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Udinese-Palermo 0-1, i rosanero rovinano la festa del Friuli

UDINE – Chi l’avrebbe mai detto? Orfano di Dybala, il Palermo ha cambiato pelle. Con una nuova identità, si issa in cima al campionato dopo le prime due giornate. Addio calcio spettacolo, oggi i rosanero sono l’icona della praticità: due gol, sei punti. E una difesa, una volta colabrodo, oggi imbattuta.  Addio Dybala, lo show di Vazquez dura poco. Ma fa la differenza: 8′ per fuggire, il Mudo ne salta due, cambi di direzione e tunnel. Poi pennella la palla per Rigoni che fa un gol… tipo Dzeko. Uno a zero. Sorpreso dalla partenza del Genoa, una settimana fa, il Palermo stavolta non corre rischi.  Dal punto di vista opposto, dopo aver resistito per 95′ all’attacco dei Campioni d’Italia, la squadra di Colantuono paga un eccesso di confidenza iniziale. Poi, per 82 minuti più recupero attacca, forzando la sua indole, quella di aspettare e ripartire. Ma l’iracheno Adnan non lo sa. E appena arrivato… e allora impone a Rispoli la sua spinta, ma non basta. Udine in casa non sa più vincere e la sconfitta rende amara la festa per la riapertura del nuovo stadio Friuli. Un gioiello. Un forcing inutile, insomma, mentre la squadra rosanero si siede letteralmente sugli allori. 

Iachini s’imbufalisce, ma la fortuna ha scelto. Lo si capisce quando Edenilson sfugge a Lazaar (cui le sirene di mercato hanno fatto male: il marocchino è l’ombra del grande esterno visto l’anno passato) e si presenta di slancio davanti a Sorrentino, graziandolo con un tiro di poco fuori. Poi quando un mancato fischio di Damato (fallo di Zapata su Sorrentino in uscita) ingenera una maxi-mischia a due passi dal gol, con respinte dello stesso Sorrentino e di Gonzalez sulla linea, prima della conclusione finale di Zapata, altissima. La foga è un’amica infida: da rivedere un corpo a corpo ingenerato da Zapata, origina un contatto falloso di El Kaoutari sullo stesso colombiano, in area siciliana. Rigore?L’assistente di Damato invita però il direttore di gara e fischiare un fallo dell’attaccante all’origine della manovra. Tra l’ex Napoli e Struna si accende un duello con colpi proibiti. Manate dell’uno, reazioni dell’altro, ammonito il solo sloveno. Sa di compensazione: ma chi può dirlo?  Insomma, al riposo, la qualità è rimasta in panchina, vero Totò?

La ripresa accentua la pressione bianconera, ma non ne ritocca i difetti. A centrocampo, Merkel dà contrasto ma non idee, Fernandes gioca un po’ troppo da solo, Iachini chiama Rigoni a dare una mano in mezzo ed è mossa vincente. Il Palermo controlla, con apparente presenza, Udine si appoggia ancora sull’iracheno Adnan che fa ammattire Rispoli, e sa fare i cross. Damato caccia Struna per un’entrata col piede a martello, doppia ammonizione. Iachini aggiunge Vitiello al posto di un Quaison che di mestiere fa l’adattato (centravanti in un caso, stasera terzino!) dopo aver inserito Goldaniga per l’impresentabile Rispoli. Non va meglio sull’altro lato, ma Edenilson ha smesso da un pezzo di spingere. Colantuono ci prova con Kone, una sua bordata dalla lunga impegna Sorrentino. Poi con Thereau, tempi di inserimento perfetti, colpo di testa fuori d’un soffio. E ancora Sorrentino effettua su Zapata la parata più importante della serata, salvando l’1 a 0 che vale il primato del suo Palermo. Nuovo e inatteso. Il re essenziale.    

UDINESE-PALERMO  0-1
UDINESE:
Karnezis 6 – Heurtaux 5,5 (62′ Di Natale 6), Danilo 5,5, Piris 6 – Edenilson 5,5, Merkel 5,5 (58’ Kone 6), Iturra 6 (79’ Marquinho 6), Adnan 7 – Thereau 5,5, Fernandes 5,5 – Zapata 6. All. Colantuono
PALERMO: Sorrentino 7 – Struna 4,5, Gonzalez 6,5, El Kaoutari 6,5 – Rispoli 5 (65’ Goldaniga 6), Rigoni 6,5 (75’ Hiljemark 6), Jajalo 5,5, Lazaar 5 – Vazquez 7 – Trajkovski 6, Quaison 6 (83’ Vitiello 6). All. Iachini
ARBITRO: Damato 5,5
RETE: 8’ Rigoni.
NOTE: Recupero: 1’ e 4’. Ammoniti: Fernandes, Iturra, Merkel; Sorrentino, Struna, Jajalo. Espulso per doppia ammonizione: Struna.  

Fonte: Repubblica

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