco fa. Com’è vero che l’acquisto migliore, spesso e volentieri, ce l’hai in casa. È difficile dire cosa e se è cambiato qualcosa tra De Laurentiis e Benitez dopo l’incontro di inizio settimana. Secondo me il presidente è stato abbastanza sincero, soprattutto alla luce degli ultimi risultati e del comportamento della squadra, poi vedremo cosa deciderà Benitez. Dobbiamo solo sperare che si decida in tempo per programmare il futuro. Personalmente non vedrei male anche la conferma per un solo anno perché questo finale di stagione potrebbe essere un ottimo abbrivio per la prossima stagione. Sarebbe un peccato troncare tutto proprio adesso. È difficile dire quanto si possa ancora credere al secondo posto, ma ho davanti a me il calendario che propone una serie di rincorse tra le tre squadre che si giocano la qualificazione in Champions, fino alle due botte finali, la trasferta di Torino con la Juventus e l’ultima in casa con la Lazio. Il Napoli ha davanti a sè uno scivolo fino alle ultime due di campionato e non escluderei per niente che gli azzurri possano riuscire nell’impresa di centrare il secondo posto. La vicenda societaria del Milan è strettamente legata a quelle umana e politica di Silvio Berlusconi che sono in fase discendente. La sua decisione è dovuta a tutto il contesto nel quale si muove. Per il calcio italiano può essere una stagione nuova per una squadra antica che ha vissuto stagioni esaltanti, non solo con Berlusconi e che ora è chiamata a riattrezzarsi per affrontare al meglio il futuro. È il romanzo del calcio che è bello, a patto che lo si legga con il giusto distacco, discorso che, ovviamente, cambia, se parliamo del Napoli”.
