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Juventus, Allegri: ”Non credo alle svolte, ma col Bologna bisogna vincere”

TORINO – Sei punti in due partite di Campions League, cinque in sei partite di Serie A. L’EuroJuve vuole tornare a correre anche nel cortile di casa: “Per noi parla la classifica. Domani conta soltanto vincere  –  trancia Allegri -. Allo Stadium, in campionato, non lo abbiamo ancora fatto. Affrontiamo il Bologna come se fosse la partita più importante dell’anno. Vogliamo poi goderci la sosta per le nazionali”. Sarà la (s)volta buona? “Sono molto contento della prova offerta mercoledì contro il Siviglia, soprattutto per il livello del gioco e dell’attenzione. Io credo poco alle svolte, credo nella continuità di prestazione e quindi di risultati. Ma la Champions League è una competizione completamente diversa dal campionato”.

Sarà invece completamente identica a quella di coppa la formazione: un piccolo evento considerando che nelle prime nove uscite ufficiali tra campionato e coppe Allegri aveva sempre cambiato vestito alla sua Signora. “Domani confermerò gli stessi giocatori che hanno sconfitto il Siviglia”, annuncia il tecnico livornese, pronto di nuovo a giocare a carte scoperte. Davanti a Buffon ci saranno di nuovo Bonucci e Chiellini, con Barzagli a destra ed Evra a sinistra. A centrocampo si va avanti con il trio Khedira-Hernanes-Pogba. “Sami è un pilastro della nazionale tedesca  –  prosegue Alegri -, un ex del Real Madrid, un calciatore di caratura internazionale. Mercoledì ha fatto una bella partita, ma la seconda uscita dopo un infortunio è un po’ più difficile”. L’attacco, infine, punterà ancora su Cuadrado, Morata e Dybala. Al plotone di indisponibili (Mandzukic, Marchisio, Sturaro, Lichtsteiner, Rubinho e il fuori rosa Caceres) si è aggiunto Pereyra: “Max ha accusato un sovraccarico muscolare. Questa sarà l’ultima partita con diversi infortunati: dopo la sosta recupereremo Marchisio, Mandzukic e Sturaro”.
E chissà che dopo la pausa per le Nazionali anche Caceres non possa uscire da dietro alla lavagna: “Dipende tutto da Martin. Lui è qui da cinque anni. In campo è uno dei più affidabili, ma bisogna anche guardare a cosa succede fuori dal campo: i ragazzi non devono vivere in clausura ma ci sono momenti più o meno opportuni per certe uscite”. Quanto all’ennesima panchina di Sandro, l’uomo da 26 milioni di euro: “Lui ha grandi doti tecniche e fisiche, ma Evra sta giocando bene e ha molta esperienza. Sandro ha grandi margini di miglioramento: deve capire di più il calcio italiano e acquisire una certa esperienza. La Juve ha comunque fatto un acquisto importantissimo per il futuro”.

A proposito di illustri esclusioni, fa sempre rumore l’assenza di Buffon dai 59 candidati per il Pallone d’Oro: “Non me lo aspettavo, sinceramente Gigi meritava di esserci. Il Pallone d’Oro non va dato alla carriera, come si usa nel cinema. Ma l’anno scorso abbiamo fatto un’annata straordinaria con Buffon assoluto protagonista”.

Allegri invita i suoi a non fidarsi del Bologna, benché sconfitto in cinque delle sei partite sin qui affrontate: “Ci attende una gara difficile. Loro hanno giocatori validi sotto l’aspetto individuale: penso a Destro, Brienza e Mounier. E poi finché l’arbitro non fischia la fine può succedere di tutto: lo abbiamo visto contro il Frosinone…”. Ma il “Conte Max” non si fida nemmeno del pesante ko patito domenica scorsa dall’Inter: “E’ stato un episodio: i nerazzurri hanno preso gol dopo pochi minuti e poi sono rimasti in dieci… A volte va tutto storto, non dimentichiamo che nelle prime cinque partite l’Inter aveva incassato un solo gol. Detto questo, la Fiorentina sta giocando un buon calcio. Se i nerazzurri hanno dato segnali di solidità, i viola formano una squadra fresca, veloce e dotata di una buona tecnica”. Un ostacolo in più nell’attesa risalita bianconera verso i piani alti della classifica.
 

juventus

serie A
Protagonisti:
massimiliano allegri
Fonte: Repubblica

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