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Inter tra arabi e Juventus: Moratti pronto a lasciare

MILANO – Gli occhi del mondo su San Siro, finalmente. Era da un po’ che mancavano. Anche se Napoli-Fiorentina e persino Sassuolo-Lazio, per l’equazione breriana, sarebbero le gare più importanti della giornata per la somma dei punti delle protagoniste (30 punti nel primo caso, 27 nel secondo), è comunque Inter-Juventus (24 punti in due) il piatto principale, e non potrebbe che essere così. Il tutto esaurito da quasi 80mila per il derby d’Italia più succulento degli ultimi anni è ufficiale da ieri. Oltre 400 i giornalisti accreditati, come se fosse una finale. Diretta tv in 58 paesi, mentre le immagini raggiungeranno 198 nazioni (sulle 205 totali del pianeta), per un pubblico potenziale intorno al mezzo miliardo di persone. Dall’Indonesia è arrivato anche Erick Thohir, sbarcato ieri a Milano e piombato alla Pinetina per saluti alla squadra e riunioni con lo staff. Perché vuole capire se davvero l’impasto di questa nuova Inter è destinato a lievitare oppure no, e perché in questi giorni si muovono cose intorno al club. Il 15 novembre saranno due anni che Thohir ha acquisito il 70% delle quote dell’Inter. Lunedì nell’assemblea dei soci ufficializzerà il passivo di bilancio al 30 giugno, che secondo indiscrezioni era sui 90 milioni, ma per Thohir si tratta di “notizie inesatte”. Forse si attesterà sui -80, ma la sostanza non cambia, e tra l’altro il passivo consolidato è di -140: molti costi sono stati caricati sull’esercizio precedente (compresi i 7 milioni lordi per Mazzarri fino al 2016) in vista del prossimo bilancio, che sarà sotto la lente dell’Uefa: l’Inter stima, o si augura, di chiuderlo sui -40 milioni.

Ma intanto si muove altro. In città i rumors riguardano Massimo Moratti e nuovi possibili investitori. L’ex proprietario, dopo due anni da azionista di minoranza in un club che ormai ha cambiato fisionomia (dal board, fino ad arrivare agli impiegati, c’è stata una rivoluzione), sarebbe deciso a cedere le sue quote, che ammontano al 29,45%, magari mantenendone solo un 2 o 3%, perché la famiglia Moratti sarà sempre in qualche modo vicina all’Inter. Ma il presidente del Triplete in ogni caso si appresterebbe a uscire di scena, e il primo acquirente delle quote potrebbe essere lo stesso Thohir (ieri sera i due erano a cena insieme), se non fosse che si stanno stagliando altre figure all’orizzonte. La ventennale partnership con la Pirelli è vicina alla conclusione, visto che il contratto scade tra otto mesi, e l’Inter cerca da tempo, e con una certa fatica, un’alternativa. Dopo sondaggi asiatici e statunitensi, negli ultimi tempi ci sono stati contatti con un importante finanziatore arabo, i cui emissari sono stati notati nei giorni scorsi in città, e sulla cui identità potrebbero cadere i veli ben presto. Un’offerta per la sponsorizzazione della maglia, al posto di Pirelli, sarebbe già stata formulata. Dalla griffe sulla maglietta al rilevare le quote di Moratti potrebbero anche non essere necessari molti passaggi, ma si vedrà. Insomma l’Inter, se certe trattative andassero in porto (ma siamo all’inizio), da indonesiana e italiana diventerebbe anche un po’ araba. Per la città non sarebbe strano, visti i massicci investimenti del Qatar sui grattacieli di Porta Nuova e sui nuovi hotel di lusso. Qui Milano, Golfo Persico. Todo cambia.

(ha collaborato Giulio Cardone)

calcio

Inter
serie A
Protagonisti:
Massimo Moratti
Fonte: Repubblica

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