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Milan, Mihajlovic: “Derby partita perfetta per sbloccarsi”

MILANO – Il Milan è la squadra che ha più da perdere dal derby di domani perché è partita col freno a mano tirato rispetto all’Inter che viaggia a punteggio pieno in vetta alla classifica. Sinisa Mihajlovic sa che la stracittadina sarà un esame importante. E cerca di spingere i giocatori rossoneri a reagire con le sue solite frasi ispirate.

Mihajlovic, è già una piccola svolta per il Milan?

“Per noi ora il derby è la partita più importante, ma come sarà fra una settimana quella col Palermo. Non porta sei punti. Sappiamo che sarebbe una grande gioia vincerlo e che sarebbe una brutta cosa perderlo, ma è sempre una partita di calcio, la terza del campionato e ci sono ancora un sacco di giornate, dobbiamo stare sereni e cercare di affrontarla con la testa libera, cercando di divertirsi con coraggio”.
I suoi calciatori dove possono trovare il coraggio necessario?
“Magari se li portassi a casa mia in Serbia lo farebbero – sorride Mihajlovic – vivendo a Milano è difficile, magari se andiamo in periferie, come la Magliana a Roma… Io ho una casa in montagna, vicino a Roma, dove c’è tanta gente semplice. Quando andiamo i miei figli sono pesci fuor d’acqua, prendono schiaffi. Dopo qualche giorno vedo che sono più svegli. Il coraggio uno se lo porta dentro. E i miei giocatori hanno coraggio”.
Più vantaggi o più svantaggi ad avere subito il derby dopo una partenza al rallentatore?

“Può essere una cosa perfetta per sbloccarsi. Giocare un derby è un privilegio per tutti noi, è una partita importante che dobbiamo cercare di giocare con leggerezza. I miei giocatori la devono vivere con questo spirito. A fine carriera, sono questi i match che ti restano impressi. Dobbiamo avere la gioia di giocare una gara di tale importanza”.
 

Avverte la difficoltà di reagire dopo stagioni deludenti?

“E’ difficile togliersi di dosso anni complicati. Non è facile giocare a San Siro. Dobbiamo essere orgogliosi di portare indossare questa maglia, che non è un’armatura. E’ da portare con leggerezza, consapevoli di aver raggiunto un sogno. I giocatori devono tirare fuori il bimbo che c’è in loro. Bisogna divertirsi, battagliando. Sono ottimista perché è difficile fare peggio rispetto alle prime partite”.
Non rischia di essere troppo duro con i suoi giocatori?
“Avete scritto che alcuni giocatori si sono offesi per le mie parole, ma dicendo così avete offeso loro perché sono professionisti e le mie parole servono per spronarli. Io dico sempre quello che penso, non sono uno che si accontenta e che cerca scuse per sé e per la sua squadra. Sono tre anni che il Milan non è più il Milan, prima pretenderemo di più da noi e prima torneremo protagonisti. So che ci vuole tempo, nessuno fa miracoli, ma noi dobbiamo moltiplicare le forze e ragionare come se quel tempo non lo avessimo, solo così le critiche si trasformeranno in successi».

Il club condivide la sua linea di condotta?

“Ho parlato con il presidente, non c’è nessun problema. Io sono responsabile della squadra e ho le mani libere per fare tutto quello che penso sia giusto. I miei modi possono apparire bruschi, non mi accontento, non vendo fumo, né cerco giustificazioni. Prima ci abituiamo a pretendere più da noi stessi, alzando la soglia del sacrificio prima arriveranno i risultati. Io sono fatto così, se mi hanno preso credo lo abbiamo fatto anche per come gestisco la comunicazione. Non c’è nessun problema con la dirigenza, con il presidente ci siamo parlati e abbiamo avuto un confronto costruttivo”.
 

Balotelli sta dimagrendo?

“Deve aumentare la massa muscolare e diminuire quella grassa. E’ dimagrito due etti e mezzo, in linea ma non troppo con le cose che abbiamo pensato di fare. Comunque si sta allenando bene, è positivo. Sta bene, sta bene”.

Che emozione prova ad affrontare il suo amico Mancini?

“E’ grazie a lui se faccio questo lavoro perché mi ha permesso di fargli da secondo e gli sono molto riconoscente. Domani saremo avversari, ma sempre amici, poi se ne riparla fra sei mesi, se ci saremo… Con Mancini quando ci sentiamo non parliamo mai di calcio. Lui dice che siamo noi i favoriti e siccome sono suo amico farò di tutto per fargli azzeccare il pronostico. Comunque sono contento di rivederlo, è un mio amico da vent’anni ma domani saremo avversari per 90 minuti”.

Mancini ha detto che il Milan è favorito.

“Lo ha detto anche il mio amico Deki Stankovic. Hanno fatto una bella gufata. Farò di tutto per fargli azzeccare il pronostico e mostrargli un Milan vincente”.
L’Inter però sta andando meglio.
“Ha vinto le prime due partite all’ultimo minuto. Il derby è comunque una partita a sé, nessuna delle due squadre sta giocando come vorrebbe. Sia noi che loro abbiamo cambiato tanto ma io sono convinto che se riusciamo a giocare con più coraggio possiamo essere dei protagonisti in campionato”.

Ha deciso chi giocherà in difesa tra Zapata e Rodirgo Ely? 
“Ho dei dubbi”.

Quindi ci sta ancora pensando?

“Ho detto che ho dei dubbi e penso di parlare bene l’italiano. Dopo 22 anni in Italia penso di riuscire a farmi capire, anche se vedendo i miei giocatori in campo… Magari i miei calciatori non mi capiscono”. MONTOLIVO E UNA CARRIERA DA RILANCIARE – A fianco di Mihajlovic, come è ormai tradizione delle conferenze stampa della vigilia a Milanello, c’erano De Jong e Montolivo. Il capitano rossonero è al centro dell’attenzione perché potrebbe giocare la prima partita da titolare in stagione dopo tre panchine. Tutti hanno pensato a lui quando, dopo l’amichevole di Mantova, il tecnico ha parlato di giocatori che devono meritarsi spazio sul campo, non a parole. “La squadra accetta le dichiarazioni del mister, quello che dice a voi prima lo dice a noi. E’ un peccato che escano notizie non vere. La squadra è compatta intorno al suo allenatore”, dice l’ex atalantino che fa il punto sul suo faticoso recupero dall’infortunio di giugno 2014. “Un anno e mezzo fa la mia carriera si è fermata e ora ho grande voglia di ripartire. So che non devo avere fretta e continuare a lavorare per mettere in difficoltà il mister”. Sull’atteggiamento necessario nel derby usa la stessa formula di Mihajlovic: “Dobbiamo giocare con più spensieratezza”. serie A

milan ac
Protagonisti:
sinisa Mihajlovic

Fonte: Repubblica

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