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Fiorentina- Bologna 2-0, dominio viola il derby non ha storia

 FIRENZE – Il match ha un solo padrone. Un padrone che col passare del tempo aumenta la propria personalità. Un padrone, la Fiorentina, che si issa meritatamente al secondo posto in classifica, e domenica c’è la sfida con la capolista Inter. Il Bologna di Corvino, giovane e acerbo, mostra tutte le evidenti mancanze di personalità. Ci vuole un giusto mix tra giovinezza e esperienza. Questo Bologna, che fuori casa non ha ancora fatto un solo punto e che si scioglie per la seconda volta alla distanza, evidentemente non ce l’ha: colpa della carta d’identità. Ma è giusto parlare dei Viola. Primo tempo al passo, e il Bologna che tiene, pur costretto a rimanere in trincea.
Ma nella ripresa, Sousa cambia passo ai suoi, lo spagnolo offre una lectio magistralis… e le giovani marmotte felsinee si sciolgono sui colpi di esperienza di Blaszczykowski e di Kalinic.  

Il Bologna di Genova aveva pagato un atteggiamento spregiudicato, troppi sbilanciamenti palesi. Stavolta Rossi cambia: tutti dietro la linea del pallone per lunghi minuti, pochissime incursioni oltre la linea di centrocampo.
Come un buon papà, Delio Rossi mette ai suoi la maglietta della salute, che queste serate di fine estate sono infide: non si sa mai, visti i raffreddori di Roma e di Genova. Rispetto per i prestigiatori di Paulo Sousa, rispetto dovuto. Ed efficace, perché col passare dei minuti uno studentello impertinente che si chiama Amadou Diawara, toglie la parola al professor Valero, titolare della cattedra di strategia calcistica. Sui lati Ferrari, più di Masina, pone il freno ai tentativi di cross. Insomma, l’uomo gol nuovo dei viola, Babacar, non ha rifornimenti. Così Mirante non deve mai fare straordinari, anche se per mezz’ora lo strapotere territoriale dei fiorentini è enorme.
La Maginot dei giovani rossoblù resiste. Concessa solo una punizione pericolosissima, fallo di Rossettini su Babacar, al limite dell’area, ma Alonso ricorda soltanto la precisione balistica mostrata col Milan e sfiora l’incrocio.
Tatarusanu sembra uno spettatore non pagante. Situazione, chi gioca a calcio lo sa, infida: perché capita che chi non combina proprio nulla, abbia d’improvviso il guizzo. E infatti la palla gol più clamorosa dei primi 45′ arriva nell’unico squillo profondo di questo Bologna prudentissimo. Punizione battuta rapidamente, difesa sorpresa (ed è un eufemismo…) Destro solo davanti a Tatarusanu che quasi non crede alla possibilità, stop di petto e sinistro sulla rimonta di Gonzalo che s’infrange sul rumeno.  

La ripresa cambia le alchimie. Col passare dei minuti i ragazzini di Rossi calano, la Fiorentina invece cresce. E sono 45′ a senso unico. Sousa non passa per l’inconsistenza di Rebic (graziato da Calvarese: rincorre Oikonomou, entra a pallone lontano “alla Gonzalo”: solo ammonito), ma trova in tempo le giuste contromisure. Rossi vede il suo centrocampo traballare, alla distanza, gli esterni schiacciati dietro dall’autorevolezza degli esterni, ma cambia solo davanti. Servirebbe benzina per Diawara, bravissimo e stanchissimo, e Taider. Rizzo e Pulgar non si vedono, il reparto centrale non tiene un pallone. E così la pressione diventa assedio, Rossi lascia che accada. Inevitabile il crollo arriva quando cedono anche i lati: Masina dimentica “Kuba” sul secondo palo, al terzo cross di fila in area, e arriva lo svantaggio. Poi, sul lato opposto è Ferrari che manca il pallone sull’ottimo Alonso, cross al bacio e Kalinic in spaccata fa 2 a 0. La Fiorentina c’è e si vede, il Bologna non ha l’età.   

FIORENTINA -BOLOGNA 2-0 (0-0)
FIORENTINA: Tatarusanu 6,5- Roncaglia 6, Gonzalo F. 5,5, Astori 6,5, Alonso 6,5 – Blaszczykowski 6,5, Badelj 6, Borja Valero 7 (84′ Mati F. sv.), Vecino 6,5 – Babacar 5,5 (55′ Kalinic 6,5), Rebic 5 (79′ Ilicic 6). All. Paulo Sousa
BOLOGNA: Mirante 6 – Ferrari 5,5, Rossettini 5,5, Oikonomou 6,5, Masina 5 – Taider 6,5 (75′ Falco 6), Diawara 6,5, Pulgar  6 – Rizzo 5,5 (81′ Acquafresca sv), Destro 5, Mounier 5 (63′ Brienza 6). All. D. Rossi
ARBITRO: Calvarese 5
RETI: 72′ Blaszczykowski; 82′ Kalinic.
NOTE: Ammoniti: Rebic, Masina, Diawara. recupero
 

Fonte: Repubblica

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