PIANETA CALCIO

LA COPPA ITALIA E’ DELLA JUVE: LAZIO BATTUTA 2-1

Finale decisa ai supplementari. Biancocelesti avanti al 4′ con Radu, all’11’ pari di Chiellini. Nella ripresa cala il ritmo e all’extra time, dopo un doppio palo di Djordjevic, arriva la rete di Matri al 97′. “Doblete” bianconero, ora testa al Barça
JUVENTUS-LAZIO 2-1 dts (1-1)
4′ Radu (L), 11′ Chiellini (J), 97′ Matri
Stadio Olimpico di Roma

La Juventus batte 2-1 la Lazio ai supplementari e vince la Coppa Italia. Quelli regolamentari si erano chiusi sull’1-1 con le reti di Radu e Chiellini. Il gol vittoria, al ’97, porta la firma di Matri. All’Olimpico è così andata in scena la 68.a edizione della competizione, con bianconeri e biancocelesti che si sono incontrati in finale per la seconda volta nella loro storia. Allegri voleva fortemente il secondo titolo stagionale (sua prima Coppa Italia) per poi puntare dritto al “Triplete” contro il Barcellona. Una missione difficile ma non impossibile quella del 6 giugno a Berlino per la finale di Champions. Il “Doblete”, intanto, spezza un tabù: la Lazio, che ha vinto la Coppa Italia 6 volte, in ognuna di queste aveva eliminato la Juve. Stavolta è andata diversamente.


La “Decima”
– Stella d’argento per la Juventus, che a Roma ha conquistato la sua decima Coppa Italia; è il primo club ad andare in doppia cifra nel numero di successi in questo torneo. La Lazio resta a 6. Prima di stasera, pari merito con la Juve era la Roma (9). A quota 7 l’Inter, a 5 Milan, Torino, Napoli e Fiorentina, a 4 la Sampdoria, a 3 il Parma.
Sugli spalti il Presidente della Repubblica – Sergio Mattarella è arrivato poco prima del match nella tribuna autorità dell’Olimpico di Roma. Il Capo dello Stato è stato accolto dal presidente del Coni, Giovanni Malagò, dal presidente della Figc, Carlo Tavecchio e dal presidente della Lega di Serie A, Maurizio Beretta. Mattarella, alla sua prima presenza allo stadio da presidente, ha consegnato il trofeo alla Juve ed ha premiato tutti i giocatori e l’arbitro della sfida, Orsato.

Tatticamente – Bianconeri con il 3-5-2, con la buona prova in difesa del trio Chiellini-Bonucci-Barzagli, in avanti, accanto a Tevez, Llorente al posto dell’uomo Champions, Morata (squalificato). Per la Lazio, in campo cn il 4-3-3, in attacco Pioli sceglie Candreva e Anderson a supporto di Klose.

Botta e risposta – Nemmeno il tempo di prendere confidenza con la partita e la Lazio gela subito la Juve con il gol di Radu che di testa raccoglie il calcio piazzato di Cataldi. Storari la tocca ma la palla è in rete. La partita è vivace e la risposta bianconera  non si fa attendere: l’azione dell’immediato pari dei campioni d’Italia arriva con una punizione dalla trequarti di Pirlo, torre in aria di Evra e Chiellini, tra i migliori, da due passi segna l’1-1. Ma dopo le due reti il ritmo non decolla e fino alla mezzora il match non offre altri spunti: se non un tiro debole di Cataldi dopo un allungo di Anderson, non in serata di grazia. Ma il brivido arriva al 32′ con un destro al volo di Parolo che esce di poco alla destra del portiere bianconero. Il primo tempo scorre via e il risultato resta di parità.

Cala il ritmo – Nessun cambio alla ripresa. E nemmeno troppa incisività. La Lazio preme un po’ di più, mentre Llorente all’inizio del secondo tempo ha una chance di andare in porta ma viene anticipato da Berisha. Poi sempre bianconcelesti più convinti, ma davvero pochi affondi in grado creare reali preoccupazioni. Al 26′ esce Radu per un problema muscolare e al suo posto Pioli manda in campo Mauricio. Al 37′ fuori anche Klose (gara sotto tono) e dentro Djordjevic, che lascia passare un giro di lancette e si ritrova praticamente solo davanti a Storari, ma il suo tocco è fiacco e l’occasione persa. Anche Allegri opta per un cambio in attacco, e manda Matri al posto di Llorente. E pure per il neo entrato bianconero subito la chance del gol decisivo: raccoglie una palla morbida di Pirlo, scatta sul filo del fuorigioco e mette dentro. L’arbitro annulla. Nel finale dei tempi regolamentari si vede per la prima volta Tevez con un tiro al limite dell’area, alto sopra la traversa. Si va ai supplementari.

I supplementari – In avvio la Lazio manca il gol ancora con Djordjevic, stavolta sfortunato perché con un sinistro potentissimo colpisce il palo e la palla rimbalza sull’altro. Giusto il tempo di mettersi le mani nei capelli e cinica Juve non perdona. Matri stavolta fissa il colpo del ko con un tiro dall’area piccola, a seguito di una respinta della difesa della Lazio: Berisha tocca il pallone ma non basta. Pioli prova la carte della disperazione (Keita al posto di de Vrij) ma non serve. La coppa va alla Juventus e i tifosi bianconeri cantano “andiamo a Berlino”. Dall’Olimpico parte la corsa al sogno “Triplete”.

Fonte: SkySport

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